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GAS STATION di Olga Torrico vince al festival del Cinema di Venezia il Premio SIC@SIC Short Italian Cinema come miglior contributo tecnico Nell’ambito della 35. SETTIMANA INTERNAZIONALE DELLA CRITICA

GAS STATION della giovane ed esordiente regista e interprete casertana Olga Torrico si è aggiudicato il Premio SIC@SIC al Miglior Contributo Tecnico “Per la ricerca accurata e l’intelligente utilizzo del materiale di repertorio.” Questa la motivazione scritta dalla giuria composta da Nicola GiulianoDonatella Palermo e Giovanni Pompili per la sezione Short Italian Cinema, nell’ambito della 35. Settimana  Internazionale della Critica di Venezia, che ha consegnato il riconoscimento alla cerimonia di premiazione svoltasi nel tardo pomeriggio di venerdì 11 settembre alla Hollywood Celebrities Lounge – Circolo del Tennis del Lido di Venezia.

Radiosa e commossa l’autrice e protagonista del corto, che ha dichiarato: “Dedico questo premio alle persone che hanno lavorato al mio corto e che sono state al mio fianco, perché questo piccolo viaggio insieme è stato una scoperta; lo dedico alla direttrice della fotografia, al montatore, al sound designer e ai produttori e distributori che hanno fatto crescere questa idea. Il premio è sicuramente il loro. Sono entusiasta che sia stato apprezzato il lavoro fatto sul materiale d’archivio, e che il linguaggio del corto sia arrivato alla giuria”.

Soddisfatto anche il produttore del film, Adam Selo (Sayonara Film) che con la sua società, fondata con Olga, ha supportato e creduto nell’unicità di certe opere ed autori, con cui ha stabilito una collaborazione continuativa, come nel caso di Adriano Valerio, anch’egli presente quest’anno a Venezia col suo nuovo lavoro “Les aigles de Carthage”.

“Abbiamo avuto il privilegio di assistere alle varie proiezioni delle opere in programma alla Settimana della Critica – ha commentato Selo – e siamo rimasti piacevolmente colpiti dall’altissimo livello dei lavori prescelti, per cui ci riteniamo onorati non solo di  essere stati selezionati per il concorso ma di aver ottenuto questo riconoscimento, che riteniamo un altro significativo tassello per la crescita della nostra giovane società e che ci auguriamo possa essere un ulteriore input alla valorizzazione del cortometraggio in Italia e al recupero creativo della memoria audiovisiva di archivio. Un grazie particolare va al delegato SIC Giona Nazzaro e a tutti i membri dell’organizzazione che hanno dimostrato di essere una grande famiglia rendendo unica e indimenticabile questa esperienza veneziana”.

Prossimamente il corto sarà proiettato all’interno di alcune rassegne e festival italiani e internazionali, e presto sarà anche disponibile su Rai Cinema Channel.

Da Pavia un aiuto anti truffa agli anziani da parte dei Carabinieri

Questa mattina presso il Comando Provinciale Carabinieri di Pavia ha avuto luogo una conferenza sul tema delle truffe in danno di anziani e sule semplici ma efficaci precauzioni che, quotidianamente, possono essere adottate dagli anziani e dai loro familiari, per difendersi da queste azioni criminose e sulle metodologie usate dai malviventi che recentemente hanno inaugurato l’espediente di contattare le vittime avvisandoli falsamente che un loro congiunto é ricoverato in ospedale vittima del “Covid-19” e, spacciandosi per sanitari, chiedere un contributo in denaro necessario all’acquisto di famarci speciali da somministrare al parente.

Nel corso della conferenza sono state citati i consigli contenuti nel materiale divulgativo, fra cui un inserto preparato dalla rivista settimanale “IL CARABINIERE”, che saranno oggetto delle conferenze che riprenderanno su tutto il territorio pavese, con incontri presso i luoghi di culto e, ove possibile nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione dal “Covids-19” anche presso i luoghi di aggregazione degli anziani.

Nel concludere l’incontro si è rammentato che a fronte di ogni anomalia o anche del semplice sospetto gli anziani evitino di far entrare estranei nelle loro abitazioni, soprattutto nel caso di soggetti non in uniforme che si qualifichino come tutori dell’ordine e sono invitate immediatamente a contattare il numero unico di emergenza 112. Saranno e gli operatori dell’Arma che procederanno alle verifiche del caso ed invieranno del personale presso l’abitazione dell’anziano.

