Dall’8 agosto al 20 settembre 2023, torna “Estate a Napoli”, la manifestazione di eventi e attività di spettacolo promossa dal Comune di Napoli, giunta quest’anno alla sua 44ª edizione. Un format che, a partire dal 1979, si rinnova e si attualizza, con l’obiettivo di dare spazio ai tanti talenti del territorio e animare la città nei mesi estivi. Al cortile di Castel Nuovo, ( MASCHIO ANGIOINO),storica sede della manifestazione,a cui si affiancano quest’anno per la prima volta anche il Parco di Villa Capriccio a Capodimonte e l’Auditorium di Bagnoli “Porta del Parco”, diffondendo l’offerta culturale sul territorio cittadino nel segno del policentrismo.
MARTEDÌ 22 AGOSTO 2023 alle h.20:00 al MASCHIO ANGIOINO, a cura dell’Associazione Culturale Noi per Napoli, vi sarà un affascinante viaggio nel mondo del Belcanto e delle Danze d’Epoca in collaborazione con il Gruppo Culturale ” Danzando nel Tempo” dal titolo , MAGIE DEL BELCANTO E DANZE D’ EPOCA.
Un evento davvero esclusivo e particolare, connubio tra Belcanto e Danze d’epoca: le arie di Verdi, Lehar, Di Giacomo, De Curtis e tanti altri compositori che hanno caratterizzano il panorama musicale dell’800 e dei primi del ‘900, interpretate dalle straordinarie voci del Soprano OLGA DE MAIO e del Tenore LUCA LUPOLI ,accompagnati al pianoforte dalla pianista NATALIYA APOLENSKAYA con le quadriglie,valzer danzati, in abiti storici,eseguite dal Gruppo Culturale “DANZANDO NEL TEMPO” che daranno vita ad un evento davvero indimenticabile, un viaggio fuori dal tempo, in un’ atmosfera sognante, con il racconto e gli interventi del fantastico attore SASÀ TRAPANESE !
Il grande coraggio di Gigi D’Agostino, il famoso dj che lotta da tempo contro un male oscuro, nel mostrare le sue condizioni a inizio anno con una foto che ha commosso tutti, è stato già ripagato dall’amore e dall’affetto dei suo fan. La sua Torino, quartiere Mirafiori, farà di più: oggi pomeriggio, un flash mob con la sua musica per dare forza al grande dj di “L’amour toujours”.
Il flashmob sarà oggi alle 18.05
Su Twitter si è diffuso l’hashtag #GigiToujour. È partito tutto da qui. Così il quartiere Mirafiori, nella piazzetta del “Villaggio” – tra Via Pramollo e via Pomaretto – si è mobilitato con tanto di diretta Instagram per sparare sui social e a tutto volume “L’amour toujours”, il più grande successo di Gigi D’Agostino. Questo il messaggio apparso sui social. Sembrerebbe prevista la partecipazione di tantissime persone.
La carriera televisiva di Brivio come artista singolo è legata soprattutto ad Antenna 3 Lombardia, storica emittente commerciale di Legnano. Su Antenna 3 Brivio fu, nel 1980, il mattatore de “Lo Squizzofrenico” e, contemporaneamente, Gufo di “Meglio Gufi che mai“, trasmissioni entrambe per la regia di Beppe Recchia.
Brivio fu anche proprietario e gestore di numerosi teatri e locali milanesi tra i quali “Il Refettorio” – dove ebbero la possibilità di muovere i primi passi artisti quali Marco Messeri – e il “Teatro Ariberto”. Assieme alla moglie Grazia Maria Raimondi è stato per anni la maschera di “Milano Meneghino”.
Lo staff di VideoFashionTv e Salotto Espago, rappresentati da Eleonora Cassandra Espago, Dario Gandolfi e Danilo Baudini , si uniscono al ricordo del grande Roberto Brivio del gruppo indimenticabile dei GUFI e porgono le più sentite condoglianze alla cara moglie Grazia Maria Raimondi ( Betty) sua compagna di lavoro e ai figli.
