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MARIO CASTELNUOVO

Esce il primo DVD concerto dell’artista

accompagnato da un CD singolo con  i brani

GUARDALALUNANINA

e l’inedito

STANOTTE  HO  FATTO  UN  SOGNO

Nel gennaio 2021 l’artista festeggerà 40 anni di carriera (Video)

ROMA – Anticipazione gustosa per i 40 anni di carriera di Mario Castelnuovo! Esce per Azzurra Music il suo primo DVD–concerto, registrato poco prima del lockdown il 2 febbraio 2020, presso la Dogana Veneta di Lazise, nell’ambito della rassegna “Lazise – Canzoni d’Autore”. Si tratta di una documentazione esclusiva che contiene alcuni dei “must” della sua importante attività autoriale che lo ha visto firmare brani come OceaniaSette Fili Di Canapa e Nina. Il video è integrato da un CD con due nuovi brani rappresentativi dello stile dell’artista romano: il primo, Guardalalunanina, è un omaggio alla figlia nell’incantevole racconto dell’atto del suo parto e della donna che l’ha messa al mondo in una suggestiva Città eterna, la stessa che l’ha visto ispirare le più belle canzoni del suo repertorio; il secondo è un inedito dal titolo Stanotte ho fatto un sogno, dedicato ai suoi indispensabili genitori, grazie ai quali gli è stato permesso di volare e sognare senza mai alcun impedimento.

Come afferma il cantautore, “certi ricordi, con gli anni, non si sfrangiano nemmeno sui bordi come fanno certe vecchie foto. Ho voluto immaginare mio padre e mia madre nell’occasione più semplice e quotidiana, in cucina, con quel pudore e quella delicatezza che penso li abbiano sempre caratterizzati. Gli odori che avvertiamo sono quelli struggenti e sorridenti di un tempo “protetto” dalla loro presenza.”

La copertina del progetto è stata disegnata dallo stesso Castelnuovo, abile artista del pennello come già dimostrato nella sua attività giovanile e come restituito nelle opere mnemoniche del libro che ha accompagnato il suo precedente progetto, un diario indicativo dei sogni e delle stazioni della vita da lui attraversate in molteplici percorsi musicali segnati da una casta semplicità e una fervida immaginazione. Come afferma Vincenzo Mollica nella prefazione del volume, “Castelnuovo è un grande narratore di piccole storie, un favolista che sa giocare con i sogni. Le sue storie si possono considerare dei frammenti cinematografici perché della settima musa hanno quella capacità misteriosa di ammaliare lo spettatore.”

Testo alternativo

Mario Castelnuovo nasce a Roma il 25 gennaio 1955 da genitori di origine lombarda (il padre) e toscana (la madre).

Si avvicina al mondo della musica quasi per gioco, iniziando a frequentare, durante gli studi universitari alla Facoltà di Lettere, il Folkstudio di Roma, vera e propria fucina della scuola cantautorale italiana degli anni ‘70.

La carriera di Mario Castelnuovo inizia nel 1981 con il singolo di successo “Oceania”. L’anno successivo debutta al Festival di Sanremo con quello che diviene uno sei suoi brani più famosi, l’enigmatica “Sette Fili Di Canapa”, che dà anche il titolo al suo primo album prodotto dall’amico Amedeo Minghi, un disco diventato ben presto un classico della musica d’autore degli anni ’80.

Sempre del 1982 è il Q Disc “Qconcert”, testimonianza della tournèe di successo con Goran Kuzminac e Marco Ferradini.

Il 1984 è la volta della sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo; qui le atmosfere oniriche e misteriose del primo album lasciano spazio a una poetica perfettamente integrata nel solco della “scuola romana”. Il risultato è “Nina”, storia di un amore sotto i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, che si piazza al 6° posto (ma al 2° nelle votazioni del GR1), nonché brano trainante del secondo omonimo fortunato album di Mario.

Nel 1985 è la volta del terzo album “E’ Piazza Del Campo”, che segna un deciso cambio di passo nella carriera di Mario Castelnuovo; è un album inciso tutto in presa diretta senza il supporto ritmico della batteria in cui il protagonista è la vita vissuta come una grande gara molto simile al Palio di Siena.

Tra il 1986 e il 1988 insieme a Gaio Chioccio scrive e produce diversi pezzi per una giovane Paola Turci, tra cui i due premi della critica sanremesi “L’Uomo Di Ieri” e “Primo Tango”.

Nel 1987 è la volta del quarto album “Venere”, che rappresenta una sorta di sintesi tra i primi lavori più intimisti e l’ultimo più acustico.

Il disco, anticipato dal singolo sanremese “Madonna Di Venere”, viene acclamato dalla critica, che vede in Castelnuovo uno dei più innovativi alfieri della nuova canzone italiana. Con “Sul Nido Del Cuculo” (1988) Mario prosegue coerentemente il suo percorso artistico ed ottiene per la prima volta un discreto successo anche all’estero.

