Categoria: musica

MARTA BRANDO

“YOUNG”

MILANO – Sulle piattaforme digitali e negli store arriva “Young” il singolo di esordio di Marta Brando (Bunker Home Productions), scritto da Alexandra Hamilton Consigli e Paolo Agosta che ha curato anche la produzione e gli arrangiamenti con la collaborazione artistica di Danilo Carnevali, alla chitarra elettrica Carlo Forti. Il brano è stato masterizzato al BRX Studio di Milano da Marco Barusso.

“Young” è un brano moderno che fonde R’n’b, pop elettronico e le ritmiche Trap. Nasce come una semplice ballad, chitarra e voce e si rifà al cantautorato Pop-Folk americano più classico. Inizialmente arrangiato in maniera tradizionale è stato poi svestito e rivestito in questa chiave per prendere una forma più contemporanea e in linea con il sound degli anni duemila.

<Con “Young” – dice Marta Brando – voglio comunicare quel misto di emozioni tipiche dell’età giovanile, in particolare la sensazione di spensieratezza mista a gioia, ma allo stesso tempo accompagnata da qualche dubbio e incertezza che noi giovani proviamo quando ci troviamo di fronte a qualcosa di nuovo, come ad esempio può essere un primo amore, ma più in generale mi riferisco a tutte le nuove esperienze che possiamo trovarci ad affrontare>.

<Young è la ballad che avrei sempre voluto comporre – dichiara Paolo Agosta – semplice e diretta, immaginata per una voce come quella di Marta. La composi cinque anni fa in una giornata qualsiasi mentre suonavo la chitarra e cantavo senza pensare. Coinvolsi poi Alexandra Hamilton Consigli, una bravissima autrice di New York, per scrivere il testo in inglese, unica lingua che sentivo adatta a questa canzone.

Il video diretto da Federico Fregoni “The Frego”, di Officina Binaria, descrive, secondo il regista, “un timido bacio estivo, un’emozione che parte dallo stomaco ed esplode attraversando il cuore. L’incertezza di un amore effimero eppure sincero. Vuoto e pieno si rincorrono, i colori si trasformano e si dissolvono. Una danza fluida e sensuale che racconta le sensazioni di un’età di cambiamento, di un corpo che sboccia e si trasforma, come un fiore.”

Marta Brandolini, in arte Marta Brando, classe 1999, è italiana di origine latino-americana, del Perù. Studia canto fin da giovanissima ispirandosi al mondo dell’R’n’b, del Soul e alle cantanti che ascoltava sin da piccola: Whitney Houston, Mariah Carey, Beyoncé e Christina Aguilera. Tra il 2015 e 2016 partecipa e vince diversi concorsi canori come “La voce 2016”, facendosi notare da giornalisti e addetti ai lavori tra cui il produttore e artista milanese Paolo Agosta con cui nasce la collaborazione artistica. Per quattro anni, lavora presso il Bunker Home Studio (MI) insieme a Paolo Agosta e Danilo Carnevali registrando brani inediti e reinterpretando grandi classici della musica Pop internazionale. Il 5 ottobre 2020 si è laureata con il massimo dei voti in canto jazz presso la civica scuola di musica “Claudio Abbado” di Milano. Prosegue i suoi studi di canto Jazz presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” a Milano.

Young è una anticipazione dall’album d’esordio previsto in uscita nel 2021.

OLIVER

IL NUOVO SINGOLO

“PAURA DI CRESCERE”

VERONA – Dal 17 novembre arriva in radio, negli store e sulle piattaforme “PAURA DI CRESCERE” (Zelda Music / Believe) il nuovo singolo di OLIVER che ancora una volta è sia compositore, insieme a Roberto Gramegna, che l’autore del testo, oltre che l’interprete, prodotto da Vince Tempera.

Con “PAURA DI CRESCERE” Oliver esprime il disagio giovanile e la difficoltà di affrontare le sfide della vita nella parte di “adulto”. È lo specchio di una generazione che spesso si trova sola di fronte ad ansie, problemi ed emozioni e che difficilmente trova spazio nei vari cliché comportamentali.

<Mi sono confrontato con me stesso – dice Oliver – da una parte i miei sogni, le mie aspirazioni, dall’altra la realtà, a volte dura, accompagnata dalla “paura di crescere”. Ho realizzato di essere diventato “grande” quasi senza accorgermene e ho dedicato questo singolo a mia mamma.

Lei è stata ed è un punto fermo nella mia vita che è stata travolta da tanti cambiamenti accompagnati, spesso, anche da dei simboli: come il trasferimento dalla Germania, dove ho vissuto la mia infanzia, in Italia a Verona, dove ho vissuto la mia adolescenza, per poi spostarmi a Milano, dove ho cominciato la mia vita da adulto. Tante volte la parola fine è stata sostituita dalla parola nuovo inizio. Tante volte la tristezza si è trasformata in allegria. Ora devo capire i miei sentimenti e affrontare il mio destino di artista: portare avanti la mia musica e attraverso la musica esprimere quello che provo e quello che cerco, le mie emozioni, senza maschere e senza veli.>