Lo ricordano : Lino Patruno ( I Gufi) Flavio Oreglio Franco Visentin Umberto Faini Enzo Iacchetti Carlo Casalini Ettore Andenna Enrico Intra Enrico Beruschi David Riondino Alberto Patrucco Flavio Pierini Folco Orselli Germano Lanzoni Luca Bonaffini Carlo Bianchessi Massimo Costa Lucio Piccoli Pino Scarpettini Armando Buscema Maurizio Castiglioni Vera Rettore ( Associazione Gianni Magni ) Tiziano Jannacci Massimo D’ Acquisto Emanuele Carlo Ostuni Antonino Magistro Edoardo ( figlio di Eleonora Cassandra Espago cresciuto con la musica dei Gufi) Giovanni Colombo
Rino Magistro
e tutti gli amici
Prossimamente VideoFashionTv dedicherà una puntata speciale al ricordo di Roberto Brivio
Un inaspettato regalo di compleanno per un musicista speciale: a donarglielo i colleghi dell’Orchestra Italiana del Cinema e gli amici più stretti attraverso una contagiosa operazione di crowdfunding che ha coinvolto la stessa azienda produttrice del regalo,
la Triride Srl.
ROMA – Il valore professionale si sposa allo spirito di squadra in una storia dal messaggio positivo che inaugura un nuovo anno, speriamo tutti migliore del precedente. Protagonista involontario ne è un musicista, che anni fa ha perso l’uso della mobilità, co-protagonisti dall’iniziativa concreta sono i suoi colleghi dell’Orchestra, che hanno coinvolto con un semplice ma mirato tam tam amici e un’azienda finora a loro sconosciuta per la realizzazione di un sogno. È andata così…
Morian Taddei ha una storia molto particolare alle spalle. Da ragazzo entra a far parte della nazionale italiana giovanile di nuoto conseguendo, nel suo percorso agonistico, vari primati italiani: a detta dei suoi allenatori, rappresenta una vera promessa in questo sport. Contemporaneamente all’attività sportiva studia violino al conservatorio per diventare musicista. Ma nel pieno della sua adolescenza formativa, a 17 anni, è vittima di un incidente stradale per il quale perde l’uso di entrambe le gambe. Dopo un lungo recupero riabilitativo riparte con lo studio della musica e riesce in poco tempo a conseguire il doppio diploma di viola e violino presso il conservatorio di Santa Cecilia a Roma. Non è tutto: nonostante l’incidente e il trauma subito, riprende giornalmente a nuotare con immutata passione presso il circolo CSI nella Capitale. Oggi questo atleta a cui l’imprevedibilità della vita ha impedito di raggiungere traguardi sportivi a livello internazionale è un meraviglioso Professore d’orchestra.
Poco meno di un mese fa, durante una sessione di registrazione, Morian, parlando del più e del meno, racconta di esser venuto a conoscenza di un supporto motorizzato da applicare alla sua sedia a rotelle: un dispositivo che gli permetterebbe una maggiore autonomia e libertà negli spostamenti del vivere quotidiano e di poter percorrere di nuovo i sentieri di montagna. Ascoltando queste parole Ilaria, professione violoncellista, si inizia ad attivare, con tatto e discrezione, comunicando questo desiderio agli altri componenti dell’Orchestra e a coloro che gestiscono lo studio di registrazione frequentato dal musicista. La richiesta, inoltrata con un semplice WhatsApp, è quella di una libera partecipazione all’acquisto di un regalo speciale per il suo imminente compleanno.
Nonostante il forzato periodo di inattività causato dal Covid-19 nel settore musicale, l’entusiasmo dei colleghi è grande e l’iniziativa, grazie ad un intenso passa parola, consente di generare una importante raccolta fondi.
A questo supporto degli amici e colleghi si aggiungerà il contributo previsto dalle Istituzioni tramite il Sistema Sanitario Nazionale e le ASL di pertinenza per l’acquisto di prodotti di questo genere. A quel punto la direzione dell’Orchestra Italiana del Cinema pensa di contattare la Triride Srl, produttrice di questo straordinario dispositivo, per una proposta di contribuzione a corredo del veicolo tramite una serie di importanti accessori elettronici che ne potenziano il rendimento al fine di concretizzare questo prezioso percorso. Anziché liquidare gli interlocutori, come è solito aspettarsi da persone che si interpellano per la prima volta, l’Azienda ascolta con attenzione la telefonata e ne parla con il titolare, il Sig. Gianni Conte, che è anche l’inventore dello speciale sistema di propulsione. E cosi, senza esitazioni avviene quanto da noi tutti sperato: l’azienda intende infatti partecipare con il suo contributo all’iniziativa.
