Mese: Novembre 2020

ZAVATTINI LIVE FILM E AUTORI DA NON PERDERE DI VISTA

Mercoledì 25 novembre – Ore 18:30

DOVE BISOGNA STARE

di Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli

Introducono il film i registi

Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli

All’incontro partecipano

Antonio Medici – direttore Premio Zavattini UnArchive

Aurora Palandrani – CDA AAMOD

Roberto Roversi – presidente Arci UCCA

Antonio Borrelli – vicepresidente Arci UCCA

On line su sulle pagine FB ufficiali del Premio Zavattini e di Arci Ucca

Il film è visibile in streaming su Zalab

Secondo appuntamento con la rassegna Zavattini Live. Film e autori da non perdere di vistamercoledì 25 novembre 2020 l’appuntamento di approfondimento organizzato dal Premio Zavattini UnArchive in collaborazione con Arci UCCA, dedicato a film, di finzione e documentari che utilizzano in modo creativo e originale i materiali tratti da archivi audiovisivi, sarà incentrato sull’opera Dove bisogna stare di Daniele Gaglianone e Stefano Collizzolli.

“Questo documentario – afferma il regista – racconta di una possibile risposta a questi tempi cupi. Non racconta l’immigrazione dal punto di vista di chi sceglie di partire o è costretto a farlo: è innanzitutto un film su di noi, sulla nostra capacità di confrontarci con il mondo e di condividerne il destino.”

Gaglianone sarà presente all’incontro insieme ad Antonio Medici, direttore del Premio Zavattini, Aurora Palandrani, CdA AAMOD, Roberto Roversi e Antonio Borrelli, rispettivamente presidente e vicepresidente nazionale di Arci UCCA. La diretta streaming, poi sempre visibile sui canali ufficiali FB del Premio Zavattini e di Arci UCCA, andrà in onda alle ore 18:30. Il film Dove bisogna stare è disponibile sulla piattaforma streaming di ZaLab.

La rassegna proseguirà il 2 dicembre con Arrivederci Saigon di Wilma Labate. 

Gli incontri della rassegna Zavattini live” sono visibili anche sul canale YouTube dell’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico)

SINOSSI

Georgia, ventiseienne, faceva la segretaria. Un giorno stava andando a comprarsi le scarpe; ha trovato di fronte alla stazione della sua città, Como, un accampamento improvvisato con un centinaio di migranti: era la frontiera svizzera che si era chiusa. Ha pensato di fermarsi a dare una mano. Poi ha pensato di spendere una settimana delle sue ferie per dare una mano un po’ più sostanziosa. E’ ancora lì.

Lorena, una psicoterapeuta in pensione a Pordenone; Elena, che lavora a Bussoleno e vive ad Oulx, fra i monti dell’alta Valsusa, e Jessica, studentessa a Cosenza, sono persone molto diverse; sono di età differenti, e vengono da mondi differenti. A tutte però è successo quello che è successo a Georgia: si sono trovate di fronte, concretamente, una situazione di marginalità, di esclusione, di caos, e non si sono voltate dall’altra parte. Sono rimaste lì, dove sentivano che bisognava stare.

NOTE DI PRODUZIONE

C’è un paese raccontato come terrorizzato dalle migrazioni e violentemente ostile nei confronti dei migranti. Su questa narrazione, una parte del ceto politico continua a costruire la propria identità e le proprie fortune elettorali. Un’altra parte del ceto politico sembra invece incapace di parlare ad un paese spaventato e sempre più aggressivo.

Ma esiste anche un altro paese, che pratica solidarietà e lotta per i diritti ogni giorno, in maniera spesso informale e non strutturata. Non è professionismo, e a volte non è nemmeno esattamente militanza. Dove bisogna stare racconta quattro donne, di età diverse, che in luoghi diversi sono impegnate in attività a prima vista assurde al senso comune o quello spacciato come tale. Donne che appaiono fuori luogo rispetto alla narrazione dominante, quasi incomprensibili. Ascoltando i loro racconti e restituendo il loro quotidiano scopriamo, invece, discorsi e gesti lineari, straordinari nella loro semplicità. Scopriamo che non stanno fuori luogo, ma in un luogo molto reale, nel luogo in cui sentono di avere bisogno di stare.

In opposizione alla retorica folle dell’invasione e della chiusura, e a quella dei raffinati ragionamenti dei benpensanti per mestiere, sono persone come Elena, Georgia, Jessica, Lorena la speranza per provare ad uscire assieme dai problemi e dalle tensioni causate da un fenomeno epocale come le migrazioni, fenomeno che fa emergere con forza le contraddizioni e le ingiustizie della nostra società.

