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Aperte le iscrizioni per diventare un Bauwhatch

BAUWATCH IHOD®*

Nuova figura professionale da inserire nel Team di sicurezza e controllo per la prossima stagione estiva della prima spiaggia italiana per cani liberi e felici

ROMAÈ nata una nuova figura professionale da inserire nell’ambito di attività della ricezione turistica di cani accompagnati, con un approccio etologicamente corretto. L’ADS Baubeach®, prima spiaggia nata in Italia per cani liberi e felici, presenta cosi il BauWatch Ihod®, esperto specializzato nel rapporto empatico uomo-cane da inserire nel Team di sicurezza e controllo per la prossima stagione estiva. Sono da oggi aperte le iscrizioni ai corsi: i candidati interessati dovranno seguire una formazione di circa quattro mesi, durante i quali affronteranno lo studio di materie utili alla conoscenza dell’etologia del cane, del target di riferimento di una spiaggia concepita per il loro benessere e della regolamentazione, senza dimenticare le tecniche di comunicazione e la conoscenza delle attività sportive con Approccio Empatico Relazionale®, oltre naturalmente alle nozioni basilari di Primo Soccorso Veterinario per Il Cane. 

“Abbiamo deciso di preparare in modo specifico le persone che potranno essere assorbite nel lavoro estivo – dichiara Patrizia Daffinà, presidente del Baubeach® – per garantire la maggior serenità possibile ai nostri Soci e l’osservanza delle Norme. Un’iniziativa nata dal grande successo ottenuto con i corsi precedentemente organizzati dalla nostra Associazione e riconosciuti dalla AICS Cinofilia, che dispone al loro termine le qualifiche tecniche sportive ai partecipanti, con i quali questi potranno lavorare presso la stessa struttura o in altre strutture sportive o stabilimenti dog friendly. Sarà questo un modo per “esportare” e diffondere il collaudato metodo applicato presso il Baubeach®, che consente la libera socializzazione dei cani accompagnati, anche presso altre realtà turistiche”.

Le iscrizioni termineranno il prossimo 21 dicembre e il corso avrà inizio l’11 gennaio 2021, in modalità e-learning. Si andrà avanti fino a maggio, quando i corsisti saranno coinvolti in un iniziale tirocinio presso la struttura. Tra loro, chi vorrà potrà essere selezionato per entrare nel Team operativo del Baubeach® e avere l’opportunità di fare una esclusiva esperienza collaborativa. Ma ci saranno anche ulteriori vantaggi per chi deciderà di proseguire nella formazione in ambito cinofilo frequentando corsi di perfezionamento con il prestigioso Istituto di Formazione Zooantropologica (SIUA) e in seno allo stesso AICS Cinofilia, con modalità imminentemente descritte nel sito istituzionale. Maggiori dettagli e il programma del corso si avranno scrivendo a formazione@baubeach.it

 

Baubeach si trova a Maccarese, in via Praia a Mare snc – guardando il mare a sinistra dello Stabilimento Rambla, all’inizio del Lungomare a sud dell’abitato di Maccarese.

Sito ufficiale: https://www.baubeach.net/

INFOLINE: +39 349 2696461 – info@baubeach.it

Tutte le informazioni sul Baubeach® sono invece già pubblicate sul sito www.baubeach.net

PICCO DI RICHIESTE DI AIUTO ALLE MENSE FRANCESCANE, “OPERAZIONE PANE” ANCHE A MILANO E IN PROVINCIA DI PAVIA

MILANOIl Centro Sant’Antonio di Milano, la Mensa dei poveri di Pavia, la Mensa di Santa Maria delle Grazie di Monza, il Convento e Santuario di Santa Maria delle Grazie di Voghera e il convento di Baccanello tra i beneficiari di “Operazione Pane”, l’iniziativa solidale di Antoniano per sostenere 15 mense francescane in tutta Italia e in Siria. Per offrire un contributo basta un sms o una telefonata da rete fissa al 45588.

Sono oltre 300 mila i pasti caldi serviti dall’inizio dell’emergenza ad oggi nelle 15 mense francescane sostenute dal progetto solidale dell’Antoniano “Operazione Pane”, il 45% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A renderlo noto è il direttore dell’Antoniano Fr. Giampaolo Cavalli, che lancia un appello: «Stiamo vivendo un periodo molto duro per tutti, ma non dobbiamo permettere che le difficoltà induriscano anche la nostra anima: solo restando uniti e aiutandoci a vicenda riusciremo a superare questa fase così critica».

Per garantire un pasto caldo e un aiuto concreto alle migliaia di persone che ogni anno vengono accolte dalle 15 realtà francescane di “Operazione Pane” l’Antoniano ha lanciato una campagna sms solidale che sarà attiva fino al 19 dicembre. Per offrire un contributo basta inviare un sms o fare una telefonata da rete fissa al numero solidale 45588.