Un’azienda che prende vita a seguito dell’invenzione dello stesso progettista, il quale risolve l’esigenza di poter avere un nuovo ausilio per la propria carrozzina e inizia nel 2013 a studiare e mettere a punto un dispositivo elettrico in grado di motorizzare una sedia a rotelle manuale e fornire una maggiore e sorprendente mobilità, sia nella vita lavorativa che nel tempo libero, con caratteristiche non presenti sul mercato. L’estrema leggerezza, la particolare mobilità, il design accattivante e sportivo e non da ultimo una potenza tale da poter affrontare anche superfici difficili e pendenze rilevanti hanno fatto sì che il brand Triride creato da Gianni Conte potesse soddisfare inizialmente le richieste di conoscenti e amici con le stesse necessità, fino a costituire e potenziare un’azienda in grado di incrementare la produzione e commercializzazione di questo geniale prodotto. È così che l’ingegno e la tenacia di un imprenditore appassionato e determinato, supportato da uno staff altamente professionale, hanno dato vita ad una realtà imprenditoriale che sta rivoluzionando il modo di vivere di tutti coloro che usano la sedia a rotelle.
Il sogno di Morian si realizza il 5 gennaio 2021, giorno del suo compleanno, quando il violinista riceve a sorpresa da Ilaria ed altri amici il voucher e le necessarie indicazioni per poter procedere all’acquisto dello “Triride Special Compact HT All Road” completamente accessoriato. Un giorno di zona rossa ma col pollice verde puntato verso un domani migliore.
Una bella storia da raccontare che scalda il cuore, in questo periodo difficile che stiamo attraversando, e che suggella importanti legami tra persone la cui sensibilità permette a difficili speranze di concretizzarsi in reali verità. Una sorta di trampolino verso una rinascita fisica ed interiore, come recita il noto brano scritto da Antonello Venditti, del quale oltre a condividerne il significato, è stato preso in prestito il titolo da dare a questo particolare racconto.
VIGEVANO – In attesa delle nuove puntate di SALOTTO ESPAGO su Tele Milano- Musica Italiana Channel e PARLAMI DI TE su VideoFashionTv e Pavia Play, oggi alle ore 17, Eleonora Cassandra Espago sarà ospite di MUSIC SAVE AS visibile da questo link
dove si racconterà parlando di come nascono queste trasmissioni e delle sue esperienze artistiche.
Music save us Nato un po per gioco all’inizio della pandemia, la cui finalità reale è stata e resta quella di usare la musica e le parole come svago per le persone che chiuse in casa in modalità lockdown. La musica mixata da Dj master (Giusepoe Antonio Legato) in consolle con l’esperienza consolidata nei migliori locali della movida milanese.
A condire il tutto, con sapiente maestria di anni di radio, le voci di DjRoss (Rosario Guercio) e Vincenzo Muoio. Questo format ha trovato riscontro sui social grazie al supporto di decine di followers. Il format infatti è fruibile anche sugli smartphone.
Basta essere iscritti al gruppo Facebook Dj Master and friend. Si sono avvicendati anche ospiti di eccellenti come Eleonora Cassandra Espago che tornerà oggi alle 17 e Tom Hooker star degli anni 80 residente a Los Angeles.
Il segreto fondamentalmente è il coinvolgimento degli ascoltatori e la stretta interazione con essi...
Antonio Medici – direttore Premio Zavattini UnArchive
Aurora Palandrani – CDA AAMOD
Roberto Roversi – presidente Arci UCCA
Antonio Borrelli – vicepresidente Arci UCCA
On line su sulle pagine FB ufficiali del Premio Zavattini e di Arci Ucca
https://www.facebook.com/PremioZavattini
https://www.facebook.com/UCCApagina
e sul canale YouTube AAMOD
https://www.youtube.com/AAMODAAMOD
Il film è film disponibile gratuitamente sulla piattaforma Youtube dell’AAMOD dalle 8 di martedì 15 dicembre a mezzanotte di giovedì 17 dicembre 2020.
Ultimo appuntamento di dicembre con la rassegna Zavattini Live. Film e autori da non perdere di vista, dedicata all’approfondimento di alcune opere realizzate con il riuso creativo del materiale d’archivio. Martedì 15 dicembre è la volta di Mondo Za di Gianfranco Pannone, un film documentario incentrato sulla figura di Cesare Zavattini nel suo rapporto con la Bassa reggiana: una relazione di reciprocità ricca e complessa, che in questo film intreccia passato e presente, creando un nuovo tempo sospeso attraverso le testimonianze di quattro uomini d’età e condizioni sociali diverse. Un film a partire dal grande Za, padre del Neorealismo italiano e di tante iniziative per costruire un cinema “altro”, che incontra idealmente la sua gente in questo pezzo d’Emilia lambito dal fiume Po. A parlarne, a partire dalle ore 18:30, saranno il regista Gianfranco Pannone e il produttore del film Primo Giroldini, in compagnia di Antonio Medici, direttore del Premio Zavattini, Aurora Palandrani, CdA AAMOD, Roberto Roversi e Antonio Borrelli, rispettivamente presidente e vicepresidente nazionale di Arci UCCA. L’iniziativa andrà in onda in streaming sui canali ufficiali FB del Premio Zavattini e di Arci UCCA e sul canale YouTube dell’AAMOD (Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico. Il film sarà invece visibile gratuitamente sulla piattaforma YouTube dell’Aamod dalle 8 di martedì 15 dicembre a mezzanotte di giovedì 17 dicembre 2020.