“MONSTER”, il nuovo singolo di NORMAL. Il brano è costruito sull’idea del doppio: inizia con la voce principale sovrapposta ad un’altra più cupa e profonda, mostruosa. Il mostro sono le idee negative che gli altri ci insinuano nella mente: il non essere abbastanza, l’essere deboli, non meritare il meglio.

A proposito del singolo, la cantautrice veneta commenta: «La canzone è stata scritta in un momento di rabbia, dopo una lite. Ho usato i sentimenti di frustrazione, ira e amarezza e li ho messi tutti in questo brano. “Monster” parla di come non mi sentissi capita e della voglia di rivalsa che avevo. Chi ha ascoltato già le mie canzoni sa che uno dei temi fondamentali di cui spesso parlo sono i miei sogni, e credo che il non sentirsi capiti e supportati da chi ti sta accanto sia ciò che può farti mollare se non sei abbastanza forte. Ed è proprio di questo che parla la seconda parte della canzone: parla del prendere tutte le critiche, gli insulti e le delusioni e farle diventare la propria forza. Spesso le persone che ti vogliono bene possono nascondere “un mostro”, una parte negativa che inconsapevolmente tenta di distruggerti, pensando di agire per il tuo bene. L’amore che si prova non è mai assoluto, nasconde sempre delle ombre».

NORMAL è Jessica Passilongo, classe 1992. Si appassiona alla musica fin da piccola. Inizia infatti a 10 anni un lungo percorso di formazione approcciandosi inizialmente alla chitarra, per poi orientarsi definitivamente al canto e alla tecnica vocale conseguendo la certificazione all’insegnamento presso l’Accademia Superiore di Canto di Verona diretta da Karin Mensah. Durante il lungo e intenso percorso di studi, che sostiene parallelamente a quelli che la porteranno nel 2016 al conseguimento della laurea magistrale in Neuroscienze e Riabilitazione Neuropsicologica, consolida la propensione alla composizione dando vita, fin dagli inizi, ad alcuni brani originali in italiano e in inglese. Da sempre alla ricerca della propria personale espressione musicale, in veste di turnista e di compositrice svolge frequenti sessioni di registrazione a servizio di djs e produttori, unitamente a numerose esperienze live che la vedono sia in qualità di protagonista con un proprio progetto orientato al pubblico dei clubs e di molte manifestazioni locali, sia in veste di corista in un bellissimo tour della cantante inglese Teni Tinks, al fianco di  alcuni musicisti di eccellenza del panorama italiano (Phil Mer, Gianluca Mosole, Mattia Dalla Pozza, Sam Lorenzini). Sentendo il bisogno di esprimere, sempre di più, la propria e matura personalità artistica, in cui la sonorità della propria voce solista si intreccia spesso e volentieri alla pari con le armonizzazioni e gli arrangiamenti vocali che lei stessa sovraincide, dà vita a NORMAL, realizzando alcuni inediti fra cui “Uranio”, che è il singolo d’esordio del suo progetto pubblicato il 10 maggio 2019, “Helium” e “Geisha” disponibili negli store e sulle piattaforme digitali. Lo pseudonimo NORMAL vuole rappresentare la naturalezza di un percorso musicale che arriva a contaminare la canzone in lingua italiana con le sonorità del panorama pop internazionale.

“IL CONCETTO” (L’n’R productions/Artist First), il nuovo singolo de LA CIOTTA, prodotto da Luca Rustici e Philippe Leon che hanno scritto questo brano con Ania Cecilia.

A proposito del brano, l’artista siciliana commenta: «Ho scelto di interpretare questo brano, perché avevo il bisogno di vomitare tanta negatività che avevo subito e attratto. Sentivo la necessità di far arrivare alla gente ‘’il concetto’’ che tutti subiamo e attraversiamo momenti difficili e a tratti insuperabili. Ma allo stesso tempo sono dell’idea che non dobbiamo permetterci di avere rimorsi o rimpianti,non possiamo permetterci di far cambiare il nostro vero Io. Il buio esiste è vero, e a volte è quasi tangibile, ma la luce è lì, è proprio lì che aspetta solo noi. Sono una ferma credente dell’Universo, che come ci dà, toglie, ma sempre considerandoci in grado di superare».