«Noi ci siamo e continueremo ad esserci – aggiunge fr. Giampaolo Cavalli – ma, tutti insieme, possiamo fare molto di più: ogni aiuto, anche piccolo, è fondamentale.  Tutte le donazioni si trasformeranno in pane per chi non ha da mangiare, ma anche in speranza per il futuro: il pasto, infatti, rappresenta il primo passo di un cammino che, partendo dall’ascolto, dal confronto e dal dialogo, porta alla rinascita personale e sociale».

I DATI IN LOMBARDIA. Tra le realtà francescane sostenute dalla campagna solidale anche cinque strutture lombarde: il Centro Sant’Antonio di Milano, la Mensa dei poveri di Pavia, la Mensa di Santa Maria delle Grazie di Monza, il Convento e Santuario di Santa Maria delle Grazie di Voghera (Pavia) e Convento francescano di Baccanello (Bergamo), che, complessivamente, dall’inizio dell’emergenza ad oggi hanno già garantito oltre 63mila pasti caldi, registrando tutte un aumento delle richieste di aiuto.  

In particolare, il Centro Sant’Antonio di Milano ha distribuito, in questi mesi così difficili, oltre 29mila pasti, registrando molti nuovi ospiti, che in molti casi, come spiegano i frati, sono «persone che hanno esaurito le proprie risorse e che si trovano in difficoltà proprio a causa di questa emergenza». La Mensa dei poveri di Pavia negli ultimi mesi ha distribuito oltre 26mila pasti; la Mensa di Santa Maria delle Grazie di Monza circa 6mila e il Santuario di Santa Maria delle Grazie di Voghera quasi 2 mila. Il Convento Francescano di Baccanello ha portato avanti, nonostante le criticità del momento, il proprio progetto finalizzato al sostegno e all’accoglienza dei papà separati in difficoltà.

I DATI NAZIONALI. Le altre realtà francescane italiane sostenute dall’iniziativa solidale “Operazione Pane” si trovano a Roma, Palermo, Catanzaro, La Spezia, Genova, Torino, Verona, Bologna e Lonigo. Beneficia della campagna solidale anche una realtà francescana ad Aleppo, in Siria.  In questi mesi di emergenza si sono tutte riorganizzate per portare avanti la loro missione solidale nei confronti dei più fragili nel pieno rispetto delle disposizioni delle autorità per il contenimento dell’emergenza sanitaria. Attualmente le 15 realtà francescane distribuiscono quasi 36mila pasti ogni mese, circa 1.200 al giorno.

«Le persone che si rivolgono alle strutture francescane sono in netto aumento – spiega il direttore dell’Antoniano – questa situazione di grande emergenza non solo sta peggiorando la condizione di chi si trova nel disagio, ma sta anche mettendo in difficoltà tante famiglie che, in questo momento, stanno attraversando una difficoltà economica a causa della riduzione o della perdita del lavoro. Molto difficile è anche la situazione delle persone che vivono in strada e degli anziani soli e senza qualcuno che si prenda cura di loro. Per loro la vita è molto più complicata». I volontari e i frati delle mense francescane segnalano, tra i nuovi ospiti, anche diverse persone che hanno perso il lavoro in seguito all’emergenza e che «spesso fanno anche fatica a chiedere aiuto, perché provano vergogna per la loro nuova condizione».

«Il disagio non deve mai provocare vergogna, dobbiamo fare in modo che le persone che hanno bisogno di aiuto non vengano mai lasciate sole, soprattutto in questa situazione così difficile: donare un pasto caldo vuol dire donare una speranza», sottolinea il direttore dell’Antoniano. «Operazione Pane tiene unite le mense francescane e ci aiuta a non dimenticare nessuno: a mettere in tavola un pasto caldo per tutti e a fare in modo che le nostre porte restino sempre aperte in sicurezza, nonostante le grandi difficoltà del momento», aggiunge. 

La campagna solidale è il cuore pulsante dello “Zecchino d’Oro” e ha nel Coro dell’Antoniano il suo primo portavoce. Lo Zecchino d’Oro nasce, infatti, per diffondere i valori di pace, fraternità e speranza attraverso la musica e il canto dei bambini ed è da sempre legato al sostegno di questa iniziativa solidale in favore delle persone accolte dalle realtà francescane. Quest’anno la trasmissione televisiva Rai Zecchino d’Oro per tutelare la salute dei piccoli cantanti e dei loro cari è stata rimandata a metà maggio, ma verranno comunque promosse tante iniziative per restare accanto ai bambini e alle loro famiglie in sicurezza, anche nel mese dicembre.