SINOSSI
Wainer, insieme a suo fratello Rino, va spesso a pescare al fiume, dove oggi spadroneggiano i pesci siluro, che divorano tutto. Senza più lavoro, Wainer si interroga, con qualche rimpianto, sulla propria famiglia di tradizioni partigiane e antifasciste. Gli ideali e le aspettative in un mondo migliore hanno ceduto il passo alla delusione.Leo, detto Pavone, è l’ultimo dei pittori naif. Sempre in compagnia del piccolo cane Tupin, dipinge con passione e con rabbia, perché come pittore si sente limitato. Passa le giornate sui suoi ingenui quadretti e a governare i cavalli, oltre che a contemplare la bella barista che lavora a poca distanza dal vecchio casale in cui vive da solo.Giovanni, pensionato ed ex militante comunista, fotografa ogni angolo della Bassa. Da piccolo conosceva Ligabue, il pittore randagio di origine svizzera ma simbolo di questa terra; e guarda al proprio passato politico con spirito critico ma amorevole.Prince è l’unico che viene da fuori. Africano di vent’anni originario del Ghana, ha conosciuto la poetica di Zavattini. Che ora “rappa” con le sue canzoni composte insieme all’amico e coetaneo Luck-Man. I due ragazzi rappresentano il nuovo in questa terra tanto ancorata alla propria storia lontana e recente. Di fatto impediscono, con le loro semplici canzoni ispirate a Zavattini, che il Maestro sia dimenticato.La Bassa è ormai casa per loro, anche grazie al pittore Ligabue, che immaginava qui la sua Africa, fatta di bestie feroci vicine al suo inquieto stato d’animo. E casa, la Bassa, lo è anche per gli indiani del Punjab, che ora governano le aziende agricole e i cui figli parlano con uno spiccato accento emiliano.
NOTE DI REGIA
La Bassa reggiana come luogo dell’ anima. Una terra piatta, dove l’orizzonte si perde. La sua gente reagisce a questa mancanza con passione e calore, unendo alla ragione una creativa, generosa “follia”. Il Po è una lunga linea che traccia un confine ed è al fiume che si rivolgono i “paesan” per placare le proprie ansie. Così faceva anche Cesare Zavattini, che era di queste parti e che a Luzzara, il paese dove è nato, tornava spesso, magari per passare le mattine al bar, a parlare con la gente del posto nel bel dialetto musicale di questa terra. La poetica dell’incanto di fronte alla realtà l’ha ereditata proprio dalla sua Bassa, terra di artisti e di matti, ma anche di accesa vis politica. E oggi? Oggi le tracce di Zavattini le puoi trovare qua e là nella Bassa. In un vecchio e solitario pittore naif che sembra uscito da un racconto dello stesso scrittore luzzarese, come in un ragazzo africano emigrato con la famiglia da queste parti, che in inglese (ma senza tralasciare il dialetto locale) rappa versi e pensieri del grande Za. E sullo sfondo vaga il fantasma di Ligabue, il pittore svizzero che finì da queste parti e che, vivendo come un clochard nella boscaglia fuori il paese di Gualtieri, con la sua arte trasformò la Bassa in un’Africa lussureggiante. Cose così accadono in questa terra di confine, fuori piatta e monotona, dentro inquieta è mai doma. E Zavattini sorveglia su tutto e su tutti, come un padre bambino sempre vicino agli umili.