<La scelta di Punta Sabbioni e la zona balneare di Venezia in questo periodo dell’anno è stata una decisione presa con l’artista – dichiara il regista Tommaso Crisci – quale panorama migliore avrebbe infatti potuto descrivere la conflittualità dei pensieri di Oliver nella sua crescita e maturazione personale e formativa? La spiaggia, luogo di divertimento e di rilassamento, colta nel periodo di inizio autunno, con i suoi strascichi di malinconia e ricordi. Il video nella sua esposizione presenta una mini-storia in cui l’escalation dei sentimenti positivi e di gratitudine nei confronti dell’infinito supporto da parte del genitore prende forma dalla zona del faro, riflessiva per antonomasia, alla zona della spiaggia, in cui ci si può sentire sé stessi e liberi di esprimersi senza freni. Nella parte finale del video abbiamo deciso di inserire le immagini della vita reale del protagonista e la proiezione delle sue aspirazioni appoggiata su di essa; Milano, lo studio, gli amici, per lasciare lo spettatore con un punto interrogativo in attesa di un “continua…”>

Oliver Alessandro Kaufmann Nalin, in arte Oliver, nato il 20 maggio del 2000, trascorre i primi anni della sua vita in Germania, a Colonia, per poi arrivare a Verona nel 2012. È un ragazzo contemporaneo: figlio di genitori che si erano trasferiti dall’Italia all’estero, la sua infanzia e la sua adolescenza sono impregnate da spostamenti, viaggi e, soprattutto, dalla multiculturalità. Parla italiano, tedesco, l’inglese è la sua prima lingua. Oliver vive, ora, tra Milano – dove sta sviluppando i suoi progetti musicali con il Maestro Vince Tempera, oltre che frequentare l’Università- e la città scaligera, in cui risiede la sua famiglia. Già dall’età di sei anni Oliver mostra passione per la musica iniziando con lo studio del pianoforte, molto presto aggiunge anche la passione per il canto e la composizione. La sua formazione è sia classica che pop. Ascolta vari generi: pop (Ed Sheeran, Bruno Mars, Michael Jackson) Trap/hip-hop (Drake, J Cole, Notorious B.I.G, Tyler the Creator) e il filone più classico (Beatles, Queen, Frank Sinatra). Dal 2015 in poi viene seguito per lo studio del pianoforte classico dalla docente Isabella Lo Porto, titolare di cattedra al Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia. Dal 2016 a maggio 2019 anni frequenta l’Accademia di Alta formazione Musicale a Verona, dapprima con lezioni di canto, poi partecipa al Corso Accademico per l’anno 2018/ 2019. Nel 2018 intraprende un primo progetto musicale per la commercializzazione di brani in lingua tedesca pubblicati sotto lo pseudonimo “Der Felix”. Nel 2018 il percorso di Oliver ha una svolta decisiva grazie alla collaborazione artistica con il Maestro Vince Tempera per la produzione discografica di brani sia in italiano che in inglese. Il progetto propone l’abbinamento di stili musicali anglosassoni con elementi della tradizione italiana. Le influenze dell’artista guardano al brit-pop e le sue canzoni sono di stile rock-romantico. I suoi testi divengono progressivamente sempre più espressivi ed introspettivi. In meno di 2 due anni Oliver ha lanciato tre singoli, “UN SECONDO AMORE” (aprile 2019), “STOP & SMILE”, in lingua inglese (ottobre 2019) “IT’S ONLY WORDS” (giugno 2020) e ora arriva “PAURA DI CRESCERE” in radio da martedì 17 novembre 2020.

MARIO CASTELNUOVO

Esce il primo DVD concerto dell’artista

accompagnato da un CD singolo con  i brani

GUARDALALUNANINA

e l’inedito

STANOTTE  HO  FATTO  UN  SOGNO

Nel gennaio 2021 l’artista festeggerà 40 anni di carriera (Video)

ROMA – Anticipazione gustosa per i 40 anni di carriera di Mario Castelnuovo! Esce per Azzurra Music il suo primo DVD–concerto, registrato poco prima del lockdown il 2 febbraio 2020, presso la Dogana Veneta di Lazise, nell’ambito della rassegna “Lazise – Canzoni d’Autore”. Si tratta di una documentazione esclusiva che contiene alcuni dei “must” della sua importante attività autoriale che lo ha visto firmare brani come OceaniaSette Fili Di Canapa e Nina. Il video è integrato da un CD con due nuovi brani rappresentativi dello stile dell’artista romano: il primo, Guardalalunanina, è un omaggio alla figlia nell’incantevole racconto dell’atto del suo parto e della donna che l’ha messa al mondo in una suggestiva Città eterna, la stessa che l’ha visto ispirare le più belle canzoni del suo repertorio; il secondo è un inedito dal titolo Stanotte ho fatto un sogno, dedicato ai suoi indispensabili genitori, grazie ai quali gli è stato permesso di volare e sognare senza mai alcun impedimento.

Come afferma il cantautore, “certi ricordi, con gli anni, non si sfrangiano nemmeno sui bordi come fanno certe vecchie foto. Ho voluto immaginare mio padre e mia madre nell’occasione più semplice e quotidiana, in cucina, con quel pudore e quella delicatezza che penso li abbiano sempre caratterizzati. Gli odori che avvertiamo sono quelli struggenti e sorridenti di un tempo “protetto” dalla loro presenza.”