«In momenti come questo – conclude il direttore dell’Antoniano – ci interroghiamo sul motivo per cui stiamo attraversando così tante difficoltà. Non troveremo risposte, non finiranno le nostre domande, ma se vorremo questo tempo ci regalerà ancora delle sorelle e dei fratelli di cui prenderci cura e che di noi si prenderanno cura. Allora, forse anche questo tempo così strano, così faticoso, così diverso ci farà migliori, e se accadesse sarebbe bello accorgersene».

Campagna Numerazione Solidale “Operazione Pane”

Periodo: 24 novembre – 19 dicembre

Numero Solidale: 45588

Donazioni:

– 2 euro per ciascun SMS inviato da cellulari Wind Tre, TIM, Vodafone, Iliad, PosteMobile, Coop Voce e Tiscali;

– 5 o 10 euro da rete fissa TIM, Vodafone, Wind Tre, Fastweb e Tiscali.

– 5 euro per le chiamate da rete fissa TWT, Convergenze e PosteMobile;

È possibile donare anche sul sito del progetto www.operazionepane.it

Per info su Operazione Pane: www.operazionepane.it

Per info su Antoniano onlus: www.antoniano.it

Ufficio Stampa: Atlantis Company,02.367529.62

Alessia De Rubeis: 334.9610869 – alessia.derubeis@atlantiscompany.it

Maria Chiara Zilli: 375.5637748 – mariachiara.zilli@atlantiscompany.it

Valeria Longoni: 375.5189415 – valeria.longoni@atlantiscompany.it

Martina Ripamonti: 375.5268616 – martina.ripamonti@atlantiscompany.it

Marta Seu: 392.3227952 – marta.seu@atlantiscompany.it

ANTONIANO. L’Antoniano è un luogo dove si vive concretamente la solidarietà e dove le iniziative culturali, l’intrattenimento e la comunicazione sociale vengono declinati secondo i valori francescani, riprendendo, rinnovando e alimentando lo spirito francescano e mettendolo al servizio dei più deboli e del mondo dell’infanzia. Nasce dal sogno di un giovane francescano – Padre Ernesto – in un lager della Seconda guerra mondiale: “servire i poveri come in un ristorante” e mettere a frutto il talento dei giovani. Nasce da una promessa per l’avvenire da nutrire con tenacia e realizzare con perseveranza. La prima pietra dell’Antoniano di Bologna è stata posata nel 1953, quandoi frati minori del Convento di Sant’Antonio di Bologna hanno posto le basi per una sfida importante: portare l’esperienza quotidiana e concreta del Vangelo in mezzo alla gente sull’esempio di San Francesco d’Assisi.  Le iniziative originarie – la mensa per i poveri, l’Accademia d’Arte Drammatica, il cinema-teatro – negli anni Sessanta sono state affiancate da attività del tutto inedite: le produzioni televisive e discografiche. Tra queste, lo Zecchino d’Oro destinato a diventare un attesissimo appuntamento annuale, una chiave dell’immaginario, un tassello importante nella storia della televisione italiana. Nel corso degli anni sono nate nuove realtà, come Antoniano-Insieme per i bambini disabili, e sono stati attivati nuovi progetti in favore dell’infanzia e di chi vive in situazione di emergenza e bisogno.  Attraverso il progetto “Operazione Pane” Antoniano, oltre ad essere molto attivo a Bologna, sostiene una rete di 14 mense francescane distribuite su tutto il territorio nazionale, offrendo sostegno per l’erogazione quotidiana dei pasti e per le successive attività di reinserimento sociale e lavorativo per le persone aiutate. LE ATTIVITÀ DI ANTONIANO NEL SOCIALE. Antoniano è casa e famiglia per le persone più fragili. Apre le proprie porte alle persone che vivono in difficoltà e chiedono aiuto. Tende una mano chi cerca un’opportunità per ripartire. Seguendo gli insegnamenti di San Francesco, Antoniano va incontro alle persone e aiuta chi ha perso il lavoro, chi ha fame, chi non ha un tetto, chi scappa dalla guerra: tutte persone in cerca di una mano che le sostenga e le accompagni verso un futuro più sereno. I valori guida di Antoniano sono rispetto, solidarietà, condivisione e fraternità. Il sostegno offerto ai più fragili si sviluppa in un percorso di 4 passi: Il pasto perché offrire un posto a tavola significa donare dignità e amore come in una famiglia L’ascolto, perché bisogna conoscere l’altro, i suoi pensieri e i suoi bisogni per potergli stare accanto L’accoglienza, perché solo quando ti senti a casa puoi riprendere in mano la vita e affrontare il mondo L’aiuto, perché la sfida quotidiana può essere la spesa o il pagamento di una bolletta, ma anche fare una corsa insieme agli altri bambini.  
LE REALTA’ FRANCESCANE SOSTENUTE DA OPERAZIONE PANE IN ITALIA. La campagna “Operazione Pane sostiene, in Italia, una rete di mense francescane distribuite lungo tutta la Penisola, offrendo sostegno per l’erogazione quotidiana dei pasti e per le successive attività di reinserimento sociale e lavorativo per le persone aiutate. Di seguito l’elenco delle realtà francescane sostenute dall’iniziativa solidale: Bologna – Mensa Padre Ernesto Verona – Mensa San Bernardino Torino – Mensa e Centro d’Ascolto Sant’Antonio Milano – Centro Sant’Antonio La Spezia – Mensa Sant’Antonio Roma – Convento San Francesco a Ripa Catanzaro – Centro di Accoglienza Sant’Antonio Palermo – Mensa del Padre Abraham Pavia – Mensa dei poveri Monza – Mensa di Santa Maria delle Grazie Genova – Mensa di Nostra Signora degli Angeli Lonigo – Convento San Daniele Voghera – Convento e Santuario di Santa Maria delle Grazie Baccanello – Progetto Padri separati  