Alessia Ciotta alias La Ciotta nasce ad Agrigento nel 1993. Cresciuta a Porto Empedocle, città di Andrea Camilleri e Luigi Pirandello come per dire l’arte è di casa, la sua passione nasce proprio là. All’età di 6 anni entra nella sua prima sala di danza, studiando con molti maestri e partecipa a tanti concorsi, sognando di diventare una ballerina di danza classica. Sarà il padre chitarrista che la avvicina al mondo della musica, così tanto da farle decidere di trasformare questa sua passione in lavoro.

A 18 anni si trasferisce a Milano per studiare in un’accademia dello spettacolo, danza, canto e recitazione. Inizia questo cammino sognando un qualcosa di tanto, troppo grande. Dieci ore di allenamento ogni giorno, tanto impegno, duro lavoro, famiglia lontana, nessun parente al nord, con la sua tenacia e la voglia di riscattarsi portò a termine questo cammino accademico della durata di tre anni.

Lavora come ballerina per molti eventi nell’ambito milanese, videoclip e spot pubblicitari sulla tv italiana. Dopo qualche anno entra a far parte di un’agenzia di booking di Desenzano del Garda, che la porta su molti palcoscenici  sia in Italia che all’estero con degli show in cui questa volta era lei la principale attrazione , gli occhi del pubblico addosso e quella paurosa ma meravigliosa sensazione di gola secca e battito cardiaco a mille le diede la forza per arrivare  al suo primo debutto al “Teatro della Luna’’, in un musical inedito “Welcome to burlesque” che la vede come protagonista femminile come cantante, ballerina e attrice.

Nel 2019 incontra Luca Rustici e Philippe Leon con cui inizia una stretta collaborazione dalla quale nasce il progetto discografico e vede la pubblicazione di 2 singoli “Il concetto” e “Confusa di te”. Il futuro non è dato saperlo vive il momento sognando Sanremo 2020 con una canzone scritta da lei insieme a Rustici, Leon con Oliviero Malaspina conosciuto per aver in passato scritto per Fabrizio De Andrè.

Da oggi in radio e in digitale “BATMAN & BUGO” (feat. DEVON MILES), il nuovo singolo di GEROLAMO SACCO, su etichetta Miraloop e distribuito da Believe Digital.

Dopo il lungo viaggio nello spazio raccontato nei Mondi Nuovi, Gerolamo sembra atterrato sul pianeta Terra, in Italia, anno 2020. Ci sono due supereroi: uno classico, Batman, e uno più moderno, il cantante Bugo. La strana coppia fa da cornice a una storia che nasce sui tetti di una Bologna romantica, noir e divertente; sull’onda degli ultimi avvenimenti storici. 

«Ho sempre cercato dentro di me le risorse per tirarmi fuori da momenti difficili. La vita è fatta così, servono risorse. Venivo da un momento molto complesso, poi all’improvviso è arrivata questa melodia, non mi usciva più dalla testa. “Mi tuffo nel tuo mondo e il cuore si allontana”. Non capivo cosa stava succedendo, poi ho realizzato che quella melodia raccontava la mia storia in quel momento, era una connessione con la realtà. – commenta Gerolamo Sacco – Ho preso l’occasione al volo e per la prima volta ho scritto una canzone raccontando quello che mi succedeva davvero. I tetti, Batman, Bugo…E dovreste vedere il garage!».

Il brano vede la partecipazione di Devon Miles, collega e amico di Gerolamo che si è fatto conoscere  aprendo i concerti estivi di Jovanotti nel 2019: «Dal primo ascolto ero innamorato. Il groove, le trombe! C’era qualcosa di mistico ma allo stesso momento di reale. Poi la linea vocale di Gerolamo mi ha trasportato in un altro mondo. Questo è un periodo strano direi per tutti e poterlo raccontare in modo divertente è davvero un dono. In questa situazione assurda che stiamo vivendo, possiamo essere Batman, possiamo essere Bugo, la scelta è nostra», afferma il cantautore.