GIANFRANCO PANNONE
Regista e sceneggiatore, laureato in Lettere moderne e diplomato in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia, tra il 1991 e il 1998 ha prodotto e diretto la Trilogia dell’America (Piccola America, Lettere dall’America, L’America a Roma) e nel 2001 Latina/Littoria, premiato come miglior film documentario al Torino Film Festival. Tra i suoi medio e lungometraggi ricordiamo: Pomodori (1999), Sirena operaia (2000), Pietre, miracoli e petrolio (2004), Io che amo solo te (2005), Cronisti di strada (2006), Il sol dell’avvenire (2008) – evento speciale al Festival di Locarno, ma che Storia… – presentato nel corso dell’edizione 2010 del Festival del Cinema di Venezia, Scorie in libertà (2011-2012), Ebrei a Roma – evento speciale presentato alla Festa del Cinema di Roma 2012. Del 2014 il lungometraggio Sul vulcano, finalista ai David di Donatello e ai Nastri d’argento. I suoi lavori gli sono valsi la partecipazione a molti festival italiani e internazionali. Socio fondatore di Doc/It e membro dell’associazione 100autori, è responsabile del Laboratorio di Cinema documentario al Dams dell’Università Roma Tre e professore al CSC-Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
scritto da Nico Carrato, Primo Giroldini e Gianfranco Pannone prodotto da Primo Giroldini e Giovanna Beghi per Effetto Notte e Poligraphic in associazione con Aamod, Movimento Film produttori associati Mario Mazzarotto e Gianfranco Pannone in collaborazione con Raicinema e Emilia Romagna Film Commission e con BPER Banca, Conad, Fondazione Un paese musica originale Daniele Furlati montaggio Nicola Tasso fotografia Pierpolo Pessini regia di Gianfranco Pannone 80 minuti – Italia 2017
L’ottava edizione della rassegna benefica dedicata alla cultura napoletana si farà online!
Da sabato 28 Novembre ore 20:30
sul sito
http://www.napoli-nel-cuore.it
Con l’amichevole partecipazione in video di (in ordine alfabetico)
Pino Ammendola, Edoardo Bennato, Fabio Massimo Colasanti, Giobbe Covatta, Enzo De Caro, Maurizio De Giovanni, Petra Magoni e Ferruccio Spinetti con Chano Dominguez, Nicky Nicolai e Stefano Di Battista con Alessandro Preziosi, Mario Maglione, Cinzia Tedesco con Pino Iodice, Alessandra Tumolillo, Vittorio Viviani
Un progetto ideato e condotto da
Fabrizio Finamore
La raccolta delle donazioni volontarie andrà direttamente alla
NAPOLI – Non poteva fermarsi, neanche in questi difficili tempi pandemici, una delle manifestazioni benefiche più significative degli ultimi anni, quella che con spirito di solidarietà e condivisione culturale e umanitaria Fabrizio Finamore organizza dal 2013, in ricordo del padre Mario; il suo quarantennale impegno in Rai, in cui la sua Napoli era sempre presente, è il caso di molti napoletani nel mondo da sempre ambasciatori della propria cultura in pectore.
E così, dopo aver ospitato le performance di Renzo Arbore, Enrico Montesano, Mariano Rigillo, Tosca, Alex Britti, Teresa De Sio, Nino D’Angelo e tanti altri, anche quest’anno Napoli nel cuore prosegue con il contributo di numerosi artisti che hanno amichevolmente supportato l’evento attraverso un proprio particolarissimo contributo video. L’ottava edizione dell’iniziativa che vuole raccontare quell’universo sociale e culturale che Napoli ha espresso nella storia e che fa sì che alla cultura napoletana si rimanga profondamente, visceralmente legati, andrà in onda dal 28 Novembre alle 20,30 sul sito ufficiale http://www.napoli-nel-cuore.it/.
“Nonostante i vari stimoli che ci suggerivano di fermarci, vista l’emergenza Covid – afferma Finamore – siamo stati spronati a proseguire dalla situazione di bisogno segnalataci dagli amici di Sant’Egidio di Napoli, un aiuto necessario al sostentamento basilare di molte famiglie che in questo particolare periodo hanno visto aggravare la propria condizione. Così, grazie al sostegno morale e pratico di molti, siamo riusciti a realizzare una vera e propria mini-maratona culturale online con contributi registrati di storici amici di ‘Napoli nel cuore’ e nuovi rilevanti nomi della musica e della cultura.”