L’APEROSSA UNARCHIVE SI CONCLUDE CON GRANDE SUCCESSO

ROMAL’iniziativa organizzata da AAMOD e dedicata al riutilizzo creativo della memoria d’archivio in tutte le sue forme ha registrato consensi e presenze (attenzionate dalla normativa Covid) per una settimana di incursioni culturali in vari ambiti. Si pensa già ad un allargamento internazionale della manifestazione.

Tra performance, visite guidate e walkabout si è conclusa con successo la manifestazione L’ApeRossa UnArchive, inserita all’interno della sezione “Risonanze” della Festa del Cinema di Roma.  L’iniziativa, organizzata dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico tra gli spazi della Centrale Montemartini e il Teatro Garbatella di Roma, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, ha registrato un numero di entusiastici consensi tale da spronarne i coordinatori Matteo Angelici, Aurora Palandrani e Luca Ricciardi (cda AAMOD) a estendere il progetto in area internazionale per la prossima edizione.

Sull’onda del lavoro di recupero e rielaborazione del materiale storico archivistico di repertorio – già rimodellato in vari linguaggi artistici e manifestazioni AAMOD quali “Premio Zavattini” e “Suoni e Visioni” – si sono espressi, nella settimana di programmazione, giovani artisti dalle idee innovative e dagli incipit creativi orientati ad un incrocio e risemantizzazione tra i vari linguaggi, dalla videoarte al docu-film, dal corto d’inchiesta alle esplorazioni guidate interattive con il territorio, al fine di sviluppare una coscienza fruitiva allargata e aprire nuovi orizzonti alla sperimentazione tra passato presente e futuro.

In particolare, nel fitto programma presentato in teatro, significative sono state le presentazioni di nuove opere cinematografiche a base d’archivio, nuove opere basate su montaggio e ri-sonorizzazione di archivi – quest’ultime curate da coppie di filmaker e compositori – e live performance sonore e visuali interpretate da artisti senior. Tra gli eventi speciali, la proiezione in prima romana de “La luna sulla Magliana”, film collettivo realizzato in soli 5 mesi prima e durante la pandemia nel quartiere Magliana a Roma all’interno del progetto Apebook. Libri media e cinema in periferia”; e la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio Zavattini UnArchive“, che ha premiato Caterina Biasucci, Marco Signoretti e Lorenzo Bianco per tre opere elaborate dalla ricreazione di materiali d’archivio e anch’esse lavorate in pieno lockdown. 

Nel frattempo, si sta già lavorando al bando di concorso per partecipare alla seconda edizione di “Suoni & Visioni – UnArchive”, la residenza artistica AAMOD mirata a formare giovani artisti con l’obiettivo di realizzare brevi opere audiovisive incentrate sull’incontro tra immagini cinematografiche del passato e musica contemporanea (per maggiori informazioni: https://unarchive.it/unarchive-suoni-e-visioni/

IL PREMIO ZAVATTINI PREMIA I TRE PROGETTI VINCITORI DELL’EDIZIONE 2019/2020

Caterina Biasucci, Marco Signoretti e Lorenzo Conte: autori sul riuso del cinema d’archivio realizzati nella fase del lockdown

ROMA – Sono Il mare che non muore di Caterina Biasiucci, Lo chiamavano Cargo di Marco Signoretti e L’angelo della storia di Lorenzo Conte i tre progetti vincitori della quarta edizione del Premio Zavattini (2019/20) che ieri sera sono stati premiati nell’ambito della cerimonia conclusiva dell’iniziativa dedicata al riuso creativo della memoria d’archivio, quest’anno svoltasi in collaborazione con “L’Aperossa UnArchive“, nella cornice del Teatro della Garbatella a Roma.