Minaccia e rapina parroci, arrestato

GENOVA – I carabinieri di Loano e Pietra Ligure hanno arrestato in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare del gip un uomo di 38 anni per estorsione e rapina nei confronti di alcuni parroci, ricettazione, false dichiarazioni all’autorità, porto ed uso di contrassegni in uso a corpi di polizia.

Le indagini hanno avuto inizio nel luglio scorso quando l’uomo è entrato nella canonica e ha minacciato con un coltello un parroco per avere soldi.

Nei giorni precedenti aveva anche minacciato di far saltare in aria la chiesa se il prete non avesse pagato.

Subito sono scattate le indagini dei Carabinieri che hanno individuato il responsabile grazie all’identikit e al sistema di video sorveglianza della chiesa. Durante le indagini i carabinieri hanno appurato che lo stesso uomo aveva minacciato un prete della Caritas e alcuni parroci della Piana di Albenga. .

1.700 SINDACI IN GARA TRA DI LORO CON GIUDICE UNICO EDOARDO RASPELLI

GALLIATE – Tutto nasce a Galliate, una cittadina sul confine tra il Piemonte e la Lombardia, forse più lombarda che piemontese per vocazione e attitudine  dei suoi cittadini e del suo vulcanico ex sindaco Davide Ferrari. Davide fu tra i primi a intravedere le possibilità comunicative dei social network e la sua pagina, nata nel 2008 ,quando nessuno sapeva che cosa fosse Facebook, ha raccolto negli anni crescente successo e consenso. Consenso mantenuto e coltivato anche alla fine dei suoi dieci anni di amministrazione quando, insieme al suo amico ed ex sindaco  di Uboldo( Varese) Lorenzo Guzzetti, crea un “gruppo segreto” su Facebook dedicato ai soli Primi Cittadini.


Un gruppo dove i sindaci d’Italia si scambiano informazioni, esperienze, idee e buone pratiche e, perché no, si prendono anche meno sul serio condividendo i loro aneddoti e vicissitudini con i propri concittadini . E l’idea piace sempre più: da qualche decina oggi il gruppo raccoglie 1.700 sindaci che rappresentano il 20% dei comuni italiani ,normalmente piccoli, sicuramente quelli che costituiscono la spina dorsale dell’Italia sotto tanti punti di vista: le tradizioni, la storia, i luoghi e… le vere eccellenze del territorio.

Parlando di questo gruppo, quando ancora i ristoranti erano aperti, davanti a una abbondante panissa( riso e fagioli), Davide Ferrari, Edoardo Raspelli e Riccardo Reina della casa di produzione “Vibra e Personal Reporter News” di Arona(Novara)partoriscono l’idea di un social digital contest,  riservato al gruppo Facebook “Se sei Sindaco”…

Proprio da questa intuizione nasce l’idea di promuovere tra i 1700 sindaci del gruppo un contest mirato a selezionare inizialmente un’eccellenza del proprio territorio.
Ogni sindaco, si sa, è particolarmente orgoglioso della sua terra e delle sue eccellenze: perché non creare una vetrina che possa aiutarli a promuoverle su un mercato più ampio?


E chi meglio di Edoardo Raspelli, amico di Galliate e di Davide Ferrari(e dei suoi assessori produttori di lardo rinomato!), può essere chiamato a ricoprire il ruolo di “insindacabile giudice”? Oltre tutto trent’anni fa, nella città dove vive, Bresso ( Milano), Raspelli ha svolto il ruolo di consigliere comunale ( incaricato alla Cultura ed ai Giovani )ed ha anche celebrato un matrimonio(il 2 dicembre del 1991,quello dei suoi amici Toni Cuman ed Elisabetta Bastianello)

Fino all’ 8 dicembre ogni Primo Cittadino d’Italia iscritto al gruppo FaceBook SE SEI SINDACO è invitato a registrare con il proprio cellulare un video di 2/3 minuti o scattare una foto raccontando le caratteristiche e tessendo le lodi di quel formaggio o di questo salame, di quel dolce ,di quel vino o di qualsiasi altra ECCELLENZA del suo territorio, magari anche una struttura ricettiva che appartenga alla storia…. e di pubblicarlo sotto il post del contest.