La copertina del progetto è stata disegnata dallo stesso Castelnuovo, abile artista del pennello come già dimostrato nella sua attività giovanile e come restituito nelle opere mnemoniche del libro che ha accompagnato il suo precedente progetto, un diario indicativo dei sogni e delle stazioni della vita da lui attraversate in molteplici percorsi musicali segnati da una casta semplicità e una fervida immaginazione. Come afferma Vincenzo Mollica nella prefazione del volume, “Castelnuovo è un grande narratore di piccole storie, un favolista che sa giocare con i sogni. Le sue storie si possono considerare dei frammenti cinematografici perché della settima musa hanno quella capacità misteriosa di ammaliare lo spettatore.”

Testo alternativo

Mario Castelnuovo nasce a Roma il 25 gennaio 1955 da genitori di origine lombarda (il padre) e toscana (la madre).

Si avvicina al mondo della musica quasi per gioco, iniziando a frequentare, durante gli studi universitari alla Facoltà di Lettere, il Folkstudio di Roma, vera e propria fucina della scuola cantautorale italiana degli anni ‘70.

La carriera di Mario Castelnuovo inizia nel 1981 con il singolo di successo “Oceania”. L’anno successivo debutta al Festival di Sanremo con quello che diviene uno sei suoi brani più famosi, l’enigmatica “Sette Fili Di Canapa”, che dà anche il titolo al suo primo album prodotto dall’amico Amedeo Minghi, un disco diventato ben presto un classico della musica d’autore degli anni ’80.

Sempre del 1982 è il Q Disc “Qconcert”, testimonianza della tournèe di successo con Goran Kuzminac e Marco Ferradini.

Il 1984 è la volta della sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo; qui le atmosfere oniriche e misteriose del primo album lasciano spazio a una poetica perfettamente integrata nel solco della “scuola romana”. Il risultato è “Nina”, storia di un amore sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che si piazza al 6° posto (ma al 2° nelle votazioni del GR1), nonché brano trainante del secondo omonimo fortunato album di Mario.

Nel 1985 è la volta del terzo album “E’ Piazza Del Campo”, che segna un deciso cambio di passo nella carriera di Mario Castelnuovo; è un album inciso tutto in presa diretta senza il supporto ritmico della batteria in cui il protagonista è la vita vissuta come una grande gara molto simile al Palio di Siena.

Tra il 1986 e il 1988 insieme a Gaio Chioccio scrive e produce diversi pezzi per una giovane Paola Turci, tra cui i due premi della critica sanremesi “L’Uomo Di Ieri” e “Primo Tango”.

Nel 1987 è la volta del quarto album “Venere”, che rappresenta una sorta di sintesi tra i primi lavori più intimisti e l’ultimo più acustico.

Il disco, anticipato dal singolo sanremese “Madonna Di Venere”, viene acclamato dalla critica, che vede in Castelnuovo uno dei più innovativi alfieri della nuova canzone italiana. Con “Sul Nido Del Cuculo” (1988) Mario prosegue coerentemente il suo percorso artistico ed ottiene per la prima volta un discreto successo anche all’estero.

Nel 1991 esce l’ultimo album per la RCA, la raccolta riarrangiata con 3 inediti “Come Sarà Mio Figlio”.

Il passaggio alla Fonit Cetra viene testimoniato nel 1993 dall’album “Castelnuovo” (1993), forse il suo lavoro più duro, realizzato insieme a Fabio Pianigiani a cui fa seguito nel 1996 “Signorine Adorate” inciso per l’etichetta tedesca Jungle Records.

Nel giugno 2000, dopo alcuni concerti nei musei di Siena esce “Buongiorno”, pubblicato dalla DFV e prodotto da Lilli Greco. L’album esce in punta di piedi, quasi timoroso di poter essere contaminato dal music business che tutto fagocita e tutto distrugge. Dopo quasi un anno dalla sua pubblicazione e alcune vicissitudini riguardanti la sua distribuzione, “Buongiorno” viene ristampato con l’aggiunta de “Il Miracolo”, una favola surreale che segna l’inizio della collaborazione con Ambrogio Sparagna.

L’11 settembre 2003, dopo una serie di concerti estivi in Toscana viene dato alle stampe un nuovo disco di Fabio Pianigiani che vede la partecipazione di Mario Castelnuovo nella stesura dei testi di 5 brani. Mario interpreta anche l’omonima canzone “Blu Etrusco” ed è presente, in seguito, in alcuni concerti per la presentazione di questo disco.

Dello stesso anno è la pubblicazione di un CD a cura della Rai che contiene le musiche della trasmissione in onda su Rai Tre “Alle Falde del Kilimangiaro” con Mario

nell’insolita ed inedita veste di compositore di 4 pezzi strumentali: “Danza in  MI7”, “Isabella”, “Note lunghe”, “L’alba e il tramonto”.

Nel 2004 esce per la vecchia casa discografica di Mario, la BMG, un’antologia che raccoglie i suoi pezzi più significativi degli anni ’80, dal titolo “I Miei Primi Dieci Anni”.

A fine 2005 esce per Raitrade e distribuito da Edel il suo decimo album,

“Com’Erano Venute Buone le Ciliegie nella Primavera del ’42”.

L’album contiene 13 pezzi, tra i quali “Montaperti”, già compresa nel precedente lavoro “Buongiorno” e ospita un piccolo intervento canoro di Lina Wertmuller nel brano che dà il titolo all’intero disco.

A Giugno 2006 la Casa Editrice Bastogi pubblica la sua biografia “Mario Castelnuovo, Tante Storie e Qualcuna Va a Roma” scritta da Mario Bonanno, che percorre l’intera carriera artistica di Mario e propone un’analisi dettagliata di tutta la sua produzione discografica.

