Tag: governo

Le norme del nuovo DPCM del 24 Ottobre 2020.

ROMA – Dpcm conferma chiusura ristoranti ore 18, aperti domenica – Chiusure dei ristoranti, bar, gelaterie e pasticcerie alle 18 nei giorni feriali e la domenica. Stop a cinema, teatri, casinò, sale scommesse- Stop a palestre, piscine, centri benessere e centri termali. Sospese anche le feste dopo i matrimoni. Sono queste alcune delle misure principali del nuovo Dpcm restrittivo firmato da Conte nella notte dopo l’ultima riunione con i capi delegazione. Il governo, quindi conferma gli orari di chiusura di ristoranti e bar “cancellando”, dall’ultima bozza, la chiusura domenicale.

Dad potrà arrivare al 100% – La didattica a distanza alle superiori potrà arrivare, secondo quanto prevede il nuovo Dpcm in vigore da domani, anche al 100%. Ieri i governatori avevano chiesto esplicitamente al governo di prevedere la facoltà di portare totalmente le lezioni a distanza. Ora la palla passa in mano alle autonomie scolastiche, saranno i presidi a decidere la quota di Dad: da questa cifra vanno salvaguardati gli alunni con disabilità e i Bes, ovvero i bisogni educativi speciali.

Dpcm raccomanda non spostarsi ma salta specifica Comune – La versione definitiva del Dpcm “raccomanda fortemente” di “non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità, per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Rispetto all’ultima bozza, tuttavia, salta la specifica secondo cui era raccomandato di non spostarsi “dal Comune di residenza, domicilio o abitazione”. Il punto, nel corso delle riunioni di ieri, era stato tra i più discussi anche perché nel governo circolava l’ipotesi del divieto di spostamenti tra le Regioni. Divieto che, nel testo firmato da Conte, non viene introdotto.

Salta divieto concorsi pubblici e privati – Si potranno ancora svolgere i concorsi pubblici e privati. Nel testo del Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte è infatti saltato il divieto di svolgimento previsto nella bozza. Alla lettera z dell’articolo 1 del testo circolato ieri, infatti, si afferma che “è sospeso lo svolgimento delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione alla professione…ad esclusione di quelle per il personale sanitario e della protezione civile…fatte salve le procedure in corso”.

Nuovo DPCM, le normative previste

ROMA – Ecco in breve le nuove regole previste del DPCM del 18 Ottobre:

“Questo provvedimento deve consentirci di attraversare questa ondata di contagi. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown generalizzato. I sindaci potranno disporre la chiusura di vie e piazze dove si creano assembramenti, consentendo l’accesso solo a chi deve tornare a casa o andare nelle attività commerciali. La chiusura anticipata di bar e ristoranti rimane alle 24, ma si può riaprire soltanto alle 5. Per i bar, i pub e altri locali viene anticipato alle 18 lo stop alla vendita non al tavolo. Ma non solo: ci sarà un limite massimo al numero di persone che possono sedersi a un tavolo, ovvero 6. Sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, come anche la ristorazione con asporto fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

“Previsto inoltre lo stop a sagre e fiere locali. Il Dpcm impone inoltre alla pubblica amministrazione di far lavorare i dipendenti in smart working al 75 per cento. Forte raccomandazione a seguire questa regola anche alle aziende private. Sospese, inoltre, le riunioni in presenza: spazio alle videoconferenze. Per quanto riguarda le palestre, c’è stato un intenso dialogo anche con il Cts. Daremo una settimana alle palestre e alle piscine per adeguarsi davvero alle norme anti-contagio. Se così sarà – e verificheremo – non ci sarà motivo di chiudere le palestre. Altrimenti settimana prossima saremo costretti a sospendere anche quell’attività”.

“Siamo pronti a consegnare alle Regioni altre 1.600 terapie intensive e sub-intensive. Siamo partiti da zero con le mascherine, ma oggi ne produciamo 20 milioni al giorno. Siamo tra i pochi Paesi al mondo a distribuire una mascherina chirurgica per ogni studente, oltre a quelle per ospedali, residenze per anziani e forze di polizia. Abbiamo distribuito più di un miliardo di attrezzature sanitarie, abbiamo investito miliardi su trasporti, studio e università. Arriviamo a fare 160mila tamponi al giorno, anche se dobbiamo lavorare sulle lunghe file. Non abbiamo mai abbassato la guardia, abbiamo prorogato lo stato d’emergenza per mantenere attivi tutti i presidi di pronto intervento”

Covid: arriva nuova stretta,da movida a smart working

ROMA – I contagi da coronavirus in Italia continuano a salire, e il Governo non esclude di anticipare già a lunedì il Dpcm con le nuove misure restriittive, a partire da quelle antimovida, ritenute indispensabili ad evitare che la situazione finisca fuori controllo.

Proprio il nodo della movida e della convivialità da contenere, a quanto si apprende da fonti dell’esecutivo, è stato al centro della riunione dei capidelegazione e del premier Giuseppe Conte tenutasi nel pomeriggio. E si è discusso anche dell’idea di chiudere i locali alle 24 (venerdì si ragionava alle 23), orario che non avrebbe ripercussioni negative sui ristoranti.

Alla riunione è inoltre emersa l’ipotesi, come detto, di anticipare il varo del Dpcm a lunedì sera ma – spiegano le stesse fonti – essendo i tempi molto stretti non si può escludere che la nuova stretta venga messa in campo, come previsto, nella serata di mercoledì.

In ogni caso domenica i ministri coinvolti dalle nuove misure – che includeranno anche una rimodulazione dello smart working – lavoreranno sulla messa a punto dei provvedimenti. Centrale, in questo senso, è la riunione – convocata d’urgenza per domenica nel primo pomeriggio – del Comitato tecnico scientifico (Cts) con il ministro della Salute Roberto Speranza. E’ proprio in questo contesto che si discuterà delle nuove misure da varare. E, a parte (per ora) il lockdown totale, nessun provvedimento viene escluso a priori, visto l’aggravarsi della situazione.

Dal coprifuoco per i locali al divieto di vendita di alcolici dopo una certa ora, alla sosta off limits in piedi fuori dagli stessi bar e pub; dall’estensione del lavoro a casa alla riduzione della percentuale di passeggeri sui mezzi pubblici, allo stop agli spostamenti tra regioni, tutto è in teoria possibile. “Bisogna avere la forza di prendere in carico questa fase nuova immediatamente – dice Speranza -. Abbiamo un piccolo vantaggio rispetto ad altri Paesi ma non ci si devono fare illusioni e se siamo veloci a capire che c’è un cambio di fase possiamo evitare misure più drastiche”.

Insomma, rigore ora per non dover chiudere tutto di nuovo, come ha detto il premier Giuseppe Conte alcuni giorni fa. E quindi domenica si valuterà cosa fare. Probabile che scattino prima di tutto limitazioni per eventi pubblici e feste private, compresi nozze e battesimi, fino ai funerali. In Sardegna la Regione ha deciso di aprire i palazzetti dello sport fino a 700 persone (misure analoghe sono state già adottate anche altrove), ma nel nuovo Decreto potrebbe tornare la soglia non superabile dei 200 spettatori. Altra questione topica i trasporti pubblici: l’80 per cento della capienza, molto superiore a quanto indicato dal Cts, potrebbe essere ridimensionata come soglia.