Ecco l’emendamento 25.209, inserito nel provvedimento come art. 25-bis:
“Art. 25-bis.
1. Al fine di mitigare la crisi economica derivante dall’emergenza epidemiologica da COVID-19, alle imprese operanti nei settori ricreativo e dell’intrattenimento, nonché dell’organizzazione di feste e cerimonie, sono erogati contributi a fondo perduto nel limite di spesa complessivo di 5 milioni di euro per l’anno 2020.
2. Con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, sono stabiliti i criteri e le modalità di applicazione del presente articolo anche al fine di assicurare il rispetto del limite di spesa di cui al comma 1, privilegiando le imprese che presentano una riduzione del proprio fatturato su base mensile pari ad almeno il 50 per cento rispetto a quello del 2019.
3. Agli oneri derivanti dal presente articolo, pari a 5 milioni di euro per l’anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all’articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, come rifinanziato dall’articolo 265, comma 5, del presente decreto. 4. L’efficacia delle disposizioni del presente articolo è subordinata, ai sensi dell’articolo 108, paragrafo 3, del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, all’autorizzazione della Commissione europea.”
Dal 10 Luglio anche le discoteche della Lombardia potranno riaprire seguendo precise regole:
Le presenti indicazioni si applicano alle discoteche e ad altri locali assimilabili destinati all’intrattenimento (in particolar modo serale e notturno).
• Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione,comprensibile anche per i clienti di altra nazionalita’, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure diprevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilita’ del visitatore stesso.
• Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone. Al solo fine di definire la capienza massima del locale, garantire almeno 1 metro tra gli utenti e almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
• Prevedere un numero di addetti alla sorveglianza del rispetto del distanziamento interpersonale adeguato rispetto alla capienza del locale, come sopra stabilita. A tal fine si promuove l’utilizzo di contapersone per monitorare gli accessi.
• Garantire, se possibile, un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica preferibilmente on line al fine di evitare prevedibili assembramenti, e nel rispetto della privacy mantenere se possibile un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.
• Potra’ essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
• La postazione dedicata alla cassa, laddove non gia’ dotata di barriere fisiche (es. schermi), dovra’ essere eventualmente adeguata. In ogni caso, favorire modalita’ di pagamento elettroniche.
• Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
• E’ necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in piu’ punti delle aree, prevedendo l’obbligo di utilizzo da parte degli utenti prima dell’accesso ed all’uscita di ogni area dedicata al ballo, alla ristorazione, ai servizi igienici, ecc.
• Con riferimento all’attivita’ del ballo, tale attivita’ in questa fase puo’ essere consentita esclusivamente negli spazi esterni (es. giardini, terrazze, etc.).
• Gli utenti dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non e’ possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro. Il personale di servizio deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igienizzazione delle mani.
• Nel rispetto delle indicazioni generali contenute nella scheda dedicata alla ristorazione, nel caso delle discoteche non e’ consentita la consumazione di bevande al banco. Inoltre, la somministrazione delle bevande puo’ avvenire esclusivamente qualora sia possibile assicurare il mantenimento rigoroso della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, che dovranno accedereal banco in modalita’ ordinata e, se del caso, contingentata.
• I tavoli e le sedute devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilita’ individuale. Tale distanza puo’ essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
• Ogni oggetto fornito agli utenti (es. apribottiglie, secchielli per il ghiaccio, etc.), dovra’ essere disinfettato prima della consegna.
• Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovra’ essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, e’ obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto
fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacita’ filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto infunzione continuata l’estrattore d’aria.
• Nel caso di attivita’ complementari che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo), adottare modalita’ organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti e obbligare comunque all’uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. In ogni caso, i
piani di lavoro, i tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti devono essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo. E’ vietato l’utilizzo di strumenti di gioco per i quali non e’ possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco) e il
mantenimento della distanza personale di almeno 1 metro (es.calciobalilla).
• Garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle superfici, con particolare riguardo per le superfici maggiormente toccate dagli utenti e i servizi igienici.
Dopo il DPCM dell’11 giugno 2020, che spostava al 15 luglio l’apertura di attività di intrattenimento quali le discoteche, lasciando alle singole Regioni autonomia decisionale in relazione all’andamento epidemiologico, la situazione si è sbloccata in brevissimo tempo.