Il 9 Gennaio 2009 Mario Castelnuovo pubblica il suo primo romanzo, “Il Badante di Che Guevara”, la storia di un anziano senatore comunista e il suo giovane badante extracomunitario: due uomini fortemente diversi, alle prese con le proprie apprensioni materiali e morali, uniti da un destino comune.

Nel 2014, dopo un silenzio discografico di quasi 9 anni, anticipato dal singolo “Annie Lamour”, una sorta di “Bocca Di Rosa” del terzo millennio, esce “Musica Per Un Incendio”, sempre prodotto da Lilli Greco, album contenente 12 tracce tra cui “Trasteverina”, in duetto con l’esponente della nuova canzone romana “La Jorona” Bianca Giovannini.

Il tour che ne segue, che vede la partecipazione al violoncello e al pianoforte di Giovanna Famulari e alle chitarre di Stefano Zaccagnini, è “Lezioni Di Incendio”; un Recital in pieno stile Teatro-Canzone in cui Mario alterna i suoi brani a monologhi in cui tra racconti, sorrisi e provocazioni verbali, porta il suo pubblico ad un incontro ravvicinato con la nostra identità di cittadini e di uomini.

A Maggio 2018 è uscito il suo secondo romanzo “La Mappa Del Buio”, edito da Castelvecchi, e poco dopo anche il singolo “Io Mi Ricordo L’Aquila”, corredato anche di un omonimo cortometraggio sulla città devastata dal terremoto.

Alla fine del 2019 esce per Azzurra Music “Guardalalunanina”, un libro-cofanetto che libro contiene una inedita raccolta di sue fotografie, disegni, appunti e racconti e 2 CD, che rappresentano un’attenta selezione della produzione artistica del cantautore romano.

Nell’ottobre del 2020 esce infine per la stessa etichetta discografica il primo DVD concerto nella carriera dell’artista, accompagnato da un CD singolo con un  inedito, dal titolo “Stanotte ho fatto un sogno”, dedicato ai suoi genitori”, di cui viene lanciato anche un videoclip.

http://www.mariocastelnuovo.com/

ARTICO

il nuovo singolo

“ALGORITMO SOLDI”

feat. GRAZIA DI MICHELE

ROMA – Esce il 10 novembre in digitale e arriva anche in radio ALGORITMO SOLDI (DELTA TOP/BELIEVE) il singolo di ARTICO con il featuring di GRAZIA DI MICHELE e la partecipazione di Maurizio Giammarco, Marco Siniscalco e Paolo Jurich. “

“Il brano, permeato di atmosfere Pop/Jazz, è un’amara riflessione sul sistema capitalistico – dice Claudio Bartolucci che ne è l’autore – con i <soldi> quali valore identificativo della nostra società: <vince chi ne fa di più>; qualcuno sente la <sana necessità di non partecipare>, ma deve infine adeguarsi; e l’unica salvezza sembra essere quella <di non desiderarne troppi>”.

Il videoclip è incentrato sulla performance degli eccellenti musicisti che hanno suonato il brano – dichiara il regista Ari Takahashi – con l’intenzione di trasmettere nel dettaglio il mood vibrante e vitale dell’esecuzione. La soluzione di dividere lo schermo in quattro parti, in alcuni passaggi, è nata dall’esigenza di voler dare un senso di ensemble pur mantenendo il distanziamento sociale, ma anche e soprattutto per mostrare le diverse espressioni musicali che hanno luogo contemporaneamente”.

ARTICO è una band composta da musicisti polistrumentisti di estrazione classica, rock e jazz, fondata da Claudio Bartolucci (voce e batteria) nei primi anni ’90, intorno al nucleo del suo storico Delta Studio di Roma, punto di riferimento di numerosi musicisti della scena locale e nazionale.

Nella band oltre a Claudio Bartolucci (voce e batteria) ci sono Francesco Sciarretta (piano), Marco Valerio Cecilia (chitarra, basso, tastiere, voci) e Andy Bartolucci (batteria, voci).

La band ha al suo attivo tre album: A Due Passi da Roma (1996), Orange and Blue (2013) e L’Eterna Lotta tra il Bene ed il Meglio (2015), pubblicati da Delta-Top e distribuiti da Believe Digital.

A 5 anni dall’uscita dell’ultimo album il 10 novembre 2020 ARTICO pubblica il singolo Algoritmo Soldi, che vede la partecipazione di Grazia Di Michele.

ROSSANA CASALE, GRAZIA DI MICHELE e MARIELLA NAVA

Venerdì 23 ottobre 2020

Esce Segnali universali, il loro primo singolo 

Il video firmato dalle graphic artist Valentina Calvani e Fabiana Iacolucci

ROMA – Arriva in radio venerdì 23 ottobre e, sarà disponibile su tutte le piattaforme e store digitali, Segnali Universali, il nuovo e primo singolo dell’inedito trio formato da Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava.

In una società in cui il frastuono mediatico sembra impedire ogni introspezione e percorso di crescita personale, Segnali Universali arriva come un monito: l’urgenza di recuperare la “capacità di ascolto”, ovvero di ritrovare nelle vicissitudini dell’esperienza individuale e collettiva le ragioni della propria esistenza.