Gerolamo Sacco nasce nel 1980 a Bologna. Inizia ad appassionarsi di musica a 19 anni e a 21 anni entra alla Media Records alla corte di Gigi D’Agostino con cui lavorerà 5 anni come produttore e ideatore. Nel 2007 si laurea in Storia della Musica Moderna e Contemporanea e in seguito viene ammesso, da autodidatta, al Conservatorio Martini di Bologna dove studierà composizione armonia e contrappunto per 4 anni con il maestro Grandi. È in questo periodo che prende forma il progetto Miraloop, che debutta alla fine del 2008 come la “prima casa discografica fondata da musicisti” con quattro etichette indipendenti che si occupano ognuna di un mondo musicale differente. Dal 2009 Gerolamo produce più di duecentocinquanta pubblicazioni per decine di artisti diversi, ottenendo più di cento posizionamenti in chart di vendita sia con ghost project che con progetti di artisti esordienti, spaziando tra pop, elettronica, musica d’autore e colonne sonore.

Tra i ghost project di Gerolamo ricordiamo Ethiopia Ringaracka, progetto reggae-dub dove esplora l’afrofuturismo in musica, tra elettronica e samples africani: il primo album Afrofuturism si posiziona per un mese al n.1 della Reggae-Dub chart della Beatport Top100, risultato che verrà ripetuto con l’uscita del secondo, Afrofuturism Vol. II.

Nel frattempo porta avanti il suo progetto artistico, contraddistinto da atmosfere sognanti ed esplorazioni sonore, dove unisce la produzione musicale con la parte cantautorale. Nel 2011 Gerolamo presenta per la prima volta la sua idea di musica a 360° sotto forma di podcast, Gerolandia Express, un “viaggio in treno” in cui presenta decine di inediti, e nel 2013 pubblica il primo disco cantato in prima persona: Alieno, top100 iTunes tutti i generi in Italia.

Dalle prime pubblicazioni in poi, la voce di Gerolamo cantante e autore dei suoi brani si forma e si trasforma fino a Mondi Nuovi (2019), il secondo disco come cantautore accompagnato in radio dai singoli “Casa Mia”“Stelle Dipinte”“Momo (Qui)” e “La Prima Estate del Mondo” in una nuova versione 2020. A settembre torna dallo spazio e atterra in Italia, a Bologna, con il nuovo singolo “Batman & Bugo”, che contiene uno special dell’amico e collega Devon Miles.

“RESTA CON ME” (Star- M), il singolo d’esordio di NOORÈ, scritto a due mani con Alex Lazzarin.

«Ho scelto di interpretare questo brano perché mi rappresenta e descrive una situazione di un vivere sereno e senza pensieri. – commenta Noorè – Dopo un periodo molto delicato in cui siamo stati coinvolti emotivamente e fisicamente ho deciso di scrivere, insieme ad Alex Lazzarin, questo testo dalle note fresche e coinvolgenti, descrivendo una storia d’amore estiva vissuta pienamente, senza pensieri. – continua – Nonostante la fine della relazione, capisco che la vita trova sempre un modo per sorprenderti, ti regala svariate emozioni ed esperienze da assaporare perciò mai essere tristi! Cerco di trarre il bello ed il positivo anche  da ciò che può essere  doloroso, chissá.. magari tornare ad innamorarsi di nuovo!».

Il video di “RESTA CON ME”, scritto e ideato da Giovanni Mencarelli e Andrea Dainelli, per la regia di Simone Meacci (Video Auge), vede la straordinaria partecipazione di MATTEO ALESSANDRONI, uno dei Super Boys del Grande Fratello Vip 2020.

«Ho scelto di coinvolgere Matteo Alessandroni nelle riprese del mio videoclip perché è il mio stereotipo di ragazzo muscoloso, bello e attento all’alimentazione»,afferma la cantautrice.

Il videoclip ruota su due emozioni contrastanti: l’innamoramento esplosivo in una divertente e soleggiata estate di  mare, e il mal d’amore per la brusca interruzione della storia d’amore. Questa dicotomia è ben visibile nella clip grazie ai continui flashback che riportano ad alcuni dei momenti più divertenti della storia d’amore estiva (giro sulla ruota panoramica, passeggiata in spiaggia, beach volley, tuffi dal gommone, falò sulla spiaggia ecc..), ricordi che si scontrano con l’attuale stato di “abbandono” della protagonista e la sua richiesta disperata di continuare la storia. Un flirt che la protagonista sperava si trasformasse, dunque, in qualcosa di più duraturo ma alla fine viene abbandonata ogni speranza cancellando le ultime “Instagram stories” e lanciando in acqua lo smartphone.

Eleonora Porciatti, in arte Noorè (Firenze, 11 Maggio 1995), è una cantautrice italiana.