Presenti sul palco Vincenzo Vita, presidente dell’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Antonio Medici, direttore del Premio, Gianfranco Pannone, presidente della giuria esaminatrice, Enrico Bufalini, direttore archivi Istituto Luce Cinecittà, Stefania Parigi (docente dell’Università Roma Tre e componente della giuria), Aurora Palandrani e Luca Ricciardi (cda AAMOD) che hanno ricordato il valore di riutilizzo dei materiali attraverso l’opera d’ingegno e il talento delle nuove generazioni. Parola d’ordine: ricontestualizzare le opere del passato per farle vivere con la propria creatività nel presente attraverso un linguaggio dinamico, emozionale e diretto: questa è la prospettiva che ha portato alla scelta delle tre opere, costruite peraltro nell’ambito di una complessità particolarissima (il lavoro a distanza e solitario in epoca Covid-19)  ma anche di una libertà di utilizzo tematico e di approccio personale al lavoro sulla base di materiali archivistici concessi gratuitamente dai partner dell’iniziativa.

I PROGETTI VINCITORI

Testo alternativo

Il mare che non muore di Caterina Biasiucci

Il racconto di una rinascita femminile interiore attraverso l’immersione – fisica e psichica- nel ricordo di una vita passata che si rende attuale nel presente. Il mare è la dimora di tutto ciò che si è perduto, avuto, desiderato ed è il protagonista di un percorso mnemonico che fa ritorno al grembo materno da cui è scaturita la vita.

Motivazione: “Per la sua originale e suggestiva rielaborazione della memoria familiare e autobiografica, che intreccia il tempo della storia e il tempo dell’esistenza sotto il segno dell’identità femminile. Il racconto, fondato sui flussi del ricordo, ci immerge in atmosfere e visioni che hanno un carattere corporeo e fantastico, reale e fiabesco, legato all’orizzonte degli archetipi e dei miti. La dimensione sonora accentua con particolare forza espressiva il tono evocativo e interiore delle immagini.”

Testo alternativo

Lo chiamavano Cargo di Marco Signoretti.

Un cortometraggio meta-western e picaresco che, sposando la forma del mockumentary, ricostruisce sulla base di immagini e suoni d’archivio il viaggio di un cineasta nel

Mezzogiorno degli anni ’60. A fargli da guida sarà un ex bandito “prestato” al cinema che – dopo anni di esilio forzato – tornerà nella sua terra nella speranza di potersi finalmente vendicare de nemico che gli ha tolto tutto: l’esercito degli Stati Uniti.

Motivazione: “Per l’umorismo che lo connota, una sensibilità alla storia sociale e un’attenzione al cosiddetto cinema minore italiano, qui visto attraverso gli Spaghetti western. In più l’autore, Marco Signoretti, con il suo teaser mostra di avere non poca consapevolezza delle potenzialità linguistiche ed espressive del cinema. Cargo ci immerge, fin dalla scrittura, in un’Italia del Sud povera ed esotica, problematica e ricca di storia, vista in particolare attraverso il filtro della documentaristica sociale e politicamente impegnata degli anni sessanta e settanta, con il contrappunto di suoni e musiche dell’epica western, che ci fa pensare a un documentario capace di raccontare un’Italia ancora non del tutto esplorata.”

L’angelo della storia di Lorenzo Conte

Partendo dall’ultimo discorso alla nazione di Allende e rievocando gli eventi dell’11 settembre 1973 che portarono alla dittatura di Pinochet,  il progetto è concepito per l’utilizzo di materiali d’archivio che tentano di sovvertire l’ineluttabilità della Storia, su una linea immaginaria di ipotesi “ehat if” in contrapposizione alla realtà dei fatti. Un progetto che vuole essere fonte di memoria e di riflessione per l’oggi, in un epoca di sovranismi e ritorno dei fascismi non solo in America latina, ma in tutto il mondo.

Testo alternativo

Motivazione: “Per la capacità di coniugare l’urgenza di una riflessione storica, che peraltro appare oggi più che mai necessaria in Cile, con la dimensione della scelta e della responsabilità individuale creando una forte tensione narrativa e un interessante conflitto drammaturgico. L’uso dell’archivio che mostra l’ultimo discorso di Salvador Allende ed in particolare il suono delle sue parole ricontestualizzato nella forma della soggettiva visiva e sonora è complesso eppure risolto con naturalezza mentre la messa in scena della parte finzionale nella sua elegante semplicità rende merito alla scelta del film ibrido.”