“Scrivere a sei mani significa incrociare i propri pensieri, i valori profondi acquisiti nel tempo, lo sguardo sul mondo, le emozioni vissute, l’instancabile dialogo con noi stessi ma soprattutto l’urgenza di portare agli altri tutto questo attraverso la scrittura in musica. Segnali Universali – dichiarano le tre cantautrici – è la fotografia precisa delle nostre riflessioni a tre sul tempo presente. L’allarme che ci arriva dai segnali della natura e dall’istinto primordiale. L’ascolto mancato dell’universo.”


Nelle sue immagini, proprio come il video che l’accompagna – opera delle graphic artist Valentina Calvani e Fabiana Iacolucci – Segnali Universali percorre una serie di luoghi fisici e metafisici, che conducono a una risposta inequivocabile: è l’amore il motore e il fine dell’esistenza. Attraverso uno stile e un linguaggio contemporaneo che non dimentica i simboli e la storia dell’arte, nell’animazione realizzata per il brano, immagini figurative si alternano a una dimensione onirica. L’alchimia surreale che questo connubio genera crea un universo visivo che ha l’intento di accompagnare la fruizione del brano e di sostenere il messaggio del brano stesso: l’urgenza di recuperare “la capacità di ascolto” dell’esperienza individuale e collettiva.

Anche l’elemento ritmico, che segna una frequenza costante, sottolinea la natura intima e al contempo universale del suono, che batte come un grande cuore.

Ma proprio come la “Salvation Mountain” di Slab city, Segnali Universali in ogni suo elemento si presenta come un’opera collettiva, eclettica, multirazziale, fortemente visionaria. E femminile: si muove verso l’alto, per il profondo contenuto spirituale, ma conserva il radicamento con la terra, per quella necessità di attivare un senso di responsabilità, un esercizio di critica, una capacità di scelta, una volontà.

Rossana Casale, Grazia Di Michele e Mariella Nava sono impegnate in un fortunatissimo tour, intitolato Cantautrici, cominciato lo scorso inverno e ripreso quest’estate, dopo la pausa resasi necessaria per le misure di contenimento del coronavirus. Cantautrici è anche il nome di un più vasto progetto attraverso cui le tre artiste si impegnano a promuovere la musica d’autore femminile.

I’M ERIKA

IL NUOVO SINGOLO 

“YOUNG AND FREE”

ROMA – In rotazione radiofonica e disponibile sulle piattaforme digitali “YOUNG AND FREE” (New Team Music), il nuovo singolo di I’M ERIKA, estratto dall’omonimo disco di inediti. Il brano scritto da Valentina Ducros, composto e arrangiato da Franco Micalizzi, parla della libertà di fare tutto ciò che si vuole, anche di sbagliare a volte.

«Ho deciso di cantare questo brano perché il testo racconta della libertà di poter fare ciò che si vuole, liberi anche di sbagliare, ma con la propria testa. Di quanto sia bello trascorrere una serata con le amiche, ballando fino a tardi e bevendo qualche drink. – afferma I’M ERIKA – Un omaggio alla gioventù, non per forza anagrafica, ma nella testa. Poi mi piaceva il sound, la sezione di fiati e il solo del sax baritono, strumento che amo».

«Il brano è nato dal desiderio di poter far visualizzare, da parte di chi lo ascolta come di chi lo ha scritto, dei grandi orizzonti come quelli che immaginiamo pensando alle atmosfere dei viaggi, senza dimenticare che questa canzone vuole dare il movimento grazie alla ritmica che invita a muoversi e ballare», commenta Franco Micalizzi.

“YOUNG AND FREE” il disco d’esordio di I’M ERIKA, disponibile nei negozi di dischi e in digitale sempre da venerdì 16 ottobre è composto da 13 brani, tutti diversi tra loro per genere e mood.

«Questa scelta è stata fatta proprio per far capire a chi ci ascolta, che sia io che Franco non siamo legati ad un unico genere musicale, ma spaziamo su più fronti, perché la musica se fatta con gusto è tutta bella», racconta la cantante.

Il brano “Agua do mar” vede la partecipazione straordinaria di Fabrizio Bosso con la sua tromba, che porta l’ascoltatore nelle sconfinate spiagge del Sud America, ricche di colori, odori, sapori e musiche tipiche di quei luoghi.

Questa la tracklist di “YOUNG AND FREE”“Young and free”, “The Lady is the Queen”“Agua do mar”“Starry night”“Living it up”“Walking on air”“Poema”“Por tudo por nada”“Mr groove”“Have a nice trip”“Minha vida”“Time”“Indecisioni”.

Erika Croce in arte I’M ERIKA nasce a Foggia nel 1986. Inizia gli studi musicali da autodidatta e successivamente si perfeziona con Valentina Ducros. Ha frequentato seminari delle principali tecniche di canto: Vocal Power, con Elizabeth Howard la vocal coach di Sting, SLS – Speech Level Singing (Stevie Wonder, Michael Jackson etc.). Ha all’attivo 15 anni di esperienza tra concerti, eventi e festival. Si specializza nell’interpretazione del repertorio Soul, Funk, R’n’B, Neo Soul e Jazz.

Ha tenuto cicli di seminari di “Storia della musica moderna” e “Interpretazione stilistica” nelle Accademie Lizard pugliesi (Associazione “Il Filomusico”) dal 2013 al 2018. Ha insegnato in numerose accademie private locali ed è stata titolare della classe di canto nell’associazione ARS DAUNIA di Foggia fino al 2017.