Nel 1991 esce l’ultimo album per la RCA, la raccolta riarrangiata con 3 inediti “Come Sarà Mio Figlio”.

Il passaggio alla Fonit Cetra viene testimoniato nel 1993 dall’album “Castelnuovo” (1993), forse il suo lavoro più duro, realizzato insieme a Fabio Pianigiani a cui fa seguito nel 1996 “Signorine Adorate” inciso per l’etichetta tedesca Jungle Records.

Nel giugno 2000, dopo alcuni concerti nei musei di Siena esce “Buongiorno”, pubblicato dalla DFV e prodotto da Lilli Greco. L’album esce in punta di piedi, quasi timoroso di poter essere contaminato dal music business che tutto fagocita e tutto distrugge. Dopo quasi un anno dalla sua pubblicazione e alcune vicissitudini riguardanti la sua distribuzione, “Buongiorno” viene ristampato con l’aggiunta de “Il Miracolo”, una favola surreale che segna l’inizio della collaborazione con Ambrogio Sparagna.

L’11 settembre 2003, dopo una serie di concerti estivi in Toscana viene dato alle stampe un nuovo disco di Fabio Pianigiani che vede la partecipazione di Mario Castelnuovo nella stesura dei testi di 5 brani. Mario interpreta anche l’omonima canzone “Blu Etrusco” ed è presente, in seguito, in alcuni concerti per la presentazione di questo disco.

Dello stesso anno è la pubblicazione di un CD a cura della Rai che contiene le musiche della trasmissione in onda su Rai Tre “Alle Falde del Kilimangiaro” con Mario

nell’insolita ed inedita veste di compositore di 4 pezzi strumentali: “Danza in  MI7”, “Isabella”, “Note lunghe”, “L’alba e il tramonto”.

Nel 2004 esce per la vecchia casa discografica di Mario, la BMG, un’antologia che raccoglie i suoi pezzi più significativi degli anni ’80, dal titolo “I Miei Primi Dieci Anni”.

A fine 2005 esce per Raitrade e distribuito da Edel il suo decimo album,

“Com’Erano Venute Buone le Ciliegie nella Primavera del ’42”.

L’album contiene 13 pezzi, tra i quali “Montaperti”, già compresa nel precedente lavoro “Buongiorno” e ospita un piccolo intervento canoro di Lina Wertmuller nel brano che dà il titolo all’intero disco.

A Giugno 2006 la Casa Editrice Bastogi pubblica la sua biografia “Mario Castelnuovo, Tante Storie e Qualcuna Va a Roma” scritta da Mario Bonanno, che percorre l’intera carriera artistica di Mario e propone un’analisi dettagliata di tutta la sua produzione discografica.

Il 9 Gennaio 2009 Mario Castelnuovo pubblica il suo primo romanzo, “Il Badante di Che Guevara”, la storia di un anziano senatore comunista e il suo giovane badante extracomunitario: due uomini fortemente diversi, alle prese con le proprie apprensioni materiali e morali, uniti da un destino comune.

Nel 2014, dopo un silenzio discografico di quasi 9 anni, anticipato dal singolo “Annie Lamour”, una sorta di “Bocca Di Rosa” del terzo millennio, esce “Musica Per Un Incendio”, sempre prodotto da Lilli Greco, album contenente 12 tracce tra cui “Trasteverina”, in duetto con l’esponente della nuova canzone romana “La Jorona” Bianca Giovannini.

Il tour che ne segue, che vede la partecipazione al violoncello e al pianoforte di Giovanna Famulari e alle chitarre di Stefano Zaccagnini, è “Lezioni Di Incendio”; un Recital in pieno stile Teatro-Canzone in cui Mario alterna i suoi brani a monologhi in cui tra racconti, sorrisi e provocazioni verbali, porta il suo pubblico ad un incontro ravvicinato con la nostra identità di cittadini e di uomini.

A Maggio 2018 è uscito il suo secondo romanzo “La Mappa Del Buio”, edito da Castelvecchi, e poco dopo anche il singolo “Io Mi Ricordo L’Aquila”, corredato anche di un omonimo cortometraggio sulla città devastata dal terremoto.

Alla fine del 2019 esce per Azzurra Music “Guardalalunanina”, un libro-cofanetto che libro contiene una inedita raccolta di sue fotografie, disegni, appunti e racconti e 2 CD, che rappresentano un’attenta selezione della produzione artistica del cantautore romano.