PREMIO ZAVATTINI
Sito ufficiale: http://premiozavattini.it
Pagina FB: https://www.facebook.com/PremioZavattini 

PRESENTAZIONE UFFICIALE DEL SAGGIO

LE DODICI STELLE DI SHAKESPEARE

di Enrico Petronio

(Emersioni)

ROMA – L’epoca di Shakespeare è segnata dalla frattura definitiva fra mondo antico e moderno, un segnale di tormento umano ed esistenziale su cui si riflettono i suoi lavori, spesso condizionati dal contesto sociale, ma ancor più spesso da… “altro”. La complessità dei sentimenti e delle azioni nei personaggi ritratti dal Bardo, secondo uno studiato allineamento astrologico naturalis che ipotizzava nel Cinquecento proprio uno stretto e intenso rapporto fra universo ed esseri viventi, è alla base del primo saggio scritto da Enrico Petronio “Le dodici stelle di Shakespeare”, pubblicato da “Emersioni”, marchio di Lit Edizioni, e che verrà presentato per la prima volta a Roma alla Libreria Eli il prossimo 27 ottobre alle ore 18:30.

Costruito come un diario di bordo, esattamente come tutto il senso della ricerca che da anni compie col suo blog “Lo Zio Willy”, l’autore parte proprio dalla sua autobiografia esplorativa per analizzare le tappe di un processo che vede collimare le dodici tappe connesse ai segni zodiacali, con i caratteri psicologici di alcuni dei personaggi shakespeariani più significativi, secondo l’ordine della Natura sulla ruota del Tempo.

“Da sempre considero William Shakespeare come uno straniero sconosciuto, a cui ho raccontato la vita – afferma Petronio – ma gradualmente è diventato il mio confidente più vicino nel raccontarmi, attraverso le sue opere, un mondo pervaso di uomini e donne con i loro inespugnabili misteri. Si è sempre detto che il nostro autore si sia occupato di tutta la gamma dell’umanità ed è sempre passato come un genio illuminato, ma nessuno si è mai chiesto come abbia fatto a padroneggiare una così vasta area di psicologie umane. Studiando quella che era l’astrologia ai suoi tempi, che poi è la stessa trattata da molti astrologi contemporanei, ho ipotizzato che Shakespeare abbia costruito i suoi personaggi più famosi assegnando ad ognuno, prima di descriverli, il segno zodiacale più consono. Romeo doveva quindi essere dell’Ariete perché, a mio avviso, possiede le specifiche caratteristiche di quel segno, così come Amleto non può che essere dei Pesci, il segno più complesso e tormentato che corrisponde al dodicesimo stadio dell’evoluzione umana, quella che alcuni definiscono dell’ “ultraumano”. Secondo questo concetto, quindi, lo scrittore sarebbe stato un vero e proprio artigiano, concependo per ogni opera una struttura chiara e razionale, assolutamente premeditata e in linea con gli schemi dell’astrologia.”

Dal Sonetto 14 attraverso il mistero di “Tutto è bene”, fino all’analisi approfondita di “Romeo e Giulietta”, il racconto offre spunti per una teoria nuova e rivoluzionaria nella comprensione del pensiero shakespeariano. Un saggio decisamente originale che vuole essere anche uno specchio riflesso tra l’analisi testuale delle opere del Bardo e le continue ricerche che Petronio compie da anni sull’argomento e che sono sfociate in alcuni casi in vere e proprie conferenze-spettacolo su varie e molteplici tematiche connesse.

Martedì 27 ottobre 2020 – Ore 18:30

Libreria Eli

Viale Somalia 50/A 00199, Roma

https://libreriaeli.it/

Sarà presente l’autore

Interventi dell’astrologo Jupiter

Modera Maresa Palmacci

Letture recitate a carattere astrologico di Elena Arvigo e Alessandra Roca

Ingresso libero su prenotazione obbligatoria ai seguenti recapiti:

+39 06 86211712 – eventi@libreriaeli.it

La libreria garantisce il distanziamento sociale secondo la recente normativa antiCovid. Posti limitati e mascherine obbligatorie.

La Notte Bianca di Villa Medici a Roma

ROMA -Torna la Notte Bianca di Villa Medici, il momento di incontro e di contaminazione tra le discipline e le forme espressive che rappresenta il primo appuntamento tra la città di Roma e i 16 artisti pensionnaires in residenza a Villa Medici da settembre 2020 ad agosto 2021. La Notte Bianca quest’anno avrà luogo giovedì 29 ottobre, a partire dalle 20:00 e fino a mezzanotte nella splendida cornice dei giardini, degli atelier e degli angoli architettonici più caratteristici della Villa.