Nel 2013 è invitata a duettare con RON nella manifestazione COMICS FOR AFRICA (BN). Nello stesso anno tiene un concerto al SOLO BAR di Camden Town a Londra.

Nel 2014 è 2° classificata al TROISI MUSIC FESTIVAL.

Dal 2018 insegna canto moderno in varie scuole di Roma e provincia.

Ha all’attivo due progetti: “FLAWED 3” (Funky, Soul, R’n’B) e “IO VIVO COME TE” un insolito omaggio a Pino Daniele con un organico molto particolare: voce femminile, EWI (Electric Wind Instrument) e pianoforte.

Amante di Amy Winehouse è al momento impegnata nella realizzazione di un omaggio alla sua musica. Dal 2018 vive a Roma e continua a perfezionare i propri studi.

Il 31 luglio 2020 arriva in radio e digitale “LIVING IT UP” il singolo d’esordio. Il 16 ottobre pubblica “YOUNG AND FREE”, il secondo singolo estratto dall’omonimo disco di inediti, in uscita lo stesso giorno.

Da oggi è in radio e disponibile sulle piattaforme streaming e in digital download “E TU VIVI”, il nuovo singolo di FABRIZIO NITTI. (Video)

GENOVA«È semplicemente una lettera ad un figlio in cui lo metti in guardia sulle difficoltà della vita esortandolo a vivere con caparbietà, passione e coerenza. – afferma il cantautore genovese – Ma è anche una lettera allo specchio, un rivedersi, ritrovarsi, come se in fondo la tua e la sua vita fossero legate da un filo invisibile, che a volte ti porta a viaggiare o ad aver viaggiato su strade magari simili ma diverse».

Il videoclip per la regia di Simone Noli è ambientato in Liguria. «È stato bello lavorare con Fabrizio Nitti, siamo partiti da una sua idea e abbiamo cercato di sviluppare una storia nella storia, dove gli occhi e il cuore di un padre vedono e immaginano suo figlio vivere la vita, consigliandolo ma rimanendo a quella giusta distanza per far crescere al meglio, attraverso le proprie esperienze, un uomo di domani. – commenta il regista – Abbiamo anche cercato di valorizzare l’entroterra Ligure, in questo caso S. Olcese dove vive Nitti, e abbiamo avuto anche il privilegio di girare nel Parco Storico di Villa Serra, riconosciuto tra i parchi più belli d’Italia situato proprio nel comune stesso».

Fabrizio Nitti, classe 1971 è nato ad Asti e vive a Genova da sempre. Nel 1985 conosce Paolo Agnello con il quale decide di formare un duo e con cui parteciperà, negli anni successivi, a più edizioni al Festival di Castrocaro. Nel 1997 vince l’Accademia di Sanremo, con lo stesso Paolo, portando sul palco il brano Genova con cui partecipa a Sanremo Giovani. L’anno dopo, nel 1998partecipa alla 48° edizione del Festival di Sanremo con il brano I ragazzi innamorati. A due anni dall’esordio sanremese, nel 2000, esce Alkè – in greco: forza – il primo album del duo.

Nel 2001, Fabrizio si esibisce in concerto presso la Sala Nervi a Città del Vaticano in occasione dell’assegnazione dei riconoscimenti di Artigiano della Pace alla presenza del Santo Padre Papa Giovanni Paolo II.

È il 2002 e arriva il Secondo posto al Premio Lunezia nella categoria autori con il brano “Liguria” scritta sempre con Agnello. Nel 2003, Nitti e Agnello vincono il Premio Città di Recanati con la canzone Un giorno di ordinaria follia. 

Nel 2004 Fabrizio decide di intraprendere la carriera da solista ma non smetterà mai di collaborare, come autori, con Paolo Agnello.

Tra il 2005 e il 2006 partecipa alla Premiazione Umberto Bindi, dedicata alla canzone d’autore, arrivando al secondo posto: la prima volta con il brano Voglio anche te e la seconda con Liguria. Nel 2014 ha interpretato il brano Noi due di Umberto Bindi pubblicato nel disco tributo Il mio mondo solidale, prodotto dall’associazione culturale “La voce delle donne” di Roma

Il 2017 vede protagonista Fabrizio nell’album, Una ragione per essere qui. Un progetto nuovocaratterizzato dagli arrangiamenti del violoncellista e arrangiatore, Stefano Cabrera dei GnuQuartet e del chitarrista Enrico Pinna. Tra le tracce presenti troviamo: Liguria, inno e manifesto d’amore verso la sua terra, Una ragione per vivereEmanuela, dedicato a Emanuela Loi, poliziotta uccisa a Palermo insieme a Paolo Borsellino, Vedrai Vedrai, un prezioso omaggio a Luigi Tenco e E penso a te, in cui Fabrizio è accompagnato dallo storico chitarrista di Lucio Battisti, Massimo Luca. Fabrizio Nitti sta lavorando al suo nuovo progetto album. Di recente, proprio legata alle problematiche causate dal COVID-19 ha pubblicato il singolo “Resto a casa” devolvendo tutti i diritti agli ospedali della sua Genova. Il 12 maggio in occasione della Giornata Internazionale dell’Infermiere ha pubblicato con il patrocinio di CGIL nazionale la canzone “Un uomo e una donna come te”

THE GIANT IS BACK!