L’iniziativa è infatti finalizzata a raccogliere fondi per la comunità di Sant’Egidio di Napoli che hanno sottolineato le urgenti necessità attuali con questa lettera:
“L’emergenza coronavirus ha subito generato un’emergenza socio-economica drammatica in un tessuto sociale come quello napoletano. Tantissime sono le richieste di aiuto giunte da persone che non potevano usufruire degli aiuti dello Stato o avevano perso il lavoro. Tante famiglie, italiane e straniere, si sono rivolte a noi per ricevere un aiuto alimentare, pagare una bolletta o l’affitto di casa, superando la vergogna e l’orgoglio personale. Dall’inizio dell’emergenza, durante il lockdown, abbiamo preso in carico 2.500 nuclei familiari e distribuito circa 30.000 spese alimentari. Tra i più colpiti gli anziani, vittime dell’isolamento, della povertà e degli esiti peggiori del virus. Sant’Egidio per loro è il superamento della solitudine: consegne a domicilio di viveri, medicine, telefonate sono alcuni dei modi con cui è stato infranto il muro dell’isolamento. Non ci siamo mai fermati grazie ad una grande rete solidale fatta di volontari e di generosi donatori. Oggi distribuiamo circa 1000 spese a settimana in vari quartieri di Napoli. Tuttavia, a causa del prolungarsi dell’epidemia le richieste sono in continuo aumento. Serve l’aiuto di tutti, perché solo insieme ne possiamo uscire. Come ripete Papa Francesco “Nessuno si salva da solo!” Mai come in questo tempo ne abbiamo avuto conferma”.
Le donazioni volontarie potranno essere effettuate in ogni momento tramite bonifico bancario (Comunità di Sant’Egidio ACAP Napoli onlus – IBAN IT82V0200803443000400482192 Causale: Napoli nel cuore) bollettino postale o Paypal direttamente a Sant’Egidio con la causale “Napoli nel cuore”.
Anche quest’anno dagli spazi romani di Officina Pasolini, che ne ha ospitato l’intervento di presentazione, Finamore introdurrà e coordinerà le esibizioni arrivate dagli artisti che amalgameranno il jazz alla tradizione classica partenopea, il cantautorato al ricordo dei grandi del passato, l’ironia al racconto, in nome della Napoli più vera, obliando per un momento il suo confinamento in zona rossa.
La vocalist Cinzia Tedesco e il pianista Pino Iodice interpreteranno il brano “Che mm’è ‘mparato a ‘ffa”, omaggio alla grande Sophia Loren; Maurizio De Giovanni, scrittore e tra i più acuti conoscitori della cultura partenopea parlerà sul tema “Napoli culla di culture diverse”; il duo formato da Petra Magoni alla voce e Ferruccio Spinetti al contrabbasso, insieme al pianista Chano Dominguez, proporrà una versione jazz del medley “Io so che ti amerò-anema e core”. Nicky Nicolai e il grande sassofonista Stefano Di Battista accompagnati da Daniele Sorrentino al piano e con un ospite a sorpresa, Alessandro Preziosi, saranno invece protagonisti di una delle canzoni napoletane più belle e antiche: “Fenesta Vascia”, mentre Enzo De Caro ricorderà i tempi de La Smorfia e del suo sodalizio umano e artistico con Massimo Troisi.
Da segnalare ancora l’ironia sempre acuta di Giobbe Covatta, le musiche originali di Fabio Massimo Colasanti e, in particolare per il pubblico dei giovani, la presenza in video del fenomeno web Alessandra Tumolillo che proporrà la sua versione di “Abbracciame” di Andrea Sannino (firmato Sannino, Spenillo, Seno), brano divenuto un simbolo di speranza, cantato da balcone a balcone a Napoli durante il primo lockdown.
A sposare la causa di “Napoli nel cuore” quest’anno è anche uno dei più grandi protagonisti della nostra canzone italiana, capace come pochi di raccontare in musica l’Italia degli ultimi 40 anni senza ipocrisie e retorica: Edoardo Bennato. L’artista regalerà agli internauti in collegamento un piccolo gioiello che è anche la descrizione di un momento come quello che stiamo vivendo di smarrimento, in cui le nostre convinzioni crollano all’improvviso e occorre molta forza per riprendersi e per andare avanti: la sua storica “Un giorno credi”.
Immancabili, infine, tre ospiti che da anni hanno visto crescere la manifestazione partecipando a quasi tutte le edizioni con le performance di assoluta originalità degli attori Pino Ammendola e Vittorio Viviani, e la voce di Mario Maglione, considerato l’erede del grande Murolo, accompagnato dal maestro Lorenzo de Panama al pianoforte.
Nel corso degli anni e attraverso l’entusiasmo, l’amore e la generosità di tutti coloro che hanno creduto nel progetto, come la Production Group, con “Napoli nel cuore” sono arrivati aiuti concreti a comunità, associazioni e famiglie bisognose. Sul sito della manifestazione è possibile ripercorrerne la storia e le testimonianze attraverso foto, commenti, video e rassegna sia delle serate teatrali che degli eventi di consegna degli scorsi anni.
