Mese: Ottobre 2020

Rigopiano: identificate le caratteristiche e i tempi esatti della valanga

Con uno studio internazionale si è analizzata, fin nei minimi dettagli, la dinamica della slavina che nel 2017 travolse l’hotel di Rigopiano, riportando con esattezza la cronologia dell’accaduto

RIGOPIANO – Il 18 gennaio 2017 una valanga nella località di Rigopiano in Abruzzo colpì rovinosamente un Resort-hotel. L’evento, che determinò la perdita di alcune persone, fu osservato solo da due testimoni che, fortunosamente, si trovavano all’esterno dell’edificio.

Tanti sono gli interrogativi e le ipotesi che ruotano intorno a questa tragica vicenda. Uno studio multidisciplinare a cura dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), del Politecnico di Torino, del WSL Institute for Snow and Avalanche Research SLF di Davos (CH) e dell’Osservatorio di Geofisica dell’Università di Monaco (DE) ha cercato di fornire delle risposte sulle tempistiche e sulle dinamiche della valanga.

La ricerca “Seismic signature of the deadly snow avalanche of January 18, 2017, at Rigopiano (Italy)”, appena pubblicata sulla rivista Scientific Reports, ha appurato che tutto è accaduto in poco meno di un minuto e mezzo. La valanga si è staccata dal Monte Siella alle ore 15:41:59 (orari UTC), nel suo percorso verso la valle è entrata in un canyon e all’incirca alle 15:43:20 ha colpito l’hotel di Rigopiano ad una velocità di circa 100 km orari. 

Per giungere a questo risultato così preciso, i ricercatori hanno prima analizzato la tempistica delle telefonate di soccorso così come riportate dalla cronaca giornalistica e poi valutato numerosi dati tra cui l’analisi della Rete Sismica Nazionale e la modellazione numerica della valanga, elaborati poi in studi ingegneristici e sismogrammi teorici ottenuti attraverso simulazioni.

Questo lavoro così complesso e multidisciplinare evidenzia una nuova lettura della dinamica dell’evento suggerendo, tra l’altro, potenziali utilizzi non tradizionali di una rete di monitoraggio sismico.

“Una prima ipotesi”, afferma Thomas Braun, uno degli autori della ricerca, “nata dall’osservazione di un segnale sismico sospetto, è stata quella che tale segnale fosse dato dall’impatto della valanga stessa con l’albergo. Un’analisi più approfondita ha rivelato, invece, l’esistenza di tre distinte fasi sismiche, che potevano sostenere una seconda l’ipotesi, quella che la valanga si fosse propagata verso valle in tre fasi consecutive.

Per giungere a questi risultati come prima cosa abbiamo ristretto la finestra temporale in cui è avvenuta la valanga”, spiega Thomas Braun, “Per fare ciò ci siamo basati sulla cronologia e sul contenuto delle chiamate e dei messaggi di emergenza inviati dall’hotel. Alle 15:30 (orari UTC) è avvenuta l’ultima chiamata dalla struttura mentre alle 15:54 c’è stato un tentativo di invio di un messaggio WhatsApp di richiesta di aiuto da una persona rimasta bloccata dalla neve. Abbiamo dedotto che la valanga è avvenuta in questa finestra temporale di 24 minuti. Successivamente abbiamo cercato dei segnali sismici ipoteticamente generati dalla valanga. In quel periodo eravamo nel pieno della sequenza sismica dell’Italia centrale, con epicentri a circa 45 km a ovest di Rigopiano. Analizzando i segnali registrati dalle stazioni sismiche, abbiamo notato che la stazione GIGS posizionata sotto il Gran Sasso, aveva registrato un segnale anomalo nei 24 minuti identificati come finestra temporale del distacco della valanga. Di questo segnale”, prosegue il ricercatore, “abbiamo poi studiato il contenuto spettrale e la direzione di provenienza osservando così tre distinte fasi sismiche avvenute a distanza di pochi secondi. La domanda decisiva che nasce da tale osservazione è come una valanga, che si muove in superficie, possa trasmettere energia sismica nel sottosuolo.