Il mattatore Raspelli selezionerà cinque finalisti che parteciperanno ad una diretta streaming con Edoardo Raspelli al fine di approfondire la conoscenza dell’eccellenza messa in evidenza e infine  il “giudice supremo” selezionerà quella che più lo convincerà grazie anche alla capacità del primo cittadino nel convincere il giudice .

Interessante il premio: Edoardo Raspelli andrà a trovare virtualmente, tramite una diretta streaming, il comune ed il sindaco vincitore facendoli partecipare alla prima puntata di “Social Raspelli On Air”, il nuovo format (prodotto dalla Vibra e Personal Reporter News) con cui Edoardo vuole far conoscere a tutta l’Italia, e non solo,le eccellenze territoriali. Un format primo del suo genere, creato per la promozione del  territorio e dei suoi fantastici prodotti.
La puntata zero sarà donata  al comune vincitore e verrà trasmessa sui canali social di Edoardo ed in contemporanea su molti altri.

Naturalmente se un Comune volesse richiedere una puntata speciale (fuori dal Contest), per parlare del proprio territorio in Diretta Streaming con Edoardo Raspelli, basterà che contatti la Produzione alla email redazione@personalreporter.it

Quindi sindaci o amministratori locali si preparino a partecipare a questo originale social digital contest, primo ed unico del suo genere.

23 novembre 1980, l’INGV in un viaggio dal passato al futuro della ricerca scientifica con un sito web dedicato e la proiezione del film

“Irpinia80 – Viaggio nella terra che resiste”

ROMAA quarant’anni dal terremoto del 23 novembre 1980, l’INGV lancia il sito terremoto80.ingv.it e organizza un fitto programma con tavole rotonde, tra scienza, memorie e testimonianza.

Alle 19,34 del 23 novembre, la prima visione del docufilm

“Irpinia80 – Viaggio nella terra che resiste”.

Il 23 novembre del 1980 era domenica e fino al tardo pomeriggio non era accaduto nulla di particolare in Italia.

Per la terra irpina e lucana, però, il destino aveva riservato un evento storico.

Drammatico. Distruttivo.

Alle 19:34 un terremoto di magnitudo 6.9 scuoteva la Campania e la Basilicata causando danni inimmaginabili e migliaia di vittime.

La terra, gli abitanti, la scienza e i protagonisti della ricerca del tempo si incontrano in un programma articolato su tre giorni, 23, 24 novembre e 27 novembre 2020, organizzato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, in collaborazione con il Dipartimento per le Politiche Giovanili e il Servizio Civile Universale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università Federico II di Napoli, la Provincia di Avellino, il Comune di Sant’Angelo dei Lombardi e l’Osservatorio sul Doposisma della Fondazione MIdA.

Per l’occasione l’INGV lancia il sito

1980_2020, terremoto 80_scienza_memoria_testimonianza”,

interamente dedicato al terremoto e ricco di informazioni, dove i visitatori possono navigare tra le memorie, le schede scientifiche, le story maps e molto altro al link:

terremoto80.ingv.it

Questi gli appuntamenti previsti, tutti online, per raccontare l’evento, insieme con il pubblico:

Ø lunedì 23 novembre, dalle 17:00 alle 19:30

Tavola rotonda

Il terremoto del 23 novembre 1980 | La ricerca, il monitoraggio, la comunicazione scientifica.

In un percorso tra passato, presente e futuro, i ricercatori si confronteranno sulle conoscenze dell’epoca e sul contributo che il terremoto del 1980 ha offerto alla conoscenza scientifica odierna.

Link http://terremoto80.ingv.it/diretta_23nov/

Ø lunedì 23 novembre, dalle 19:34:

Première del DocuFilm dell’INGV

“Irpinia80 – Viaggio nella terra che resiste”.

Un lungo filo rosso attraversa i luoghi colpiti al cuore dal terremoto del 23 novembre 1980.

Protagonista di questo viaggio è una terra, l’Irpinia, che resiste pur mostrando ancora oggi i segni indelebili di quelle ferite.

Le donne e gli uomini protagonisti di questa enorme tragedia, i cittadini, le istituzioni e gli scienziati che hanno vissuto in prima persona gli eventi di quarant’anni fa, sono le voci narranti  di questo docufilm e raccontano come le loro vite siano cambiate, sconvolte da questo tragico spartiacque.

Un omaggio ai protagonisti ma anche a chi, dallo studio di quel terremoto, ha saputo sviluppare negli anni una conoscenza sempre più approfondita del fenomeno per comprendere meglio la sismicità del nostro territorio e mitigare i rischi ad essa associati.