Artisti visivi, scrittori, compositori, storici dell’arte, architetti: tutti i pensionnaires sono stati invitati dal curatore Saverio Verini a presentare per l’occasione una selezione di opere visive o sonore, installazioni, performance o videoproiezioni. Per una serata, le opere verranno esposte nei giardini medicei e in alcuni spazi interni della Villa solitamente non accessibili al pubblico (studio d’artista, salotti, Salon des pensionnaires), attraverso un originale percorso che riflette il dialogo tra i linguaggi artistici e la loro interazione con questi luoghi intrisi di storia. Demande à la nuit (Chiedi alla notte) non si caratterizzerà come una vera e propria mostra, ma come un percorso nel segno della trasversalità tra forme espressive, che offre al pubblico la possibilità di esplorare Villa Medici nei suoi angoli più suggestivi e nei più appartati: qualche ora insolita a contatto con le creazioni dei residenti che si materializzano nelle stanze e negli spazi all’aperto dell’Accademia, per poi svanire nell’oscurità.

La Notte Bianca è un momento eccezionale che mette in luce anche le tre missioni fondamentali dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici: l’accoglienza di artisti e ricercatori in residenza, la presentazione di un programma artistico pluridisciplinare e la valorizzazione del patrimonio architettonico e
paesaggistico della Villa.


Il titolo dell’edizione 2020, Demande à la nuit (Chiedi alla notte), è un invito rivolto al pubblico: una domanda aperta che chiama i visitatori a misurarsi con aspettative e desideri legati al tempo che trascorreranno negli spazi della Villa a contatto con le creazioni dei borsisti. Ma il tema scelto vuole essere anche una sollecitazione rivolta agli stessi pensionnaires, che per questa quinta edizione sono stati invitati a proporre un intervento rappresentativo delle singole poetiche. Una sorta di “sfida” per i nuovi arrivati, che daranno forma alle loro ricerche in condizioni e in spazi a loro ancora inediti, e che lasciano intravedere il potenziale del periodo che trascorreranno a Roma. I sedici artisti e ricercatori partecipanti alla Notte Bianca 2020 sono:

Noriko Baba (compositrice)
Coralie Barbe (restauratrice)
Adila Bennedjaï-Zou (creazione sonora)
Simon Boudvin (arti plastiche)
Gaylord Brouhot (storico dell’arte)
Anne-James Chaton (scrittore)
Mathilde Denize (arti plastiche)
Alice Dusapin (editrice)
Fernando Garnero (compositore)
Alice Grégoire e Clément Périssé (architetti)
Félix Jousserand (scrittore)
Jacques Julien (scultore)
Estefanía Peñafiel Loaiza (arti plastiche)
Georges Senga (fotografo)
Apolonia Sokol (pittrice)

Per maggiori informazioni sui pensionnaires 2020/21 visitare il sito ufficiale al link: https://www.villamedici.it/residenze/

Testo alternativo

© Ela Bialkowska

Saverio Verini è curatore di progetti espositivi, festival, cicli di incontri legati all’arte e alla cultura contemporanea. Ha all’attivo collaborazioni con istituzioni quali Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci, MACRO, Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, American Academy in Rome, Fondazione Ermanno Casoli, Fondazione Pastificio Cerere, Istituto Polacco di Roma, Civitella Ranieri Foundation. Attualmente si occupa del coordinamento mostre della Fondazione Memmo di Roma.

Informazioni pratiche sulla Notte Bianca 2020:


Giovedì 29 ottobre 2020
dalle ore 20.00 a mezzanotte
(ultimo ingresso alle 23.15)


Ingresso libero con prenotazione anticipata ad una delle fasce orarie disponibili:
https://www.eventbrite.it/e/billets-notte-bianca-nuit-blanche-2020-demande-a-la-nuit-125120148733


Si consiglia la prenotazione anticipata, ma i visitatori hanno la possibilità di venire direttamente a Villa Medici in una delle fasce orarie (ogni quarto d’ora dalle 20.00 alle 23.15).
Visita libera attraverso i giardini e gli spazi interni di Villa Medici.


Ristorazione negli spazi dei giardini durante l’intera serata.


Informazioni sanitarie importanti:


È obbligatorio compilare l’autodichiarazione in materia di Covid-19. Il visitatore può consegnarla compilata in formato cartaceo all’arrivo a Villa Medici, oppure compilarla sul posto.


Al fine di garantire un ambiente sicuro per tutti, chiediamo ai gentili visitatori di munirsi obbligatoriamente della propria mascherina prima di accedere a Villa Medici e di indossarla per tutta la durata dell’evento.