Si avvicina al mondo della musica sin da piccola grazie al padre musicista che le ha fatto conoscere i grandi artisti appartenenti al territorio italiano come De Gregori, Baglioni, Ramazzotti e molti altri.

Nel corso della sua vita, ha avuto modo di avvicinarsi a molte culture musicali per i numerosi viaggi intrapresi negli Stati Uniti. Conosce così il genere R&B a Los Angeles e San Diego, il jazz a New Orleans e il Blues a Chicago. Grazie all’influenza musicale assorbita in questi lunghi viaggi si dedica inizialmente alla scrittura di testi musicali in lingua spagnola ed inglese, successivamente al rientro in Italia, decide di partecipare a numerosi concorsi canori. Grazie a queste esibizioni  ha avuto modo di conoscere l’attuale team con il quale è stato inciso “Resta con Me”. Il testo è stato scritto a due mani con Alex Lazzarin. Il singolo d’esordio sarà pubblicato il 15 settembre 2020 insieme al videoclip ufficiale.

Attenzione: ATTENZIONE: NUOVA ONDATA DI SMISHING!!

Questa volta il tentativo di carpire illecitamente informazioni personali e dati di carte di credito o di accesso a servizi on line, arriva da un SMS apparentemente da MediaWorld, il quale ci invita a cliccare un link per controllare un “presunto trasferimento in sospeso sull’account”
Ovviamente nulla di vero, i nostri consigli sono:

– Non “cliccare” sul link inviato;
– Non fornire alcun dato personale o relativo alla propria carta di credito o conto bancario;
– Effettuare la scansione del dispositivo con un antivirus aggiornato.
– Modificare le credenziali di accesso ai servizi on-line
– Ricordarsi di aggiornare il sistema operativo quando richiesto

Big Bench, arriva una nuova panchina gigante in Italia

Il 19 settembre alle ore 11 presso l’ imbarcadero di Travacó Siccomario a pochi chilometri da Pavia, ci sarà l’inaugurazione della grande panchina , ma cosa sono le BIG BENCH ?

La prima Grande Panchina con questo particolare disegno è stata realizzata nel 2010 da Chris Bangle sul terreno della Borgata a Clavesana, sua residenza e studio, come installazione affacciata sul paesaggio e accessibile ai visitatori.

L’idea delle panchine fuori scala non è inedita, ma lo è il contesto.

Il cambio di prospettiva dato dalle dimensioni della panchina fa sentire chi vi siede come un bambino, capace di meravigliarsi della bellezza del paesaggio con uno sguardo nuovo.

La panchina è divenuta in poco più di un anno un’attrazione per i visitatori della zona. Chris Bangle: «È una grande lezione nell’utilizzo dell’innovazione contestuale. Siamo così ossessionati dallo scoprire cose sempre nuove che spesso ci neghiamo l’interessante esperienza di sperimentare cose ben conosciute ma in un contesto diverso».

Nel corso degli ultimi anni, altre panchine ufficiali sono state costruite in zone vicine e fuori dal Piemonte, senza fondi pubblici, solo grazie a sponsor privati.

Chris Bangle ha fornito gratuitamente disegni e indicazioni ai costruttori delle panchine, chiedendo come unica condizione che fossero poste in un punto panoramico, su un terreno accessibile al pubblico e che rispettassero lo spirito social con cui era nata la prima: non un’installazione privata, ma parte di un’esperienza collettiva che tutti possono condividere e sperimentare venendo in queste zone.

L’Italia si candida a ospitare l’Einstein Telescope

L’Italia ha ufficializzato la proposta di realizzare in Sardegna, nel territorio del Nuorese, l’Einstein Telescope (ET), un osservatorio pionieristico di terza generazione per le onde gravitazionali che contribuirà in modo decisivo a migliorare la nostra conoscenza dell’universo e dei processi fisici che lo governano. L’Italia è alla guida del gruppo di nazioni che hanno presentato la proposta nell’ambito dell’aggiornamento per il 2021 della roadmap ESFRI, il forum strategico europeo che definisce quali saranno le future grandi infrastrutture di ricerca in Europa, in virtù della sua lunga tradizione scientifica nel settore della rivelazione diretta della Onde Gravitazionali. L’impegno assunto dal Ministero dell’Università e della Ricerca italiano ad ospitare in Sardegna questa infrastruttura è supportato dalle espressioni di interesse da tre enti di ricerca nazionali italiani: l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN, coordinatore del progetto insieme agli olandesi del Nikhef, Istituto Nazionale di Fisica Subatomica), l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). La regione Sardegna, così come le università di Sassari e di Cagliari hanno espresso il loro vivo interesse all’installazione di questa infrastruttura di ricerca avanzata.