Nell’ottobre del 2020 esce infine per la stessa etichetta discografica il primo DVD concerto nella carriera dell’artista, accompagnato da un CD singolo con un  inedito, dal titolo “Stanotte ho fatto un sogno”, dedicato ai suoi genitori”, di cui viene lanciato anche un videoclip.

http://www.mariocastelnuovo.com/

Ritratti d’autore. Bindi Bassignano & Friends,

Interpreti:

Bungaro, Giovanna Famulari, Franco Simone, Grazia Di Michele,

Patrizia Laquidara, Ernesto Bassignano, Vittorio De Scalzi,

Umberto Bindi, Sismica, Mario Castelnuovo, Stefania D’Ambrosio,

Luca Canonici, Alex Zuccaro, Coro Quattro Canti,

Renato Zero, Tinkara, Bruno Lauzi

Un progetto di canzoni di Bindi, per Bindi e con Bindi. Un tributo necessario e originale ideato dall’autore che negli ultimi dieci anni di vita del compositore è stato a fianco di Umberto Bindi collaborando ad alcune delle sue più belle canzoni: Ernesto Bassignano. Questo è Ritratti d’autore. Bindi Bassignano & Friends, una raccolta che ha messo vicino alcuni dei più raffinati interpreti della canzone d’autore facendo scoprire anche molti inediti, con calibrati arrangiamenti ed impeccabili esecuzioni di grandi melodie abbinate a testi appropriati e che è stato sposato da Grazia Di Michele e Alberto Zeppieri nella sua produzione artistica.

Frutto di undici anni di ricerca ed ispirazione, mezza libera e mezza piemontese, “Ritratti d’autore” fa rinascere Umberto Bindi, uno dei cantautori più emblematici e al contempo sfortunati della storia della nostra musica d’autore, attraverso le sue stesse armonie immortali. Ad interpretarlo (in ordine di apparizione discografica) sono Bungaro, Giovanna Famulari, Franco Simone, Grazia Di Michele, Patrizia Laquidara, Ernesto Bassignano, Vittorio De Scalzi, Sismica, Mario Castelnuovo, Stefania D’Ambrosio, Luca Canonici, Alex Zuccaro, Coro Quattro Canti, Renato Zero, Tinkara e Bruno Lauzi di cui è riprodotto uno stralcio di una sua testimonianza, come presente è anche un ricordo di Renato Zero, tratto dal libro “Umberto Bindi. È stato solo un arrivederci” scritto dallo stesso Bassignano e pubblicato da Pieraldo Editore nel 1996. Non da ultimo è de segnalare la presenza vocale dello stesso Bindi nel brano “Non È Nell’anima” (Cheri Cheri), tratto da un provino originale del marzo 1991, tuttora inedito.

“Ho conosciuto Umberto nel 1990 a Recanati, nell’ambito del Premio Musicultura – ricorda Bassignano – Fu un’emozione fortissima, raddoppiata dal fatto che apprezzò immediatamente le mie canzoni e mi chiese di scrivere per lui. Nacquero così le sue nuove melodie e le mie conseguenti parole e rime: una serie di poesie e canzoni per palati raffinati, essendo brani forti ed impressionistici, liberi da ogni tipo di condizionamento commerciale. Oggi, come per miracolo, tornano alla luce grazie agli amici Alberto e Grazia che hanno creduto, immaginato, organizzato e realizzato questo progetto, tanto ambizioso, visti i tempi, quanto necessario. E con loro sono arrivati tanti grandi colleghi, interpreti nazionali e internazionali, che hanno aderito senz’altro pensiero se non quello della stima.”

“L’occasione – spiega Alberto Zeppieri – ha visto riunirsi attorno ad un metaforico pianoforte di Bindi compagni d’avventura e amici veri, colleghi o semplicemente ammiratori del compositore ligure: sia dunque artisti che avevano con lui condiviso il palco, sia musicisti che personalmente lo frequentavano, sia infine chi lo ha amato attraverso i suoi dischi. È stata Grazia a presentarmi Bassignano, che conoscevo solo di fama. Di lui mi ha catturato e conquistato l’entusiasmo genuino e senza età, per cui è stato naturale poter condividere con lui e gli altri interpreti un autentico spirito di squadra retto dal fil rouge della canzone d’autore e di cuore”.

“Quando Ernesto Bassignano mi ha dato un cd contenente alcuni brani inediti di Bindi – continua Grazia Di Michele – mi sono resa conto di avere tra le mani un tesoro inestimabile. Mentre ascoltavo le canzoni sentivo che dovevo condividere con tutti quella emozione, quella musica e quelle parole. È questo che si fa con le cose belle e di valore e sapevo che Alberto Zeppieri avrebbe capito. È iniziato così questo progetto, un omaggio ad un grande artista, elegante, malinconico, coraggioso, emarginato per la sua dichiarata omosessualità da un ambiente discografico allora gretto e meschino. Ma si sa, la musica vola alta e spero che a lui arrivi l’amore e la cura che ci abbiamo messo tutti”.

RITRATTI D’AUTORE… sarà disponibile sulle migliori piattaforme online e negozi di dischi a partire da oggi 21 settembre.