All’ingresso del sito sarà disponibile un gel igienizzante per le mani e verrà effettuata la rilevazione della temperatura corporea con termoscanner a tutti i visitatori (l’accesso non potrà essere consentito in caso di temperatura superiore a 37.5°).


Per motivi di sicurezza, l’Accademia di Francia a Roma ha rinforzato il controllo all’ingresso di Villa Medici tramite un sistema di metal detector.


I caschi di qualsiasi tipo, gli zaini ingombranti e le valigie sono vietati.


Non è previsto servizio di guardaroba.SCARICA QUI L’AUTODICHIARAZIONE

Nuovo DPCM, le normative previste

ROMA – Ecco in breve le nuove regole previste del DPCM del 18 Ottobre:

“Questo provvedimento deve consentirci di attraversare questa ondata di contagi. Non possiamo perdere tempo, dobbiamo scongiurare un nuovo lockdown generalizzato. I sindaci potranno disporre la chiusura di vie e piazze dove si creano assembramenti, consentendo l’accesso solo a chi deve tornare a casa o andare nelle attività commerciali. La chiusura anticipata di bar e ristoranti rimane alle 24, ma si può riaprire soltanto alle 5. Per i bar, i pub e altri locali viene anticipato alle 18 lo stop alla vendita non al tavolo. Ma non solo: ci sarà un limite massimo al numero di persone che possono sedersi a un tavolo, ovvero 6. Sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, come anche la ristorazione con asporto fino alle 24, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze”.

“Previsto inoltre lo stop a sagre e fiere locali. Il Dpcm impone inoltre alla pubblica amministrazione di far lavorare i dipendenti in smart working al 75 per cento. Forte raccomandazione a seguire questa regola anche alle aziende private. Sospese, inoltre, le riunioni in presenza: spazio alle videoconferenze. Per quanto riguarda le palestre, c’è stato un intenso dialogo anche con il Cts. Daremo una settimana alle palestre e alle piscine per adeguarsi davvero alle norme anti-contagio. Se così sarà – e verificheremo – non ci sarà motivo di chiudere le palestre. Altrimenti settimana prossima saremo costretti a sospendere anche quell’attività”.

“Siamo pronti a consegnare alle Regioni altre 1.600 terapie intensive e sub-intensive. Siamo partiti da zero con le mascherine, ma oggi ne produciamo 20 milioni al giorno. Siamo tra i pochi Paesi al mondo a distribuire una mascherina chirurgica per ogni studente, oltre a quelle per ospedali, residenze per anziani e forze di polizia. Abbiamo distribuito più di un miliardo di attrezzature sanitarie, abbiamo investito miliardi su trasporti, studio e università. Arriviamo a fare 160mila tamponi al giorno, anche se dobbiamo lavorare sulle lunghe file. Non abbiamo mai abbassato la guardia, abbiamo prorogato lo stato d’emergenza per mantenere attivi tutti i presidi di pronto intervento”

CERIMONIA DI PREMIAZIONE PROGETTI VINCITORI

PREMIO ZAVATTINI 2019-20

Teatro Garbatella

Piazza Giovanni da Triora 15 –  Roma

Serata ad inviti

Posti limitati – Ingresso con mascherina

Ingresso su prenotazione obbligatoria alla mail

info@premiozavattini.it

ROMA – Si terrà Martedì 20 Ottobre 2020, alle ore 21:00, presso il Teatro Garbatella (piazza Giovanni da Triora 15, Roma), la cerimonia di premiazione dei filmmaker vincitori della IV edizione del Premio Zavattini, Caterina Biasiucci, Lorenzo Conte e Marco Signoretti. L’iniziativa fa parte della manifestazione L’Aperossa UnArchive, un evento inserito nella sezione “risonanze” della Festa del Cinema di Roma.

Nel corso della serata, gli autori presenteranno il loro cortometraggi e riceveranno dalla Giuria, presieduta da Gianfranco Pannone e composta da Gianluca Arcopinto, Ilaria Fraioli, Angelo Musciagna e Stefania Parigi, i riconoscimenti previsti dal Premio Zavattini. Introdurrà la cermonia il direttore del Premio Antonio Medici e interverranno per i saluti istituzionali il Presidente della Fondazione Aamod, Vincenzo Vita, e alcuni dei rappresentanti degli enti sostenitori e partner dell’iniziativa: Enrico Bufalini, direttore dell’archivio storico di Istituto Luce Cinecittà, Andrea Micciché, presidente del Nuovo Imaie e Gabriella Gallozzi, direttrice del Premio “Bookciak, Azione!”.

Per accedere alla Cerimonia è necessario l’invito, che si può scaricare di seguito, ed è obbligatoria la prenotazione all’indirizzo info@premiozavattini.it.

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