Si ringrazia per l’ospitalità il
Teatro Eduardo De Filippo
di Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini
Laboratorio creativo e HUB culturale della Regione Lazio
Il debutto cinematografico del personaggio avvenne il 18 novembre 1928 nel cortometraggioSteamboat Willie, il quale riscosse un successo notevole grazie anche alla presenza di trovate visive e sonore perfettamente fuse tra loro.[4] Nei fumetti il personaggio debuttò sui quotidiani due anni dopo, il 13 gennaio 1930 con la storia Topolino nell’isola misteriosa.
Secondo Forbes, i ricavi annuali di Topolino al 2004 erano di 5,8 miliardi di dollari, facendone il personaggio di fantasia più redditizio della storia.[6]
Continua in streaming la 23esima edizione del Moncalieri Jazz Festival
Oltre 10000 presenze nei primi tre appuntamenti musicali e un set televisivo professionale allestito grazie alla collaborazione di un’intera comunità cittadina
Stasera l’omaggio a Carosone e domani il gran finale dedicato a Fellini
In diretta streaming su
http://www.moncalierijazz.com/
MONCALIERI – Dalla Chiesa agli studi televisivi allestiti in pochissimi giorni dentro un capannone con ben 4 telecamere a riprendere i concerti in programmazione del Moncalieri Jazz Festival. Così un’intera comunità cittadina ha aiutato il suo direttore artistico, Ugo Viola, a incarnare ugualmente in tempi di pandemia e lockdown il suo sogno di continuità nella tradizione del grande jazz e a registrare nei primi tre giorni di concerti oltre diecimila utenti collegati alla visione.
“Siamo felicissimi del grande trasporto che ha portato i moncalieresi ad unirsi per la musica e siamo ancora increduli di questo eccezionale record di presenze virtuali – afferma Viola – visto e considerato che in Epoca Covid, un live ci avrebbe concesso un massimo di 100 presenze in sala negli spazi che avevamo concepito inizialmente. Le previsioni sono andate dunque ogni oltre aspettativa, ma siamo soprattutto orgogliosi di aver sostenuto i musicisti e le maestranze concedendo loro il diritto di poter continuare a svolgere la propria attività con la stessa passione ed entusiasmo di sempre, oltre che al valore aggiunto di poter disporre di una eccellente e professionale regia tecnica. Ci auguriamo comunque di poter tornare presto allo spettacolo dal vivo!”
Cosi, se l’afflato emotivo di un evento dal vivo è mancato, è stata centuplicata la possibilità di visione di una rassegna che da ben 23 anni ha sempre dedicato un grandissimo spazio a qualità e creatività musicale, vedendo per la prima volta segnare il debutto del festival simbolicamente da una Chiesa, anziché del Palazzo Municipale, come era consuetudine.
È stato infatti il sassofonista Dario Cecchini, dall’altro del campanile della Collegiata Santa Maria della Scala, ad aprire gli eventi: “Anime jazz”, un progetto che unisce il jazz alla sfera religiosa tramite letture ispirate all’opera della santa mistica Ildegarda di Bingen, è proseguito nella stessa Chiesa, intrecciando parole, performance e musica sul tema della “visione”, grazie alle performance di Luca Allievi, Silvia Furlan, Albert Hera, Gavino Murgia e Fabio Giachino.
Le successive serate, svoltesi negli spazi della EGAUDIOVISIVI snc allestiti ad hoc con perfette scenografie, strumentazioni musicali e tecniche di ripresa, hanno ospitato finora i duetti dei “giovani talenti” Jacopo Taddei e Luigi Nicolardi, Emilia Zamuner e Massimo Moriconi, e “The Bird”, omaggio a Charlie Parker, in occasione del centenario della sua nascita, interpretato dal quartetto piemontese composto da Claudio Chiara, Luigi Tessarollo, Aldo Mella ed Enzo Zirilli.
Si continua stasera con il tributo a Renato Carosone ad opera di Daniele Sepe: il saxofonista suonerà insieme a Tommaso de Paola al pianoforte e tastiere, Paolo Forlini alla batteria, Davide Costagliola al basso, Antonello Iannotta alle percussioni, Mario Insenga alla voce e Salvatore Lampitelli “Sabba” alla voce.