A parte la Lombardia, che mantiene aperte le attività di intrattenimento e svago come somministrazione di alimenti e bevande ma senza possibilità di ballare (ordinanza 555 riconfermata dalla 556), in attesa di un calo dei contagi che faccia scendere lo stato di allerta, le altre Regioni hanno dato semaforo verde, seppure con precauzioni e regole di distanziamento sociale precise.
La Puglia, dove le discoteche hanno riaperto nei gioni scorsi,, ha applicato il Protocollo Silb con l’unica eccezione di applicare il coefficiente 0,7, ovvero nessun distanziamento sociale, mentre in altre regioni vige la norma del distanziamento personale da mantenere in pista, sul quale vige ancora una certa confusione (i famosi due metri non sarebbero da mantenere in pista ma sarebbero da considerare spazio per persona, rimodulando la capienza a seconda della dimensione delle superfici).
Via libera anche in Campania, mentre Emilia Romagna, Veneto, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Liguria ripartono venerdì 19, la Toscana ha dato già il via libera il 13 giugno.
Già riaperte anche discoteche, sale e night club a Roma, ma senza che ballare sia consentito, mentre dal 30 giugno è previsto il ballo all’aperto in tutto il Lazio: prudenza dovuta al picco avutosi in città, seppur isolato e sotto controllo.
Le disposizioni variano a seconda della discrezionalità regionale, ad esempio è abbastanza comune in divieto di fare code e bere al bancone del bar, mentre è possibile sorseggiare bevande in piedi.
In merito al protocollo sanitario previsto per le discoteche, l’associazione Assointrattenimento ha emanato il seguente comunicato:
Dopo ben 110 giorni, innumerevoli lettere scritte a tutti i vertici dello Stato, delle regioni, delle provincie, delle Commissioni e continui incontri con i politici allo scopo di rappresentare la grave situazione in cui versano le nostre aziende, nella giornata di ieri la Conferenza Stato/regioni ha approvato le linee guida per la ripartenza del nostro settore.
Ripartenza che grazie al nostro continuo lavoro non limita del 40% la capienza dei nostri locali come richiesto alla regione Puglia da altro sindacato, riduzione che sarebbe stata incomprensibile nella ratio e irresponsabile dato che la “capienza” è un dato che riguarda il numero massimo di persone contemporaneamente presenti nei nostri locali in ragione della capacità di sfollamento ed igienico sanitaria e non ha alcuna relazione con il problema di contagio COVID-19.
Sono comunque stati limitati, in questa prima fase di riapertura, l’utilizzo della pista da ballo con un distanziamento pari a 2 metri quadri a persona (nel resto del locale un metro quadro) e sono state poste limitazioni all’erogazione al bar dove dovremo fare mantenere il metro di distanza agli avventori che fruiscono del servizio di somministrazione al bancone (così come negli altri pubblici esercizi). Per una completa informazione si rimanda al testo integrale del protocollo sanitario qui sotto riportato
E’ evidente che l’aggregazione sociale di un grande numero di persone – che come ben abbiamo potuto vedere in questi ultimi giorni è irrinunciabile per i cittadini – potrà essere meglio controllato nelle discoteche, concentrando dopo un certo orario serale la cittadinanza nelle stesse, piuttosto che frazionandola in una moltitudine di piazze, vicoli ove i controlli risulterebbero inapplicabili e il contagio da virus potrebbe nuovamente espandersi.
ECCO L’ESTRATTO INTEGRALE DEL TESTO APPROVATO
DISCOTECHE
Le presenti indicazioni si applicano alle discoteche e ad altri locali assimilabili destinati all’intrattenimento (in particolar modo serale e notturno). Per eventuali servizi complementari (es. ristorazione, produzioni musicali, spettacoli, etc.) attenersi alle specifiche schede tematiche.
▪ Predisporre una adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica e cartellonistica e/o sistemi audio-video, sia ricorrendo a eventuale personale addetto, incaricato di monitorare e promuovere il rispetto delle misure di prevenzione facendo anche riferimento al senso di responsabilità del visitatore stesso.
▪ Riorganizzare gli spazi, per garantire l’accesso in modo ordinato, al fine di evitare assembramenti di persone. Al solo fine di definire la capienza massima del locale, garantire almeno 1 metro tra gli utenti e di almeno 2 metri tra gli utenti che accedono alla pista da ballo. Se possibile organizzare percorsi separati per l’entrata e per l’uscita.