Sulla base della topografia del luogo, tenendo conto della tipologia, della temperatura e dell’umidità della neve, sono state eseguite centinaia di modellazioni numeriche per ricostruire il tragitto e la dinamica della valanga, che hanno fornito risposta al quesito: lungo la traiettoria della valanga esistono tre punti dove il “momento”, dato dal prodotto altezza per velocità della valanga, diventa massimale. Questi punti corrispondono al passaggio della valanga nel canyon, esattamente, all’entrata, e alle due successive deflessioni. Il lavoro appena pubblicato ha quindi permesso di sincronizzare le modellazioni con le osservazioni e di stimare i tempi dell’evento.

La ricostruzione dell’evento”, aggiunge Thomas Braun, “ha evidenziato che la valanga nella discesa verso valle ha percorso in tutto 2400 metri e ha travolto alberi e rocce, cambiando massa con incremento continuo del proprio peso specifico. Oggi sappiamo che la velocità con cui la valanga ha colpito l’albergo è stata di 28 metri al secondo, quasi 100 km orari. I ricercatori dell’Università di Monaco hanno calcolato dei sismogrammi teorici che – comparati con il segnale registrato alla stazione GIGS – trovano maggiore coerenza se si assume che il segnale sismico fosse stato generato durante il passaggio della valanga nel canyon.

I ricercatori del Politecnico di Torino, invece, hanno studiato in dettaglio, dal punto di vista ingegneristico, l’impatto, il collasso e la dislocazione dell’edificio principale dell’hotel e, insieme con il WSL Institute for Snow and Avalanche Research SLF di Davos, hanno indagato sulla dinamica della valanga analizzando la topografia del pendio prima e dopo l’evento. 

“Attraverso le nostre analisi”, conclude il ricercatore, “è stato possibile determinare anche l’esatto orario in cui si è generata la valanga e quello in cui è stato colpito l’hotel. 

Applicando questa metodologia multidisciplinare, si può quindi immaginare un potenziale uso della rete di stazioni sismiche, appositamente configurata per i territori montani, per monitorare valanghe in luoghi remoti e impervi, utile per una più completa comprensione del fenomeno”.

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La scheda

Chi: Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), Politecnico di Torino, WSL Institute for Snow and Avalanche Research SLF di Davos, Osservatorio di Geofisica dell’Università di Monaco.

Cosa: Uno studio multidisciplinare ha cercato di fornire delle risposte sulle tempistiche e sulle dinamiche della valanga che il 18 gennaio 2017 ha colpito un hotel a Rigopiano, in Abruzzo.

Dove: La ricerca “Seismic signature of the deadly snow avalanche of January 18, 2017, at Rigopiano (Italy)”, è stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports.

Link: https://www.nature.com/articles/s41598-020-75368-z

All’Università Roma Tre

“IMMAGINARI DELLA MIGRAZIONE GLOBALE”

ROMA – Il Dipartimento Filosofia Comunicazione e Spettacolo (Fil.Co.Spe) dell’Università degli Studi Roma Tre, in collaborazione con l’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico), mette a bando n. 1 PREMIO in forma di contributo finalizzato alla realizzazione di un film sul tema “immaginari della migrazione globale”.

ll Premio intende sostenere la produzione di un film diretto da un* regista di background migrante. Il contributo consiste in 3000 euro + attrezzature di ripresa e servizi di postproduzione e filmati di repertorio (AAMOD) destinati alla realizzazione di un film a tema e durata liberi.

La missione del Premio è quella di incentivare le voci di background migrante ad esprimere la propria sensibilità e visione su un tema così attuale sul quale purtroppo raramente vengono coinvolti come autori della narrazione i soggetti direttamente coinvolti.