Gran finale domani, 15 novembre, con lo specialissimo omaggio al centenario dalla nascita di uno dei nostri più grandi maestri del nostro cinema italiano, Federico Fellini: “Amarcord…ricordando cento anni di Federico Fellini” è una suite musicale scritta dal Maestro Andrea Ravizza, in veste di arrangiatore e direttore, che vuole celebrare degnamente la figura del grande regista italiano famoso in tutto il mondo. Un progetto che prevede l’interpretazione di colonne sonore di film come “La dolce vita”, “8 ½”, “La strada”, “Amarcord”, “Ginger e Fred” e molti altri. I brani saranno eseguiti da un ensemble creato ad hoc per il festival con Fulvio Chiara alla tromba, Albert Hera alla voce e sax soprano, Fabio Giachino al pianoforte, Federico Marchesano al contrabbasso, Alessandro Minetto alla batteria, il Quartetto d’Archi di Torino composto da Edoardo de Angelis, Umberto Fantini, Andrea Repetto e Manuel Zigante. Per l’occasione, per la prima volta, suonerà al Moncalieri Jazz Festival, il Direttore Artistico Ugo Viola alla fisarmonica. In questo concerto verranno unite 3 arti: cinema, musica e anche arte, grazie all’illustratrice Giorgia Molinari, che durante il concerto darà vita ad illustrazioni grafiche ispirate ai film in programma. Salirà sul palco per l’occasione Francesca Fabbri Fellini, nipote ed unica erede del grande Maestro, che con racconti e le fotografie dei suoi ricordi, ripercorrerà la vita dello zio raccontando aneddoti legati al set e all’importanza che la musica ha avuto all’interno dei suoi film.
Gli appuntamenti sono in diretta streaming sul canale ufficiale della manifestazione: www.moncalierijazz.com
ROMA – L’iniziativa organizzata da AAMOD e dedicata al riutilizzo creativo della memoria d’archivio in tutte le sue forme ha registrato consensi e presenze (attenzionate dalla normativa Covid) per una settimana di incursioni culturali in vari ambiti. Si pensa già ad un allargamento internazionale della manifestazione.
Tra performance, visite guidate e walkabout si è conclusa con successo la manifestazione L’ApeRossa UnArchive, inserita all’interno della sezione “Risonanze” della Festa del Cinema di Roma. L’iniziativa, organizzata dall’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico tra gli spazi della Centrale Montemartini e il Teatro Garbatella di Roma, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, ha registrato un numero di entusiastici consensi tale da spronarne i coordinatori Matteo Angelici, Aurora Palandrani e Luca Ricciardi (cda AAMOD) a estendere il progetto in area internazionale per la prossima edizione.
Sull’onda del lavoro di recupero e rielaborazione del materiale storico archivistico di repertorio – già rimodellato in vari linguaggi artistici e manifestazioni AAMOD quali “Premio Zavattini” e “Suoni e Visioni” – si sono espressi, nella settimana di programmazione, giovani artisti dalle idee innovative e dagli incipit creativi orientati ad un incrocio e risemantizzazione tra i vari linguaggi, dalla videoarte al docu-film, dal corto d’inchiesta alle esplorazioni guidate interattive con il territorio, al fine di sviluppare una coscienza fruitiva allargata e aprire nuovi orizzonti alla sperimentazione tra passato presente e futuro.
In particolare, nel fitto programma presentato in teatro, significative sono state le presentazioni di nuove opere cinematografiche a base d’archivio, nuove opere basate su montaggio e ri-sonorizzazione di archivi – quest’ultime curate da coppie di filmaker e compositori – e live performance sonore e visuali interpretate da artisti senior. Tra gli eventi speciali, la proiezione in prima romana de “La luna sulla Magliana”, film collettivo realizzato in soli 5 mesi prima e durante la pandemia nel quartiere Magliana a Roma all’interno del progetto Apebook. Libri media e cinema in periferia”; e la cerimonia di premiazione della quarta edizione del Premio Zavattini UnArchive“, che ha premiato Caterina Biasucci, Marco Signoretti e Lorenzo Bianco per tre opere elaborate dalla ricreazione di materiali d’archivio e anch’esse lavorate in pieno lockdown.
Nel frattempo, si sta già lavorando al bando di concorso per partecipare alla seconda edizione di “Suoni & Visioni – UnArchive”, la residenza artistica AAMOD mirata a formare giovani artisti con l’obiettivo di realizzare brevi opere audiovisive incentrate sull’incontro tra immagini cinematografiche del passato e musica contemporanea (per maggiori informazioni: https://unarchive.it/unarchive-suoni-e-visioni/