Il DocuFilm sarà online sul canale

YouTube INGV Comunicazione Social e sul sito terremoto80.ingv.it

Ø martedì 24 novembre, dalle 17:00 alle 19:00

Tavola rotonda

Il terremoto del 23 novembre 1980 |  Storia, Economia, Stato, Comunicazione e Protezione Civile.

Cosa succederebbe se quel terremoto avvenisse oggi nelle stesse zone? Cosa si può fare perché lo Stato faccia di più per la prevenzione?

Ne parlano esperti di protezione civile, sismologi, storici, psicologi e politici.

Link http://terremoto80.ingv.it/diretta_24nov/

Ø venerdì 27 novembre, dalle 17:00 alle 19:00

Tavola rotonda

Memoria e testimonianze

Ampio spazio alle testimonianze e alle memorie con la presentazione del libro “Storia di una ricostruzione” di Stefano Ventura, accompagnata dallo spettacolo “Il fulmine della Terra” di Mirko De Martino.

Link http://terremoto80.ingv.it/diretta_27nov/ 

Foresta Che Avanza celebra annuale Festa dell’Albero nonostante il covid

PAVIA – Come ogni 21 novembre, i militanti del gruppo ecologista la Foresta che Avanza hanno celebrato la tradizionale Festa dell’Albero piantando centinaia di alberi in tutta Italia o donandoli a Comuni e scuole.

 
Nonostante il particolare momento per l’Italia, costretta a un nuovo lockdown, gli attivisti della FCA hanno voluto “ricordare agli esponenti dell’Intellighenzia nostrana che è estremamente controproducente fiaccare l’animo degli italiani seminando paura e attuando terrorismo psicologico nei loro confronti, affiggendo in contemporanea uno striscione che recita: Seminare piante e non terrore”.

 
La risposta della Foresta che Avanza è stata quella di non fermarsi davanti a lockdown ed emergenza, disseminando alberi anche quest’anno su tutto il territorio nazionale come simbolo di rinascita, fermezza e solidità.

“Il verde degli alberi rinfrancherà di certo l’animo degli italiani, i quali dovranno essere capaci di traghettare la nazione fuori da questa ennesima crisi” conclude la nota.

L’Arma dei Carabinieri presenta il Calendario CITES 2021 (Video )

ROMA – La valorizzazione del ruolo dei Carabinieri a protezione della flora e fauna a rischio di estinzione e del loro impegno a contrasto dei reati ai danni di queste specie. E’ il tema del Calendario CITES di quest’anno. Le specie “bandiera” presentate nel calendario sono in pericolo di estinzione per fattori molto spesso legati alle attività umane: alimentazione, commercio, collezionismo, ecc.. e rappresentano tasselli importanti della biodiversità del nostro pianeta. 
Ogni mese, la specie protetta è stata associata ad una specifica attività operativa assicurata dai Carabinieri a tutela della stessa, come ad esempio:il Gorilla di montagna, specie ad elevato rischio di estinzione, che sopravvive con circa 1.000 esemplari sui Monti Virunga, tra Repubblica Democratica del Congo, Uganda e Ruanda e nel Parco Nazionale impenetrabile di Bwindi in Uganda. Ogni anno decine di ranger sacrificano la loro vita a difesa di questa meravigliosa specie. Negli ultimi anni l’Arma dei Carabinieri ha contribuito ad addestrare le forze di polizia di Uganda, Ruanda, Zambia e Namibia, impiegando carabinieri forestali e altri reparti specializzati, con interventi formativi anche sull’antibracconaggio e la CITES;  il Leopardo delle nevi scoperto all’inizio del secolo scorso, è stato cacciato per la sua stupenda pelliccia e ancora oggi è vittima del bracconaggio, non solo per il vello ma anche per le parti del corpo che, come avviene per gli altri grandi felini, sono molto richieste dalla medicina tradizionale cinese. 

I Reparti CITES hanno svolto in passato numerose operazioni di contrasto al traffico illegale di ossa di leopardo e tigre, cistifellea di orsi e cervi, corni di rinoceronti, scaglie di tartarughe e pangolino, sostanze che, secondo alcune credenze, dovrebbero garantire una guarigione con soli metodi naturali in contrasto alla medicina convenzionale. 

Nel calendario, realizzato anche con il contributo del Ministero dell’economia e delle finanze e stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, vengono riportate dodici specie animali e vegetali rare raffigurate da spettacolari fotografie. 
Quella del calendario CITES è una storia recente ma ormai consolidata che nasce dalla necessità di trovare uno strumento semplice e immediato capace di veicolare la bellezza e la complessità del mondo delle specie in via d’estinzione troppo spesso oggetto di commerci, legali e illegali, in Italia e nel mondo.