“Le grandi infrastrutture di ricerca sono volano per la crescita scientifica, tecnologica ed economica”, sottolinea Antonio Zoccoli, presidente dell’INFN. “Ospitare grandi infrastrutture di ricerca – prosegue Zoccoli –  significa attrarre nel proprio Paese giovani ricercatori e scienziati di altissimo livello da tutto il mondo, significa favorire lo sviluppo di un tessuto industriale dell’alta tecnologia, significa conquistare una leadership internazionale in campo scientifico”. “Poter realizzare questi ambiziosi progetti in Italia rappresenterebbe un’opportunità unica per catalizzare sul nostro territorio l’afflusso di nuove risorse, in termini sia di competenze scientifiche e tecnologiche sia economici, rafforzando l’eccellenza della ricerca italiana in questi ambiti, e favorendo l’innovazione e la competitività dell’industria nazionale sul mercato globale”, conclude il presidente dell’INFN.

“ET consentirà agli scienziati di rivelare eventi di coalescenza di due buchi neri di massa media nell’intero universo contribuendo alla comprensione della sua evoluzione – spiega Michele Punturo, responsabile internazionale del progetto – e consentirà di vedere sotto una nuova luce l’universo oscuro chiarendo quali ruoli giochino l’energia e la materia oscura nella struttura dell’universo”. ET esplorerà in dettaglio la fisica dei buchi neri. Questi corpi celesti, caratterizzati da un campo gravitazionale di intensità estrema e la cui esistenza è predetta dalla relatività generale di Albert Einstein, ma per questo sono anche il luogo dove cercare di osservare fenomeni non predicibili da questa teoria, aprendo nuovi capitoli della Fisica. ET rileverà migliaia di eventi di coalescenze di stelle di neutroni binarie all’anno migliorando la nostra comprensione del comportamento della materia in condizioni estreme di densità e pressione, impossibili da riprodurre in qualsiasi laboratorio. Inoltre, potremo avere la possibilità di studiare la fisica nucleare che domina le esplosioni delle supernove.

“Si tratta di un progetto molto ambizioso, che apre prospettive di follow-up nello spettro elettromagnetico a tutte le lunghezze d’onda, in cui l’INAF, con le sue avanzate infrastrutture da terra e il suo coinvolgimento in prestigiose missioni spaziali, darà un contributo di portata storica” afferma Nichi D’Amico, Presidente dell’INAF e Professore Ordinario a Cagliari. “Il progetto – prosegue D’Amico – vede come territorio ospite la Sardegna, una regione che già ha dato prova della sua determinazione nel facilitare e sostenere l’insediamento nell’Isola delle nostre Infrastrutture scientifiche; l’Ateneo di Cagliari è già coinvolto in progetti di avanguardia dell’astrofisica moderna, e possiede al suo interno expertise di fisica e ingegneria, che trovano pieno riscontro nelle tematiche scientifiche e tecnologiche che nell’Einstein Telescope rappresentano una vera sfida. L’iniziativa – conclude D’Amico – vede istituzioni scientifiche e accademiche non solo di alto profilo, ma già radicate in un territorio che manifesta una evidente volontà di investire nella scienza e nella cultura”.

ET sarà installato in una nuova infrastruttura e utilizzerà tecnologie molto avanzate e innovative e lo renderanno almeno dieci volte più sensibile nella rilevazione di onde gravitazionali rispetto agli strumenti attuali, gli interferometri per onde gravitazionali di seconda generazione Advanced Virgo, che si trova in Italia, all’osservatorio EGO European Gravitational Observatory gestito dall’INFN e dal CNRS francese, e i due LIGO negli Stati Uniti. Per questo ET, ricoprirà un ruolo unico e fondamentale nell’ambito dell’astronomia multimessaggera. L’eccezionale scoperta del 17 agosto 2017, con l’osservazione di onde gravitazionali e di radiazione elettromagnetica emesse dalla stessa sorgente, ha aperto una finestra su questo nuovo campo scientifico che verrà pienamente esplorato da ET insieme alla nuova generazione di telescopi per la rivelazione di onde elettromagnetiche da terra e dallo spazio nei quali INAF è coinvolto direttamente, come ELT, SKA, CTA, Vera Rubin Telescope, ATHENA, THESEUS, per citarne alcuni.