Il saxofono più grande del mondo torna al Museo del Saxofono

Attilio Berni (saxofoni)

Alessandro Crispolti (pianoforte)

Christian Antinozzi (contrabbasso)

Alfredo Romeo (batteria)

Museo del Saxofono

ROMA _ via dei Molini snc (angolo via Reggiani)

Il sub-contrabasso J’Elle Stainer, il più grande saxofono del mondo vincitore del Guinness World Records, torna al Museo del Saxofono di Fiumicino per un evento eccezionale! Sabato 17 ottobre, alle ore 21:00 è infatti in programma “The giant is back!”, un concerto che è anche una ghiotta  occasione per ammirare ed ascoltare dal vivo uno strumento che, con i suoi 3mt di altezza ed oltre 30kg di peso, può definirsi come il brontosauro dei saxofoni. A suonarlo sarà proprio il direttore del Museo, Attilio Berni, il più grande collezionista di sax al mondo, insieme al Saxophobia Ensemble composto da Alessandro Crispolti al pianoforte, Alfredo Romeo alla batteria e Christian Antinozzi al contrabbasso. Assistente di palco nel cambio dei vari saxofoni che Berni suonerà oltre al “gigante”, sarà Sergio Stramacci.

Il saxofono sub-contrabasso è un modello di saxofono che Adolphe Sax disegnò e progettò ma non realizzò mai. Si tratta di un prototipo assoluto, frutto del genio dell’artigiano brasiliano Joao Luiz da Rocha e di proprietà di Gilberto Lopes, un pezzo unico interamente costruito a mano per realizzare il quale, tra progettazione e costruzione, sono stati necessari quattro anni di lavoro. Il tubo del corpo sviluppa una lunghezza complessiva di oltre 6 metri ed ovviamente possiede un suono decisamente scuro e cavernoso tanto che il suono più grave, il Lab grave (Ab0), rasenta la soglia minima di udibilità: 25,9Hz!

Durante il concerto, oltre al sub-contrabbasso, il pubblico potrà ascoltare ed ammirare alcuni tra gli strumenti musicali più rari, inusuali e bizzarri mai costruiti: dal piccolissimo sax soprillo di soli 32cm al sax tenore diritto L.A.Sax, dal sax tenore con due campane al mitico Conn O-Sax, dal Goofus Sax di Adrian Rollini ai saxofoni a coulisse, dagli strumenti appartenuti all’inventore dello strumento Adolphe Sax al Grafton Plastic di Charlie Parker e molti altri ancora…

Una serata speciale che si conforma come una sorta di viaggio nelle straordinarie metamorfosi del saxofono. Un concerto-evento nel quale Attilio Berni rende omaggio all’inventore belga dello strumento Monsieur Adolphe Sax ed ai grandi esecutori che hanno abbracciato lo strumento e, sfidando il tempo, ridà’ vita alle passioni ed alle emozioni da sempre soffiate dentro al più misterioso dei tubi…

Gli eventi, gestiti ed organizzati dal Museo del Saxofono nel pieno rispetto di tutte le normative anti-covid prevedono un ingresso contingentato con  prenotazione obbligatoria. Prevendita sul sito liveticket o chiamando i numeri +39 06 61697862 – +39 347 5374953.

Prima dell’inizio del concerto è prevista un’apericena d’intrattenimento.

Testo alternativo

Nel corso di 176 anni il saxofono ha subito una miriade di trasformazioni ed un numero impressionante di variazioni. Da anonima pipa di nichel, da parente lontano e bastardo del clarinetto relegato ad avvilenti manovalanze bandistiche, ha saputo trasformarsi nello strumento re del jazz capace di esprimere rabbia, desideri, sonorità ed umori più disparati.

Centinaia di mutazioni che hanno trovato dimora nel Museo del saxofono di Fiumicino, un’eccellenza italiana e l’unico museo, nel panorama internazionale, dedicato a questo strumento. Un’esposizione di stupefacenti strumenti per districarsi nelle innumerevoli trasformazioni del saxofono ed incontrare i grandi capolavori delle fabbriche Conn, Selmer, King, Buescher, Martin, Buffet, Rampone, Borgani, etc… seguendo un connubio tra arte ed artigianalità, creatività e tradizione che dalla bottega dell’inventore Adolphe Sax giunge fino ad oggi. Questo e molto altro ancora in un autentico spazio della cultura musicale “saxy”. 

00054 – Maccarese, Fiumicino (RM)

Prevendita su

https://www.liveticket.it/museodelsaxofono

MODALITA’ E TEMPI DI ACCESSO AI CONCERTI

Ingresso consentito fino ad un massimo di 80 partecipanti

ore 20.00 apericena

ore 21.00 concerto

Biglietto concerto:  €15,00

Apericena:  €10,00

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VISIONINMUSICA RELOADED

Dal 16 ottobre ripartono all’Auditorium Gazzoli di Terni i concerti dell’Associazione Visioninmusica, tra recuperi e novità. Un modo per continuare anche in autunno, e dal vivo (nel rispetto della procedura antiCovid), un’attività che non è mai cessata e che negli scorsi mesI ha registrato un record di consensi con una serie di concerti in live streaming

16 ottobre

Tommaso Perazzo Trio &
Michelangelo Scandroglio 5tet

24 ottobre

Yiorgos Fakanas Trio & Guthrie Govan

20 novembre

BartolomeyBittmann
“Dynamo”

4 dicembre

Pilar
“Luna in Ariete”

AUDITORIUM GAZZOLI
via del Teatro Romano, 16 – Terni (TR)