▪ Prevedere un numero di addetti alla sorveglianza del rispetto del distanziamento interpersonale adeguato rispetto alla capienza del locale, come sopra stabilita. A tal fine si promuove l’utilizzo di contapersone per monitorare gli accessi.
▪ Garantire, se possibile, un sistema di prenotazione, pagamento tickets e compilazione di modulistica preferibilmente on line al fine di evitare prevedibili assembramenti, e nel rispetto della privacy mantenere se possibile un registro delle presenze per una durata di 14 giorni.
▪ Potrà essere rilevata la temperatura corporea, impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C.
▪ La postazione dedicata alla cassa, laddove non già dotata di barriere fisiche (es. schermi), dovrà essere eventualmente adeguata. In ogni caso, favorire modalità di pagamento elettroniche.
▪ Nei guardaroba, gli indumenti e oggetti personali devono essere riposti in appositi sacchetti porta abiti.
▪ È necessario rendere disponibili prodotti per l’igiene delle mani per gli utenti e per il personale in più punti delle aree, prevedendo l’obbligo di utilizzo da parte degli utenti prima dell’accesso ed all’uscita di ogni area dedicata al ballo, alla ristorazione, ai servizi igienici, ecc.
▪ Con riferimento all’attività del ballo, tale attività in questa fase può essere consentita esclusivamente negli spazi esterni (es. giardini, terrazze, etc.).
▪ Gli utenti dovranno indossare la mascherina negli ambienti al chiuso e all’esterno tutte le volte che non è possibile rispettare la distanza interpersonale di 1 metro. Il personale di servizio deve utilizzare la mascherina e deve procedere ad una frequente igienizzazione delle mani.
▪ Nel rispetto delle indicazioni generali contenute nella scheda dedicata alla ristorazione, nel caso delle discoteche non è consentita la consumazione di bevande al banco. Inoltre, la somministrazione delle bevande può avvenire esclusivamente qualora sia possibile assicurare il mantenimento rigoroso della distanza interpersonale di almeno 1 metro tra i clienti, che dovranno accedere al banco in modalità ordinata e, se del caso, contingentata.
▪ I tavoli e le sedute devono essere disposti in modo da assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione tra i clienti, ad eccezione delle persone che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale. Detto ultimo aspetto afferisce alla responsabilità individuale. Tale distanza può essere ridotta solo ricorrendo a barriere fisiche tra i diversi tavoli adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
▪ Ogni oggetto fornito agli utenti (es. apribottiglie, secchielli per il ghiaccio, etc.), dovrà essere disinfettato prima della consegna.
▪ Favorire il ricambio d’aria negli ambienti interni. In ragione dell’affollamento e del tempo di permanenza degli occupanti, dovrà essere verificata l’efficacia degli impianti al fine di garantire l’adeguatezza delle portate di aria esterna secondo le normative vigenti. In ogni caso, l’affollamento deve essere correlato alle portate effettive di aria esterna. Per gli impianti di condizionamento, è obbligatorio, se tecnicamente possibile, escludere totalmente la funzione di ricircolo dell’aria. In ogni caso vanno rafforzate ulteriormente le misure per il ricambio d’aria naturale e/o attraverso l’impianto, e va garantita la pulizia, ad impianto fermo, dei filtri dell’aria di ricircolo per mantenere i livelli di filtrazione/rimozione adeguati. Se tecnicamente possibile, va aumentata la capacità filtrante del ricircolo, sostituendo i filtri esistenti con filtri di classe superiore, garantendo il mantenimento delle portate. Nei servizi igienici va mantenuto in funzione continuata l’estrattore d’aria.
▪ Nel caso di attività complementari che prevedono la condivisione di oggetti (es. giochi da tavolo, biliardo), adottare modalità organizzative tali da ridurre il numero di persone che manipolano gli stessi oggetti e obbligare comunque all’uso della mascherina e alla disinfezione delle mani prima di ogni nuovo gioco. In ogni caso, i piani di lavoro, i tavoli da gioco e ogni oggetto fornito in uso agli utenti devono essere disinfettati prima e dopo ciascun turno di utilizzo. È vietato l’utilizzo di strumenti di gioco per i quali non è possibile una disinfezione ad ogni turno (es. carte da gioco) e il mantenimento della distanza personale di almeno 1 metro (es. calciobalilla).
▪ Garantire la regolare e frequente pulizia e disinfezione delle superfici, con particolare riguardo per le superfici maggiormente toccate dagli utenti e i servizi igienici.