Per operare al meglio delle sue potenzialità, l’osservatorio ET dovrà essere realizzato in un’area geologicamente stabile e scarsamente abitata; le vibrazioni del suolo di origine sia artificiale (traffico di veicoli, attività industriali) che naturale (terremoti) possono infatti mascherare il debole segnale generato dal passaggio di un’onda gravitazionale. Dal marzo 2019 l’INGV ha installato, in collaborazione con l’INFN e Sapienza – Università di Roma, alcune stazioni sismiche presso la miniera dismessa di Sos Enattos (nel comune di Lula, in provincia di Nuoro) che potrebbe ospitare uno dei vertici del futuro osservatorio. I primi risultati, in corso di pubblicazione sulla rivista “Seismological Research Letters”, indicano che Sos Enattos è caratterizzato da un rumore sismico estremamente ridotto, tanto da collocarsi tra le 50 installazioni più “silenziose” al mondo.

“L’INGV sta contribuendo nella scelta dell’area più idonea per l’infrastruttura che rappresenterà anche una grande opportunità di misure del funzionamento della Terra, delle sue oscillazioni continue, della sua struttura interna, degli effetti astronomici che la deformano quotidianamente” affermano Carlo Doglioni e Gilberto Saccorotti, rispettivamente presidente e consigliere dell’INGV.

Il nuovo rivelatore gravitazionale è una occasione di sviluppo unica nel suo genere: si tratta di un investimento infrastrutturale di almeno un miliardo e mezzo di euro. In fase di costruzione porterà lavoro a più di 2500 persone in un territorio poco popolato; sul lungo termine sarà un grande polo scientifico di valore internazionale, destinato ad attrarre nuove risorse da investire alla frontiera della scienza e della tecnologia nuove, un motore di sviluppo e di crescita culturale per la Sardegna e per l’Europa intera.

“Il coinvolgimento dell’Università di Cagliari è una nuova dimostrazione delle politiche che l’Ateneo cagliaritano porta avanti – dichiara il Rettore Maria Del Zompo – La cultura è la base dell’innovazione, a sua volta fondamento della crescita economica. Le eccellenze presenti nell’Università di Cagliari nel campo della fisica, dell’ingegneria mineraria, energetica ed elettronica, dell’informatica, della geologia e delle telecomunicazioni rendono il contributo dell’Ateneo non solo di conoscenza, ma anche di competenza, e sarà sbocco naturale per i nostri studenti, dottorandi e ricercatori contribuendo a rafforzare la candidatura italiana. L’innovazione è il risultato di un percorso in cui la conoscenza aumenta di valore nel tempo fondandosi sulle scoperte del passato che diventano la base delle conoscenze future: l’esempio sono le miniere. Poter utilizzare una realtà del passato della Sardegna come base per lo sviluppo del futuro dimostra l’importanza della cultura universitaria, perché sono più solide le basi di chi costruisce sul passato rispetto a chi si limita solo al presente, anche in realizzazioni come questa che negli anni supereranno l’attuale stato dell’arte”.

“ET è un’impresa scientifica e tecnologica di rilevanza globale, ed esprimo quindi tutta la mia soddisfazione per questo primo traguardo, che è stato possibile raggiungere grazie in primo luogo all’impegno dell’Università di Sassari, dell’INFN e di tutti gli enti scientifici coinvolti” commenta il Rettore dell’Ateneo di Sassari Massimo Carpinelli. “Ora ci auguriamo che il nostro grande progetto venga incluso nella prossima Roadmap di ESFRI e che possa essere ospitato in Sardegna. La presenza di un centro di ricerca di prima grandezza in territorio sardo apre prospettive di eccezionale rilevanza per lo sviluppo della Regione e per il futuro di tutti i giovani sardi”, conclude Carpinelli.

Il secondo sito in fase di valutazione per la realizzazione dell’infrastruttura ET è l’Euregio Meuse-Reno, ai confini di Belgio, Germania e Paesi Bassi. La decisione sulla futura localizzazione di ET sarà presa entro i prossimi 5 anni.