Biglietti in vendita sul circuito

Vivaticket

TERNI – Visioninmusica si ricarica di energia proponendo, per la prima volta nella stagione autunnale, una serie di concerti che vogliono continuare a trasmettere la passione dimostrata da oltre quindici anni dall’Associazione per la musica legata all’espressività originale e all’incontro tra generi e linguaggi trasversali. Una sfida, quella del Covid, che ha portato la direttrice artistica Silvia Alunni negli scorsi mesi a programmare una serie di concerti “Live at Home” sul canale Youtube ufficiale, le performance da casa nel periodo del Lockdown e a sfidare l’impervio autunno con una versione “Reloaded” che proporrà due nuovi progetti – il doppio set di Tommaso Perazzo Trio & Michelangelo Scandroglio quintet il 16 ottobre e la formazione di Yiorgos Fakanas Trio & Guthrie Govan il 24 dello stesso mese – e recupererà dal vivo due concerti saltati nella rassegna, quello di BartolomeyBittmann, in programma il 20 novembre e di Pilar il 4 dicembre.

Anche se Visioninmusica non si è mai fermata nell’organizzazione, continuando la sua attività anche fuori porta, tra Spoleto e Scheggino, con i live de “La voce della terra”, ora è pronta a tornare nella sua sede principale per i quattro concerti menzionati, all’Auditorium Gazzoli di Terni. E si ricomincia dai giovani in chiave del tutto jazz, nel nome di sonorità audaci, eclettiche e accattivanti.

PRIMO SET (ore 21)
TOMMASO PERAZZO • pianoforte
MARCO ZENINI • contrabbasso
MARCELLO CARDILLO • batteria

What’s coming next è il titolo dell’album d’esordio del pianista Tommaso Perazzo e del suo trio (con Marcello Cardillo alla batteria e Kimon Karoutzos al contrabbasso). Tre musicisti che da Genova, Napoli e Atene si sono trovati in un’altra grande città portuale, Amsterdam, costituiscono uno splendido esempio della rinnovata dimensione europea del jazz di oggi. Registrato nel novembre del 2018 e prodotto dalla Musicamdo Jazz Records, What’s coming next cristallizza l’esperienza di tre musicisti under ventisei al culmine di una fase cruciale della loro formazione, lanciandoli verso la successiva (Tommaso Perazzo è vincitore di una borsa di studio presso la prestigiosa Manhattan School of Music di New York). Nelle linee melodiche, nelle ritmiche e negli arrangiamenti realizzati dal Trio si riconosce un rispettoso e acuto sguardo verso la tradizione – Keith Jarrett, Herbie Hancock, Esbjörn Svensson Trio, Brad Mehldau – senza mai essere prevedibile o banale. Nel 2020 il trio si è già esibito con successo al Festival Gezmataz di Genova e al Barga Jazz Contest.

https://tommasoperazzo.com/

SECONDO SET (ore 22,30)
MICHELANGELO SCANDROGLIO • contrabbasso
NICOLA CAMINITI • sassofono
PAOLO PETRECCA • tromba
ALESSANDRO LANZONI • pianoforte
MATTIA GALEOTTI • batteria

In the Eyes of the Whale è un’altra recentissima opera prima (2020), questa volta di Michelangelo Scandroglio – contrabbassista e compositore – e del suo quintetto. Già protagonista di festival e rassegne di primo piano (Umbria Jazz, Paese Jazz Fest, Parco del Castello Festival [Matera], JAZZMI, Venezia Jazz Festival, Grey Cat Jazz Festival, Firenze Jazz Festival, Catania Jazz Festival, Veneto Jazz) Scandroglio si circonda per questa occasione di un quintetto tutto italiano (rispetto a quello portato in sala d’incisione per l’etichetta Auand): Nicola Caminiti, sassofono; Paolo Petrecca, tromba; Alessandro Lanzoni, pianoforte; Mattia Galeotti, batteria. La musica di In the Eyes of the Whale, nei suoi brani tutti originali, risulta attualissima per le sue forme variegate, avvincente per intensità dinamica e per la ricchezza degli impasti sonori. Acconto agli elaborati arrangiamenti c’è molto spazio lasciato all’improvvisazione, terreno fertile per la libertà espressiva di ciascun membro del gruppo. Se si volesse trovare un genere con cui etichettare la sua musica, ci viene in soccorso lo stesso Scandroglio che, messo alle corde con un’esplicita domanda di un’intervista, trova un efficace “contemporary jazz”.

https://www.michelangeloscandroglio.com/

“Baùli in Piazza”davanti al Duomo di Milano, per dare voce a chi lavora nello spettacolo ( Video )

MILANO – Oltre 500 imprenditori che operano nel mondo dello spettacolo hanno dimostrato nella giornata di ieri in Piazza del Duomo a Milano per ricordare un settore altamente colpito dalla crisi causata dal Covid 19 e ancora lontani dal vedere la risoluzione del problema.

Un settore che raggruppa migliaia di lavoratori che più di altri subisce gravi danni causati dall’interruzione del loro lavoro.

Dalla loro pagina Facebook oggi hanno commentato : ” Bauli in PIazza nasce come un movimento orizzontale. Lo è, lo sarà finché resterà attivo. Abbiamo aperto a tutti e tutti hanno risposto nell’interesse della sopravvivenza del nostro settore. Da domani penseremo alla prossima azione”.