L’idea di fondo è quella di offrire una panoramica che possa proporre immagini di animali e piante con informazioni scientifiche, normative e “pillole” curiose legate alla specie minacciata.

 
Giunto ormai alla sua quattordicesima edizione, il primo infatti è stato edito nel 2008, il Calendario CITES dei Carabinieri è un appuntamento consueto per il mondo scientifico, ambientalista e scolastico, e deve essere considerato come un importante ed efficace strumento di divulgazione e di educazione alla legalità ambientale.


Testimonial d’eccezione di quest’anno Licia Colò, da sempre vicina alle tematiche ambientali, la quale ha offerto gratuitamente la propria immagine per uno video realizzato dall’Arma dei Carabinieri.

Il biologo Francesco Petretti, Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, ha invece moderato la presentazione del Calendario, pubblicato sul sito e sui canali social istituzionali, che si è tenuta presso il Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri alla quale ha partecipato il Gen. B. Massimiliano Conti, Comandante del Raggruppamento Carabinieri Cites.

E proprio Licia Colò nel video si rivolge direttamente ai giovani: “Siete voi i nuovi custodi di questi habitat così meravigliosi e multicolori, ricchi di vita” invitandoli a conoscere e a rispettare la Natura.


La CITES (Convention on International Trade in Endangered Species of Wild Fauna and Flora) siglata a Washington da oltre 180 Stati tutela le specie di flora e fauna in via di estinzione, oltre 35.000, mediante la regolamentazione del commercio di esemplari vivi, loro parti e prodotti derivati, attraverso il principio dell’uso sostenibile delle risorse e con un articolato meccanismo di certificazioni, controlli e sanzioni. 


Il traffico di specie selvatiche in via d’estinzione è stimato in 23 miliardi di dollari l’anno. Insieme a quello del legname tropicale, 100 miliardi dollari, è tra i più fiorenti commerci criminali dopo droga, armi ed esseri umani, unitamente a quelli delle opere d’arte e dei beni storico-archeologici.
Il Raggruppamento Carabinieri CITES è il reparto competente per l’applicazione in Italia della Convenzione di Washington, svolge attività di certificazione, attraverso il rilascio di circa 70.000 certificati all’anno, esegue una capillare e costante attività di controllo investigativo e di polizia giudiziaria, in applicazione della vigente normativa con i suoi 35 Nuclei, 11 Distaccamenti in area doganale ed una Sezione Operativa Centrale nell’ambito del Reparto Operativo.


Nell’ambito delle attività di prevenzione e repressione delle condotte illecite compiute ai danni delle specie CITES e di altre specie protette da trattati e convenzioni internazionali i Carabinieri hanno eseguito più di 5.000 controlli, elevato 211 verbali amministrativi, notificato ai trasgressori un importo complessivo di circa 1.500.000 euro di sanzioni, hanno inoltre deferito all’Autorità Giudiziaria 232 persone, eseguito 51 perquisizioni e 235 sequestri

Il dottor Giuliano Rizzardini, Direttore del dipartimento malattie infettive dell’Asst Fatebenefratelli Sacco, ci spiega come riconoscere i primi possibili sintomi del Covid (Video )

MILANO – Covid-19: Quali sono i primi sintomi? Ce lo spiega in questo video il dottor Giuliano Rizzardini, Direttore del dipartimento malattie infettive dell’Asst Fatebenefratelli Sacco. Per ulteriori informazioni sull’emergenza # Covid19 , vai qui: http: // reglomb.it/B8a950CqHXE

Protezione Civile assume medici per Covid: come candidarsi

ROMA – La Protezione Civile è alla ricerca di 200 medici da destinare alle Regioni e Province Autonome in supporto delle strutture sanitarie per i casi di COVID-19.

L’avviso, pubblicato su sito web e canali social dell’ente, è attivo da ieri, 20 novembre, fino alle ore 20:00 del 23 novembre.

La selezione della Protezione Civile si rivolge a 200 medici abilitati all’esercizio della professione, compresi medici specializzati nelle seguenti discipline: Anestesia e Rianimazione, Malattie Infettive, Malattie dell’Apparato Respiratorio, Medicina e Chirurgia d’Accettazione e Urgenza.

Protezione Civile assume: chi può partecipare e come fare

Per partecipare, è necessario compilare un form di interesse sul sito https://medicipercovid.protezionecivile.it/.