Il Premio è una delle iniziative di un più ampio ventaglio di azioni intraprese dal Dipartimento Filosofia Comunicazione e Spettacolo e dal Dipartimento di Giurisprudenza di Roma Tre all’interno del programma “Call for Ideas” che prende il nome di “Immaginari della Migrazione Globale” e che prevede, oltre al premio, un Convegno di Studi, un’ampia gamma di iniziative di film literacy nelle scuole superiori e la produzione di altri 3 documentari a tema.

La motivazione che ha spinto a sviluppare tale ventaglio di iniziative viene dal discorso pubblico legato ai fenomeni migratori che interessano o hanno interessato l’Italia (e le trasformazioni che lo hanno riguardato nel corso del tempo), discorso che ha sollecitato l’interesse di numerosi studiosi che hanno ricostruito in questi anni il quadro storico, economico e sociologico dei fenomeni in oggetto, o che hanno focalizzato l’attenzione sulle relazioni tra i flussi migratori e la questione dell’identità italiana.

L’immaginario mediatico e cinematografico che è venuto a costituirsi ha fatto sì che, in Italia e all’estero, negli ultimi anni si sia potuto registrare anche un aumento degli studi incentrati sul tema delle migrazioni in entrata nei film italiani e, più in generale, nei media.

L’Università Roma Tre ha contribuito alla ricerca e al dibattito attraverso numerosi studi e sta oggi sviluppando una più ampia ricerca sul tema delle migrazioni sostenuto appunto dal programma “Call for Ideas”. Attraverso questo bando si intende aprire uno spazio di visibilità per gli sguardi di creative e creativi di origine straniera, in modo che il loro prodotto culturale/artistico possa offrire una occasione di riflessione e scambio, da mettere in relazione con i prodotti scientifici delle ricerche correlate.


Scadenza domande: 14.11.2020


Le domande di partecipazione, secondo le indicazioni pubblicate nel Bando, dovranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica certificata: 

 filosofiacomunicazione@ateneo.uniroma3.it

e all’indirizzo di posta elettronica: cpa@uniroma3.it


Per informazioni:

–         scrivere a: cpa@uniroma3.it

–         telefonare allo 06 57334329 

–         di persona previo appuntamento (da prendersi via telefono o posta elettronica) presso:

Laboratorio Centro Produzione Audiovisivi

Dipartimento Filosofia Comunicazione e Spettacolo

Via Ostiense 139 (piano -1, Stanza S12)   

www.cpa-uniroma3.itSCARICA IL BANDOSCARICA LA DOMANDA DI PARTECIPAZIONE

Il Motorcycle Film Festival previsto per novembre a Roma spostato in primavera (data da definire) per le recenti problematiche legate all’emergenza pandemica

ROMAMotoTematica, Rome Motorcycle Film Festival, la rassegna dedicata a cinema e motocicletta, posticipa la sua programmazione a causa dell’attuale emergenza pandemica: le proiezioni delle opere a tema in concorso e la successiva cerimonia di premiazione, non avranno più luogo a novembre, ma in primavera, rispettivamente alla Casa del Cinema e sul palco dell’Eternal City Custom Show. La monografia della terza edizione del festival sarà sempre dedicata a Steve Mc Queen e a “On Any Sunday“, opera che ottenne la nomination all’Oscar nel 1972  per il miglior film documentario.

Gerry Scotti su social: positivo al Covid

PAVIA – Con un post Instagram, accompagnato da una foto in cui appare sorridente, Gerry Scotti annuncia di essere positivo al Covid-19.
Il conduttore Pavese ha dichiarato : “Volevo essere io a dirvelo: ho contratto il Covid-19. Sono a casa, sotto controllo medico. Grazie a tutti per l’affetto e l’interessamento”.
Grande la solidarietà dai followers: oltre 33mila di loro hanno replicato al post con un like.